Alla luce degli articoli
comparsi sul quotidiano La Provincia di lunedì 24 e martedì 25 ottobre 2011 che
riportano le testimonianze degli autisti dei camion che hanno scaricato nel
cantiere dell'Ospedale Sant'Anna e non solo, rifiuti velenosi triturati
illegalmente, (il tutto orchestrato dalla mafia ...), preoccupa il silenzio del
nostro Sindaco e di tutta la giunta, silenzio che si potrebbe giustificare o
spiegare adducendo un'effettiva impossibilità che ha un Sindaco nel fermare o
coordinare un'opera pubblica con un impatto quasi incalcolabile sul nostro
territorio.
Però, forse non tutti sanno che il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, e che la condizione di salute è strettamente correlata alla salubrità ambientale.
Ne consegue che, il Sindaco deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi cui è sottoposta.
Inoltre, dove mettiamo la responsabilità in vigilando sul cantiere aperto sul suolo di San Fermo per la realizzazione di un'opera pubblica imponente come un Ospedale Provinciale?
Se la nostra Amministrazione si trincera dietro un diplomatico silenzio, allora noi chiediamo, chiediamo cosa hanno fatto dal 2010 ad oggi e cosa hanno intenzione di fare a breve per tutelare la nostra salute e per tutelare il nostro povero territorio svenduto (è necessaria una bonifica???), anche per non reiterare l'accaduto in previsione della realizzazione di altre opere pubbliche sempre connesse alla struttura ospedaliera.
Chiediamo se tutti i controlli e le verifiche sul cantiere sono stati messi in atto, nei modi e nei tempi adeguati.
Chiediamo che la popolazione venga messa a conoscenza degli eventuali danni ambientali e dei relativi pericoli per la salute.
Di seguito riportiamo il testo dell'interrogazione presentata il 5 novembre: noi chiediamo, speriamo che ci rispondano … a breve.
San Fermo della Battaglia, 5 novembre 2011
Ill.mo Sig. Sindaco
del Comune di SAN FERMO DELLA BATTAGLIA (CO)
e p. c. Ill.mo sig. PREFETTO
della Provincia di COMO
INTERROGAZIONE ai sensi dell’art. 34 e seguenti del vigente Regolamento di C.C.
Oggetto: rifiuti tossici e Ospedale Sant'Anna.
Sono recentemente comparsi articoli sulla stampa locale, che riprendono analoghe notizie risalenti all’estate 2010, riguardanti indagini della magistratura su rifiuti tossici che sarebbero stati scaricati sul terreno durante le prime fasi di scavo e costruzione dell’ospedale Sant’Anna nel territorio del Comune di San Fermo della Battaglia.
In questo lungo periodo, oltre alle indiscrezioni a mezzo stampa, non risulta agli scriventi che siano state date, da parte dalle autorità locali, informazioni certe ai cittadini circa eventuali pericoli per la salute e per l’ambiente.
Si ritiene inoltre che, a prescindere dall’indagine della magistratura e degli altri organi di polizia giudiziaria che si muovono a seguito di una precisa notizia di reato per individuare prove e responsabilità, le autorità locali debbano mettere in atto tutte quelle misure di carattere preventivo e conoscitivo volte a tutelare la collettività.
Si chiede pertanto al Sindaco nella
sua veste non solo di autorità amministrativa ma
soprattutto di autorità sanitaria locale di fornire chiarimenti atti ad
informare la popolazione di San Fermo e dei paesi limitrofi circa eventuali
danni ambientali perpetuati nel territorio comunale, sui conseguenti pericoli
per la salute e sulle misure di prevenzione messe in atto.Però, forse non tutti sanno che il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, e che la condizione di salute è strettamente correlata alla salubrità ambientale.
Ne consegue che, il Sindaco deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi cui è sottoposta.
Inoltre, dove mettiamo la responsabilità in vigilando sul cantiere aperto sul suolo di San Fermo per la realizzazione di un'opera pubblica imponente come un Ospedale Provinciale?
Se la nostra Amministrazione si trincera dietro un diplomatico silenzio, allora noi chiediamo, chiediamo cosa hanno fatto dal 2010 ad oggi e cosa hanno intenzione di fare a breve per tutelare la nostra salute e per tutelare il nostro povero territorio svenduto (è necessaria una bonifica???), anche per non reiterare l'accaduto in previsione della realizzazione di altre opere pubbliche sempre connesse alla struttura ospedaliera.
Chiediamo se tutti i controlli e le verifiche sul cantiere sono stati messi in atto, nei modi e nei tempi adeguati.
Chiediamo che la popolazione venga messa a conoscenza degli eventuali danni ambientali e dei relativi pericoli per la salute.
Di seguito riportiamo il testo dell'interrogazione presentata il 5 novembre: noi chiediamo, speriamo che ci rispondano … a breve.
San Fermo della Battaglia, 5 novembre 2011
Ill.mo Sig. Sindaco
del Comune di SAN FERMO DELLA BATTAGLIA (CO)
e p. c. Ill.mo sig. PREFETTO
della Provincia di COMO
INTERROGAZIONE ai sensi dell’art. 34 e seguenti del vigente Regolamento di C.C.
Oggetto: rifiuti tossici e Ospedale Sant'Anna.
Sono recentemente comparsi articoli sulla stampa locale, che riprendono analoghe notizie risalenti all’estate 2010, riguardanti indagini della magistratura su rifiuti tossici che sarebbero stati scaricati sul terreno durante le prime fasi di scavo e costruzione dell’ospedale Sant’Anna nel territorio del Comune di San Fermo della Battaglia.
In questo lungo periodo, oltre alle indiscrezioni a mezzo stampa, non risulta agli scriventi che siano state date, da parte dalle autorità locali, informazioni certe ai cittadini circa eventuali pericoli per la salute e per l’ambiente.
Si ritiene inoltre che, a prescindere dall’indagine della magistratura e degli altri organi di polizia giudiziaria che si muovono a seguito di una precisa notizia di reato per individuare prove e responsabilità, le autorità locali debbano mettere in atto tutte quelle misure di carattere preventivo e conoscitivo volte a tutelare la collettività.
Si chiede pertanto al Sindaco nella
In particolare si chiede:
- quali informazioni sono attualmente in possesso della Amministrazione comunale circa la qualità e quantità di rifiuti tossici depositati al suolo e nel sottosuolo durante la costruzione dell’ospedale sant’Anna;
- Quali provvedimenti sono stati messi in atto dalla precedente amministrazione, Sindaco Mascetti, quando già in passato era stata resa pubblica la notizia del deposito di materiale tossico nelle fondamenta dell’ospedale;
- Quali provvedimenti sono ulteriormente stati adottati dall’attuale amministrazione, Sindaco Falsone;
- Quali iniziative sono state adottate dagli enti competenti (ARPA, ASL, Provincia, Regione …), autonomamente o su richiesta del Sindaco o su richiesta della autorità giudiziaria, per indagare e quantificare il fenomeno;
- Quali iniziative sono state adottate dal proprietario e gestore dell’area (Azienda Ospedaliera Sant’Anna) a tutela e salvaguardia del personale e degli utenti, autonomamente o su ordinanza del Sindaco.
Sempre sulla base delle
indiscrezioni a mezzo stampa, viene riferito che è stato ipotizzato lo scarico
abusivo non di generico materiale di demolizione con presenza di amianto e
bentonite ma anche di materiale proveniente da una nota azienda chimica del
territorio dove venivano prodotte vernici e nel cui ciclo produttivo è noto
essere presenti pericolose sostanze tossiche.
Si chiede pertanto di precisare se sono state predisposte indagini più approfondite, oltre ai campionamenti di terreno, alla ricerca di fibre di amianto, di cui hanno riferito i giornali ed in particolare:
Si chiede pertanto di precisare se sono state predisposte indagini più approfondite, oltre ai campionamenti di terreno, alla ricerca di fibre di amianto, di cui hanno riferito i giornali ed in particolare:
- quanti campionamenti di terreno sono stati eseguiti, a quale profondità e quali parametri sono stati analizzati oltre all’amianto?
- Sono state monitorate le acque di falda con carotaggi a monte e a valle dell’insediamento ospedaliero?
- Sono state effettuate analisi sui corsi d’acqua che costeggiano l’ospedale?
- Sono stati effettuati altri tipi di indagine: idrogeologica, geochimica, rilevazioni con ultrasuoni ecc.?
- Sono state programmate indagini approfittando di futuri interventi edilizi e viabilistici che permetteranno di rimuovere strati di terreno (vedi prevista nuova palazzina uffici)?
Si chiede altresì di precisare
se tali provvedimenti ed iniziative abbiano portato ad evidenziare o ad
escludere in modo assoluto pericoli per la salute e/o per l’ecosistema
ambientale e le conseguenti necessità di bonifica e/o di riverifica
periodica.
Ulteriori considerazioni derivano dal fatto che la costruzione dell’ospedale Sant’Anna ha rappresentato la più importante opera di pubblica utilità in Provincia di Como degli ultimi anni.
Il Comune di San Fermo della Battaglia non era il committente diretto dell’opera ma ne era sicuramente il maggiore interessato visto il considerevole impatto, non solo rappresentato dalla superficie, ma soprattutto dalle ripercussioni ambientali, viabilistiche e socio-economiche che condizioneranno la sviluppo futuro del paese.
Il Comune inoltre è titolare, oltre che della tutela del territorio, della verifica della correttezza amministrativa di tutti i procedimenti di natura edilizia pubblica e privata e può mettere in atto interventi di verifica e controllo sia in fase preliminare che in corso d’opera attraverso i propri organi e servizi: polizia locale, ufficio tecnico, servizi ecologici …
Si chiede quindi quali atti e/o iniziative di verifica e controllo, routinario o straordinario, il Sindaco attuale ed il suo predecessore, abbiano chiesto di effettuare al personale degli uffici comunali nella fase istruttoria, nella fase di costruzione, nella fase di agibilità e collaudo impiantistico dell’ospedale e nella attuale fase di operatività, specificando quale sia stato l’esito di tali verifiche.
Si fanno in proposito alcuni esempi: verifica che tutte le imprese (appalti e subappalti) abbiano presentato il D.U.R.C., verifica che per tutte le imprese sia stata verificata l’idoneità tecnico professionale, autorizzazioni e verifiche sui terreni di scavo e di riempimento, verifica delle certificazioni della conformità e sicurezza degli impianti, verifica della correttezza delle pratiche di prevenzione incendi, sopralluoghi di verifica della corretta corrispondenza delle opere ai progetti, sopralluoghi per agibilità e collaudo ecc.
In merito alla attuale gestione dell’attività ospedaliera si chiede poi di riferire se l’Amministrazione comunale sia stata coinvolta nella individuazione di possibili rischi di particolare rilevanza (esempio incidenti riguardante il materiale radioattivo) e nella stesura dei conseguenti piani di emergenza ed evacuazione che, vista la grandezza e complessità dell’insediamento, sicuramente potrebbero coinvolgere il territorio, la viabilità e la popolazione.
A corredo ed integrazione delle risposte che verranno fornite in sede di Consiglio Comunale si chiede di mettere preventivamente a disposizione le evidenze documentali presenti presso gli uffici comunali o che Lei riterrà opportuno o necessario richiedere ad altri enti (relazioni ASL, ARPA, Provincia, Vigili del Fuoco ecc.).
Visto il grande impatto dell'argomento in questione sul nostro territorio e sulla popolazione di San Fermo della Battaglia si confida in un concreto e soprattutto sollecito accoglimento della presente.
Cordiali saluti.
Il Capogruppo di “San Fermo Democratica”
Sabrina Butti
Ulteriori considerazioni derivano dal fatto che la costruzione dell’ospedale Sant’Anna ha rappresentato la più importante opera di pubblica utilità in Provincia di Como degli ultimi anni.
Il Comune di San Fermo della Battaglia non era il committente diretto dell’opera ma ne era sicuramente il maggiore interessato visto il considerevole impatto, non solo rappresentato dalla superficie, ma soprattutto dalle ripercussioni ambientali, viabilistiche e socio-economiche che condizioneranno la sviluppo futuro del paese.
Il Comune inoltre è titolare, oltre che della tutela del territorio, della verifica della correttezza amministrativa di tutti i procedimenti di natura edilizia pubblica e privata e può mettere in atto interventi di verifica e controllo sia in fase preliminare che in corso d’opera attraverso i propri organi e servizi: polizia locale, ufficio tecnico, servizi ecologici …
Si chiede quindi quali atti e/o iniziative di verifica e controllo, routinario o straordinario, il Sindaco attuale ed il suo predecessore, abbiano chiesto di effettuare al personale degli uffici comunali nella fase istruttoria, nella fase di costruzione, nella fase di agibilità e collaudo impiantistico dell’ospedale e nella attuale fase di operatività, specificando quale sia stato l’esito di tali verifiche.
Si fanno in proposito alcuni esempi: verifica che tutte le imprese (appalti e subappalti) abbiano presentato il D.U.R.C., verifica che per tutte le imprese sia stata verificata l’idoneità tecnico professionale, autorizzazioni e verifiche sui terreni di scavo e di riempimento, verifica delle certificazioni della conformità e sicurezza degli impianti, verifica della correttezza delle pratiche di prevenzione incendi, sopralluoghi di verifica della corretta corrispondenza delle opere ai progetti, sopralluoghi per agibilità e collaudo ecc.
In merito alla attuale gestione dell’attività ospedaliera si chiede poi di riferire se l’Amministrazione comunale sia stata coinvolta nella individuazione di possibili rischi di particolare rilevanza (esempio incidenti riguardante il materiale radioattivo) e nella stesura dei conseguenti piani di emergenza ed evacuazione che, vista la grandezza e complessità dell’insediamento, sicuramente potrebbero coinvolgere il territorio, la viabilità e la popolazione.
A corredo ed integrazione delle risposte che verranno fornite in sede di Consiglio Comunale si chiede di mettere preventivamente a disposizione le evidenze documentali presenti presso gli uffici comunali o che Lei riterrà opportuno o necessario richiedere ad altri enti (relazioni ASL, ARPA, Provincia, Vigili del Fuoco ecc.).
Visto il grande impatto dell'argomento in questione sul nostro territorio e sulla popolazione di San Fermo della Battaglia si confida in un concreto e soprattutto sollecito accoglimento della presente.
Cordiali saluti.
Il Capogruppo di “San Fermo Democratica”
Sabrina Butti
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