mercoledì 23 novembre 2011

Quali sorprese ci prepara "Zambrotta" ?


Gli abitanti di San Fermo della Battaglia stanno seguendo con curiosità, ma anche con apprensione, le fasi di costruzione del nuovo centro sportivo Young Boys, ex Vergosa, in via Fittavolo.

Poche e contradditorie sono le notizie finora diffuse, mentre giustamente gli abitanti della zona vorrebbero sapere se qualcosa cambierà quando il Centro sarà aperto. Per ora subiscono il disagio del cantiere: andirivieni di mezzi pesanti, polveri, rumori …

È sicuramente un bene che questo spazio sia stato rilevato e riutilizzato, evitando così degrado e abbandono, ma, quando l’opera sarà conclusa, si assisterà ad un miglioramento o ad uno stravolgimento della vita del paese?

Abbiamo cercato di colmare questo vuoto raccogliendo notizie presso gli uffici comunali e vogliamo coinvolgere la popolazione su eventuali richieste da portare alla Amministrazione e, per suo tramite, ai titolari del Centro.

1.  Destinazione dell’area
Vengono aumentati gli spazi per diverse attività sportive e ricreative (nuoto, calcio, calcetto, tennis, beach volley, paddle....). Si affiancherà una attività “benessere” (fitness, fisioterapia, sauna …). Una importante zona sarà riservata per bar e ristorazione.

2.  Dimensioni e superficie coperta
Le nuove attrezzature sportive occuperanno la stessa area dell'ex Vergosa, però  con maggiore superficie edificata, cementata, impermeabilizzata. Aumentano gli edifici “fuori terra” e vengono occupati  spazi verdi e sacrificati siepi e alberi di alto fusto. Sono

domenica 20 novembre 2011

Commento alla seduta del Consiglio Comunale del 29 settembre 2011.


Seduta del Consiglio Comunale con un nutrito ordine del giorno che commenteremo di passo in passo.
Presenti alla seduta otto persone, ma in realtà dovremmo scrivere solo una persona perché le altre erano direttamente collegabili ai gruppi politici consiliari.
Quindi partecipazione dei cittadini: UNA!

Passato il periodo elettorale ora la gente torna a rintanarsi in casa ed a farsi gli affari propri salvo poi dire che la minoranza non c’è e che la maggioranza ha ben fatto.

Ma è la cittadinanza che è assente!

Passiamo al commento passo passo dell’ordine del giorno.


Punto 1
Art. 166 - comma 2 - del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267: comunicazione al Consiglio Comunale dei prelevamenti effettuati dal fondo di riserva.
Vista la comunicazione dell’Assessore al Bilancio, il Consiglio Comunale prende atto. Un fatto tecnico, nessun intervento.
 

Punto 2
Variazione n. 5 al bilancio di previsione 2011 e al bilancio pluriennale 2011/2013 con utilizzo avanzo di amministrazione.
L’Assessore al Bilancio illustra la variazione. Delibera di presa d’atto. Nessun intervento salvo una annotazione fatta da San Fermo Democratica in anticipazione su quanto poi argomentato al punto 4 dell’ordine del giorno.
Punto 3
Bilancio di previsione 2011. stato di attuazione dei programmi - ricognizione equilibri finanziari - salvaguardia. art. 193 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
L’Assessore al Bilancio illustra l’argomento. Delibera di presa d’atto. Nessun intervento.

Punto 4
Modifica al programma opere pubbliche triennio 2011/2013.
L’Assessore ai Lavori Pubblici illustra l’argomento. L’inserimento della nuova opera pubblica relativa ai lavori di “Messa in sicurezza incrocio Via Montelatici - Via De Cristoforis” per un importo di € 250mila.

Spunta una nuova rotatoria per la quale esiste solo uno studio di fattibilità. Viene riferito che il progetto della piazza include anche questa rotatoria. Allora viene chiesto di chiarire, se lo studio è stato predisposto con la Provincia, ente pagatore, e rientrante nel piano complessivo del rifacimento della piazza, come mai il ricorso all’accensione di un nuovo mutuo per € 250mila che invece sarebbe a carico del solo bilancio comunale. Nessuna risposta.

Punto 5
Rinnovo convenzione tra

mercoledì 16 novembre 2011

Lettera a "La Provincia" di Como (9 novembre 2011)

Cara Provincia,

Leggo sul giornale di oggi, 7 Novembre, l’articolo “Autosilo del Sant’Anna, spunta la muffa”.  Il  vostro bravo cronista sembra meravigliarsi del fatto che in una struttura completata da soli 13 mesi  possano verificarsi infiltrazioni di acqua e la conseguente comparsa di muffa.

È bene ricordare che l’ospedale sorge su una zona paludosa posta alla confluenza di 3 torrenti.

Il vostro giornale ha seguito con attenzione  tutte le fasi di progettazione, riportando sempre, correttamente e con dovizia di particolari, anche il dibattito che aveva suscitato la scelta dell’insediamento  nel comune di San Fermo della Battaglia. Ebbene una delle critiche che venivano poste da chi era contrario era legata al rischio di non riuscire a contenere gli effetti della presenza di acqua. (vedi ad esempio La Provincia del 27 Marzo 2004).
La risposta data da "La Provincia"
Sono andato a rileggermi anche una frase che avevo trascritto, tratta dalla relazione geologica allegata al progetto presentato  in Comune nel 2003 (pagina 9): “ … cautele durante lo sviluppo della fase progettuale del  complesso ospedaliero in quanto la presenza di acqua potrebbe indurre problemi di stabilità dei fronti di scavo e se non idoneamente drenata andrebbe a sommergere i piani interrati della struttura…”.

Purtroppo, come insegna anche in questi giorni tragicamente la Liguria, i pareri dei geologi rimangono solo degli atti burocratici inascoltati.

Non voglio essere una Cassandra ma, sempre dal punto di vista idrogeologico, terrei d’occhio il torrente Valgrande,  il cui corso venne deviato per costruire l’ospedale Sant’Anna.  Deviare il letto dei corsi d’acqua ha spesso provocato a distanza di anni dei danni ambientali ed anche in questo caso gli esempi si possono leggere purtroppo nella cronaca quotidiana.

Cordiali saluti
Enzo Tiso

domenica 13 novembre 2011

La realizzazione della nuova pista ciclo-pedonale.

Il 3 novembre scorso avevamo già trattato l'argomento su queste pagine, ora per dare seguito istituzionale, San Fermo Democratica ha inoltrato una specifica interrogazione. Di seguito il testo:
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                               San Fermo della Battaglia, 12 novembre 2011

                               Ill.mo Sig. Sindaco
                               del Comune di SAN FERMO DELLA BATTAGLIA (CO)

                     e p. c. Ill.mo sig. PREFETTO
                               della Provincia di COMO


INTERROGAZIONE ai sensi dell’art. 34 e seguenti del vigente Regolamento di C.C.

Oggetto: realizzazione nuova pista ciclo-pedonale.



Nella seconda metà di settembre, sono iniziati i lavori preparatori per la realizzazione del passaggio ciclo-pedonale che collegherà la via Peneporto all’area dell’ospedale Sant’Anna, realizzazione molto attesa e molto apprezzata per un'opera che migliorerà la qualità della vita dei cittadini di San Fermo.

Nel merito del progetto riteniamo doveroso esprimere alcune nostre riflessioni motivate esclusivamente dalla volontà di dare un contributo costruttivo per la migliore realizzazione dell’opera nell’interesse della cittadinanza e del migliore utilizzo delle risorse, sia per la realizzazione dell’opera stessa che per il suo mantenimento.

In particolare chiediamo:
  • che sia definito un piano periodico di manutnzione per evitare che questo percorso sia colpito in breve tempo dal degrado e dall’incuria;
  • che siano già definiti gli interventi di controllo per evitare che il percorso diventi una pista per motociclisti o ciclomotoristi o peggio ancora “territorio” per atti vandalici (per esempio l'installazione di una web-cam);
  • che venga attuato contestualmente alla realizzazione del primo lotto un collegamento, anche provvisorio, con la strada dell'Ospedale Sant'Anna in modo da migliorare l'esistente tracciato del sentiero e permettere di raggiungere la struttura ospedaliera a piedi o in bicicletta.
Facciamo inoltre notare che il “rapporto ambientale”, redatto da Provincia di Como e Comune di San Fermo della Battaglia, indicava per la realizzazione dell’opera il periodo Luglio – Novembre, per “mitigare l’impatto negativo derivante dalla distruzione dei siti riproduttivi per la fauna – pag. 39”.

Preoccupa pertanto il ritardo accumulato e la lentezza con cui si sta procedendo, per questo chiediamo che il completamento dell’opera avvenga in tempi brevi e compatibili con la tempistica indicata nella Valutazione Ambientale Strategica.

Ci auguriamo che la presente possa contribuire ad un miglioramento della realizzazione della pista ciclo-pedonale; nel contempo si chiede che le osservazioni sopra evidenziate siano oggetto del prossimo Consiglio Comunale.

Fiduciosi in un concreto e sollecito accoglimento della presente, si porgono cordiali saluti.

                            Il Capogruppo di “San Fermo Democratica”
                                              Sabrina Butti

mercoledì 9 novembre 2011

Il tesoretto sprecato.

Gli enti sovracomunali, Provincia, ASL, Regione ecc, che hanno imposto l’insediamento dell’Ospedale S. Anna nel territorio di San Fermo erano ben consapevoli  del danno paesaggistico e ambientale che si stava provocando.

Per questo hanno cercato di ripagare il Comune in termini economici.

Solo la Provincia di Como ha stanziato fondi per 9 milioni e 300 mila euro (vedi quotidiano La Provincia del 18/10/2011, pag 35) ed a questi si aggiungono i proventi annuali  derivanti dal parcheggio ospedaliero.

Una manna per un piccolo comune; per di più in un periodo di crisi economica in cui tutte le amministrazioni pubbliche sono in grande difficoltà per la riduzione delle rimesse statali.

Gli amministratori di San Fermo sembrano  non avvedersi che è in atto in tutta Italia un ridimensionamento dei servizi sociali, sanitari, culturali e scolastici. Anziché utilizzare almeno parte di questo “tesoretto” per  assistere meglio i propri cittadini hanno chiesto alla Provincia di realizzare, o stanno realizzando  in proprio, opere faraoniche, di dubbia utilità e pessimo gusto, addirittura indebitandosi con nuovi mutui.

Serve veramente una nuova mega struttura per le feste? Il suo costo equivale allo stipendio di due assistenti  sociali o animatori culturali per una decina di anni! Cosa avrebbero scelto i cittadini di San Fermo se interpellati?

Serve un nuovo auditorium? O serve invece potenziare servizi di pubblica utilità come l’acquedotto, le fognature, la manutenzione del verde pubblico …

Servono cinque mega rotatorie nello spazio di poche centinaia di metri? Urbanisti seri ed esperti del traffico ci assicurano che si poteva ottenere lo stesso risultato in termini di sicurezza anche con interventi meno costosi ed invasivi.

Alcune opere saranno poi dannose e controproducenti: vedi il collegamento tra via Peneporto e l’ospedale. Servirà a distruggere una collina boscosa e a portare nuovo  traffico e inquinamento in una zona abitata e frequentata da bambini. Il problema dei Tir doveva essere risolto fin dall’inizio con azioni di natura amministrativa nei confronti della azienda interessata!

Ci siamo giocati il “tesoretto”! Ci restano i mutui da pagare, il traffico e l’inquinamento.

Al danno ambientale iniziale si è poi aggiunto quello regalatoci dalla drangheta che ha inquinato con rifiuti tossici il sottosuolo durante la fase di costruzione. I nostri amministratori erano troppo occupati a fare i conti sui futuri introiti e non avevano tempo per controllare /o far controllare le imprese presenti in cantiere.

Rimane l’introito dei parcheggi. Fino ad ora è servito a renderci  odiosi tra i frequentatori dell’ospedale che non capiscono perché i residenti a San Fermo debbano essere privilegiati. Ma vedrete riusciranno a sprecare anche questa parte del tesoretto.

San Fermo della Battaglia  8/11/2011

domenica 6 novembre 2011

Rifiuti tossici e Ospedale Sant'Anna.

Alla luce degli articoli comparsi sul quotidiano La Provincia di lunedì 24 e martedì 25 ottobre 2011 che riportano le testimonianze degli autisti dei camion che hanno scaricato nel cantiere dell'Ospedale Sant'Anna e non solo, rifiuti velenosi triturati illegalmente, (il tutto orchestrato dalla mafia ...), preoccupa il silenzio del nostro Sindaco e di tutta la giunta, silenzio che si potrebbe giustificare o spiegare adducendo un'effettiva impossibilità che ha un Sindaco nel fermare o coordinare un'opera pubblica con un impatto quasi incalcolabile sul nostro territorio.

Però, forse non tutti sanno che il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, e che la condizione di salute è strettamente correlata alla salubrità ambientale.

Ne consegue che, il Sindaco deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi cui è sottoposta.

Inoltre, dove mettiamo la responsabilità in vigilando sul cantiere aperto sul suolo di San Fermo per la realizzazione di un'opera pubblica imponente come un Ospedale Provinciale?

Se la nostra Amministrazione si trincera dietro un diplomatico silenzio, allora noi chiediamo, chiediamo cosa hanno fatto dal 2010 ad oggi e cosa hanno intenzione di fare a breve per tutelare la nostra salute e per tutelare il nostro povero territorio svenduto (è necessaria una bonifica???), anche per non reiterare l'accaduto in previsione della realizzazione di altre opere pubbliche sempre connesse alla struttura ospedaliera.

Chiediamo se tutti i controlli e le verifiche sul cantiere sono stati messi in atto, nei modi e nei tempi adeguati.

Chiediamo che la popolazione venga messa a conoscenza degli eventuali danni ambientali e dei relativi pericoli per la salute.

Di seguito riportiamo il testo dell'interrogazione presentata il 5 novembre: noi chiediamo, speriamo che ci rispondano … a breve.

                                           San Fermo della Battaglia, 5 novembre 2011

                                          Ill.mo Sig. Sindaco
                                          del Comune di SAN FERMO DELLA BATTAGLIA (CO)

                                e p. c. Ill.mo sig. PREFETTO
                                          della Provincia di COMO


INTERROGAZIONE ai sensi dell’art. 34 e seguenti del vigente Regolamento di C.C.

Oggetto: rifiuti tossici e Ospedale Sant'Anna.


Sono recentemente comparsi articoli sulla stampa locale, che riprendono analoghe notizie risalenti all’estate 2010, riguardanti indagini della magistratura su rifiuti tossici che sarebbero stati scaricati sul terreno durante le prime fasi di scavo e costruzione dell’ospedale Sant’Anna nel territorio del Comune di San Fermo della Battaglia.

In questo lungo periodo, oltre alle indiscrezioni a mezzo stampa, non risulta agli scriventi che siano state date, da parte dalle autorità locali, informazioni certe ai cittadini circa eventuali pericoli per la salute e per l’ambiente.

Si ritiene inoltre che, a prescindere dall’indagine della magistratura e degli altri organi di polizia giudiziaria che si muovono a seguito di una precisa notizia di reato per individuare prove e responsabilità, le autorità locali debbano mettere in atto tutte quelle misure di carattere preventivo e conoscitivo volte a tutelare la collettività.

Si chiede pertanto al Sindaco nella

Il Centro Young Boys Srl

Da tempo stiamo osservando e seguendo la realizzazione del progetto Young Boys in via Fittavolo.
Com’era (cliccare sull'immagine per ingrandire):

Come potrebbe essere (cliccare sull'immagine per ingrandire):

e ci siamo posti alcune domande:
  1. che cosa accadrà nella zona con l’arrivo di un presumibile consistente numero di autoveicoli in cerca di parcheggio? saranno sufficienti quelli in progetto?
     
  2. cosa è stato chiesto e cosa sarà fatto per garantire la tranquillità dei residenti e che quindi non si concretizzi un’altra Casate (inquinamento acustico ed inquinamento luminoso nelle tarde ore serali)?
Le risposte dovranno ovviamente essere fornite dalla Giunta Falsone, è loro il compito del fare.
Cominciamo con lo scrivere che non venga in mente a qualcuno la solita scontata battuta del tipo: “siete quelli contro … “.
NO !!! non siamo CONTRO,
il nostro è un intento positivo e ci poniamo delle domande che saranno nella nostra attenzione per sollecitare la Giunta a prevenire ed evitare che ci si trovi di fronte a problemi da risolvere dopo, questi sì forse di delicata e non semplice risoluzione.

giovedì 3 novembre 2011

La realizzazione del passaggio ciclo-pedonale.

Nella seconda metà di settembre, giorno più giorno meno, sono iniziati i lavori preparatori per la realizzazione del passaggio ciclo-pedonale che collegherà la via Peneporto all’area dell’ospedale Sant’Anna. Iniziati, ma ahimè fermi da tempo (s'è dissolta la frenesia del fare?).

Una realizzazione che di certo tutti apprezzeranno e noi non saremo da meno. E’ evidente che, oltre ai suggerimenti già segnalati durante un incontro con gli operatori dell’Ufficio tecnico, seguiremo con attenzione il prosieguo dei lavori e non solo: saremo anche attenti nel chiedere che poi sia definito un piano periodico di manutenzione per evitare che questo percorso sia colpito dal degrado, dall’incuria e dal vandalismo o diventi punto di sosta e consumo per tossici.

Un punto ci pare di difficile soluzione: come evitare che il percorso diventi una pista per motociclisti o ciclomotoristi o punto di sosta per tossici?

Teoricamente si potrebbe installare una web camera collegata via wifi per la rilevazione delle infrazioni oppure ci auguriamo almeno che, di tanto in tanto, la Polizia Municipale trovi modo di effettuare dei controlli.

Di fronte a queste annotazioni positive però non potevano mancare alcune domande-suggerimenti costruttive:
  • perché fermarsi al ponticello sul Seveso?
  • perché attendere, sempre che si concretizzi, la realizzazione del cosiddetto secondo lotto della viabilità di collegamento con l’ospedale?
  • perché non completare fin d’ora il collegamento, ancorchè provvisorio, con la strada dell’ospedale migliorando l’esistente tracciato del sentiero?
Arrivare al ponticello e poi fermarsi … ?

Ci auguriamo di no e che si prosegua per rendere la pista ciclo-pedonale utilizzabile da subito fin al suo collegamento con l'ospedale.
La situazione ad oggi
cliccare sulla fotografia per ingrandire