San Fermo della Battaglia, 7 dicembre 2011
Al Presidente della Amministrazione Provinciale
Leonardo Carioni
e per conoscenza:
All’Assessore Lavori Pubblici e Viabilità
Pietro Cinquesanti
All’Assessore all’Ambiente, Ecologia, Agricoltura
Paolo Mascetti
All’Assessore al Territorio e Grande Viabilità
Sergio Mina
All’Assessore alla Sanità
Simona Saladini
All’Assessore al Bilancio
Patrizio Tambini
Al Presidente Commissione Viabilità
Roberto Cigardi
Al presidente Commissione Ecologia
Alberto Bartesaghi
Al Presidente Commissione Bilancio
Paolo Frigerio
Al Presidente Commissione Nuovo Ospedale
Ferdinando Mazara
Al Presidente Commssione Trasporti
Giordano Minetti
Oggetto: Accordo di programma Ospedale Sant’Anna, strada di collegamento tra via Peneporto e Ospedale in San Fermo della Battaglia; richiesta di incontro.
L’accordo di programma, siglato nel 2003, tra i diversi enti interessati alla realizzazione del nuovo Ospedale Sant’Anna nel territorio di San Fermo della Battaglia prevedeva come noto anche l’esecuzione di opere viabilistiche.
Alcune sicuramente utili per migliorare il raggiungimento dello stesso ospedale (vedi rifacimento della strada di collegamento tra Cavallasca e Montano Lucino attraverso via Imbonati e via Ravona in San Fermo).
Altre giustificate “per favorire l’interscambio tra mezzi pubblici e privati”, servivano in realtà a migliorare la viabilità e l’arredo urbano del Comune di San Fermo (rifacimento della piazza del Municipio, nuovo parcheggio piazzale Don Prayer, rotatorie ecc.) come una sorta di “risarcimento” per aver favorito l’insediamento ospedaliero.
Le opere viarie a carico della Provincia previste sono state tutte realizzate o in corso di ultimazione, tranne una, che a nostro avviso non rientra in nessuna delle due categorie di cui sopra.
Parliamo della strada di collegamento tra via Peneporto di San Fermo (zona Mornago) e lo stesso ospedale.
In realtà è attualmente in corso di realizzazione
un primo lotto di tale opera, che riguarda però solo un utilissimo percorso ciclopedonale, mentre il secondo lotto riferito alla strada vera e propria sarebbe stato programmato da codesta amministrazione Provinciale per il 2012.
Questo tratto di strada di circa 1500 metri, con la presenza a metà percorso di un grosso svincolo con rotatoria centrale, non si comprende bene a cosa e a chi sia utile. Sicuramente non all’Ospedale.
Il comune di San Fermo lo ha voluto non certo per permettere ai propri residenti di raggiungere in auto più celermente il nosocomio, dal momento che sarà già comodo e veloce dal centro del paese collegarsi alla via Ravona attraverso via Figino e via Trinità.
Come più volte dichiarato dagli amministratori locali, l’obiettivo è invece rivolto a deviare verso l’ospedale il traffico di mezzi pesanti che attualmente dalla zona industriale di via Peneporto attraversa in direzione opposta il quartiere di Mornago, zona critica perché densamente abitata con strutture sportive e scolastiche.
Invitiamo con la presente l’Amministrazione Provinciale a rivalutare costi, rischi e benefici di tale opera perché a nostro avviso essa risulta controproducente, anche rispetto al pur lodevole obiettivo del Comune di San Fermo.
Riassumiamo le problematiche più rilevanti:
- L’impatto ambientale di questa nuova opera è notevole. Scompare una intera collina boscosa a lato del fiume Seveso snaturando ancora di più un territorio già ferito dalla opera edilizia ospedaliera. Come riportato nella vostra relazione ambientale preliminare predisposta nel 2009, dovranno essere messe in atto costosi e complessi interventi per non compromettere l’assetto idrogeologico e di mitigazione ambientale (ripiantumazione di alberi, percorsi protetti per la fauna ecc,). L’immagine di un ospedale immerso nelle natura pubblicizzato a suo tempo, verrà messa a dura prova.
- Il traffico pesante deviato da San Fermo, rappresentato da decine di TIR al giorno, non passerà per Mornago ma davanti all’Ospedale con negative ripercussioni soprattutto in prossimità delle tre rotatorie già ora spesso intasate: all’incrocio col Centro Commerciale, all’ingresso del pronto soccorso e soprattutto in prossimità dei parcheggi per il pubblico e il personale. Un ospedale non solo non più immerso nel verde ma intasato dal traffico, con i suoi rumori e scarichi malsani.
- Anche il vantaggio per San Fermo è tutto da dimostrare. È prevedibile infatti che gli automobilisti provenienti da Nord sulla provinciale Garibaldina, favoriti dalle nuove rotatorie di via Noseda a San Fermo e di via Roma a Leno, preferiscano imboccare questa nuova strada per raggiungere non solo l’Ospedale ma anche l’autostrada e le zone Commerciali di Montano Lucino e la Statale Varesina. Diminuisce a Mornago il traffico pesante ma si moltiplica a dismisura il traffico leggero, già incrementato dai nuovissimi insediamenti residenziali e sportivi sorti o in via di ultimazione nella zona.
- Il costo di questa opera è notevole: previsti oltre 4 milioni di €uro.
La nostra proposta è pertanto quella di rinunciare alla realizzazione dell’opera, in un periodo peraltro di difficoltà economiche per gli enti pubblici, con una congiuntura economica certamente diversa da quella presente nell’ormai lontano 2003.
Le risorse risparmiate potrebbero essere meglio utilizzate per:
A. Facilitare il raggiungimento dell’ospedale migliorando le opere viarie già realizzate: es. per rivedere la rotatoria sulla Varesina, spesso congestionata, regolare meglio l’accesso ai parcheggi, proseguire con una corsia privilegiata per i mezzi di soccorso anche nel tratto Varesina – Ospedale.
B. Rafforzare il trasporto pubblico, da tutti considerato insufficiente. La presenza di un efficiente servizio di mezzi pubblici ridimensionerebbe peraltro la necessità di intervenire con costosi e devastanti interventi sulla viabilità stradale.
C. Favorire la delocalizzazione dell’azienda cui vanno attribuiti circa i due terzi del traffico pesante della zona industriale di San Fermo. Si tratta di una azienda di autotrasporti con pochi dipendenti, che potrebbe trovare migliore collocazione logistica e viabilistica (in particolare la vicinanza con gli ingressi autostradali) in aree industriali vicine (Montano Lucino, Villaguardia, Luisago, Bulgarograsso, Fino Mornasco …).
D. Rinunciare all'opera viaria in questione e destinare le risorse economiche a disposizione per la ristrutturazione e la riqualificazione dell'edificio Somaini. Tale edificio è di proprietà del Comune di San Fermo ma per dimensioni e posizione potrebbe avere, in base alla destinazione d'uso, importanza sovracomunale (rientrare nel polo universitario o satellite della struttura ospedaliera).
In subordine si chiede che l’opera sia sospesa, in attesa di una valutazione più accurata dei flussi di traffico effettivo riguardanti la zona intorno all’ospedale. Valutazione da eseguirsi in particolare dopo la definitiva realizzazione degli altri interventi nel Comune di San Fermo e considerndo i reali flussi di traffico del collegamento da Cavallasca, collegamento riaperto il giorno 2 dicembre ca. Questo studio a nostro avviso dovrebbe anche comprendere delle simulazioni per confrontare le diverse alternative alla soluzione dei problemi derivanti dal traffico pesante dalla zona di Mornago a San Fermo, che non risultano ad oggi sufficientemente analizzate.
Per questo, chiediamo che tale opera venga sottoposta ad attenta e puntuale Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione..
Per meglio esplicitare quanto sopra riassunto si chiede cortesemente un incontro con codesta presidenza della Amministrazione Provinciale..
Cogliamo l'occasione per inviare cordiali saluti.
Il Capogruppo di “San Fermo Democratica”
Sabrina Butti
mail:
Il Capogruppo di “Prospettiva San Fermo”
Massimo Butti
mail:
Il Capogruppo di “Lega Nord”
Andrea Signorelli
mail:
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