mercoledì 9 novembre 2011

Il tesoretto sprecato.

Gli enti sovracomunali, Provincia, ASL, Regione ecc, che hanno imposto l’insediamento dell’Ospedale S. Anna nel territorio di San Fermo erano ben consapevoli  del danno paesaggistico e ambientale che si stava provocando.

Per questo hanno cercato di ripagare il Comune in termini economici.

Solo la Provincia di Como ha stanziato fondi per 9 milioni e 300 mila euro (vedi quotidiano La Provincia del 18/10/2011, pag 35) ed a questi si aggiungono i proventi annuali  derivanti dal parcheggio ospedaliero.

Una manna per un piccolo comune; per di più in un periodo di crisi economica in cui tutte le amministrazioni pubbliche sono in grande difficoltà per la riduzione delle rimesse statali.

Gli amministratori di San Fermo sembrano  non avvedersi che è in atto in tutta Italia un ridimensionamento dei servizi sociali, sanitari, culturali e scolastici. Anziché utilizzare almeno parte di questo “tesoretto” per  assistere meglio i propri cittadini hanno chiesto alla Provincia di realizzare, o stanno realizzando  in proprio, opere faraoniche, di dubbia utilità e pessimo gusto, addirittura indebitandosi con nuovi mutui.

Serve veramente una nuova mega struttura per le feste? Il suo costo equivale allo stipendio di due assistenti  sociali o animatori culturali per una decina di anni! Cosa avrebbero scelto i cittadini di San Fermo se interpellati?

Serve un nuovo auditorium? O serve invece potenziare servizi di pubblica utilità come l’acquedotto, le fognature, la manutenzione del verde pubblico …

Servono cinque mega rotatorie nello spazio di poche centinaia di metri? Urbanisti seri ed esperti del traffico ci assicurano che si poteva ottenere lo stesso risultato in termini di sicurezza anche con interventi meno costosi ed invasivi.

Alcune opere saranno poi dannose e controproducenti: vedi il collegamento tra via Peneporto e l’ospedale. Servirà a distruggere una collina boscosa e a portare nuovo  traffico e inquinamento in una zona abitata e frequentata da bambini. Il problema dei Tir doveva essere risolto fin dall’inizio con azioni di natura amministrativa nei confronti della azienda interessata!

Ci siamo giocati il “tesoretto”! Ci restano i mutui da pagare, il traffico e l’inquinamento.

Al danno ambientale iniziale si è poi aggiunto quello regalatoci dalla drangheta che ha inquinato con rifiuti tossici il sottosuolo durante la fase di costruzione. I nostri amministratori erano troppo occupati a fare i conti sui futuri introiti e non avevano tempo per controllare /o far controllare le imprese presenti in cantiere.

Rimane l’introito dei parcheggi. Fino ad ora è servito a renderci  odiosi tra i frequentatori dell’ospedale che non capiscono perché i residenti a San Fermo debbano essere privilegiati. Ma vedrete riusciranno a sprecare anche questa parte del tesoretto.

San Fermo della Battaglia  8/11/2011

1 commento:

  1. avevo scelto di venire a vivere a s.fermo perchè era un paese piccolo,accogliente , pieno di verde, con poco traffico,Un paese tranquillo in cui poter anche passeggiare per le stradine senza smog nè pericoli. Cosa è adesso S.Fermo? cemento in piazza, strade trafficate rotonde enormi e pericolose, parcheggi improbabili (vedi davanti alla pizzeria il sogno!!), case ammassate( e disabitate) dove prima c'erano colline e prati.
    Ed un comune ingordo che pensa di aver trovato la gallina dalle uova d'oro spremendo i malcapitati fruitori del parcheggio dell'ospedale S.Anna (che peraltro non vi si recano per diletto!!).
    Chiedo ai miei compaesani: pensate che sia valsa la pena di svendere il nostro paese?
    Silvana

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