Ore
19,00 tutti presenti, si apre il Consiglio.
Pubblico presente: 1 persona.
1. ESAME ED APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE
- ANNO 2011
Il
Sindaco cede subito la parola all'Assessore Ansideri che incomincia ad
illustrare il rendiconto della gestione 2011.
Definisce
il 2011 un anno fortunato: 3.500.000 di euro utilizzati sul territorio,
introiti per circa 650.000 euro dal parcheggio che ha dato vita ad un piccolo
avanzo economico, spese correnti come ad esempio il personale coerenti con il
triennio precedente, copertura per poche migliaia di euro dei servizi
(acquedotto e fognatura) che non sono stati coperti dalle entrate, copertura e
soddisfacimento dei servizi sociali soprattutto per le richieste individuali.
Per
quanto riguarda la parte capitale, 1.100.000 euro spesi per la ristrutturazione
della scuola, il potenziamento dell'illuminazione, lavori per il cimitero,
acquedotto e area feste.
Accensione
di solo tre mutui: 450.000 euro per l'area feste, 250.000 euro per la rotonda
di via Montelatici, 185.000 euro per la messa in sicurezza di via Roma.
Inoltre,
sono stati attentamente analizzati i residui attivi e passivi in modo da non
lasciare niente di intentato.
Il
tutto si chiude con un avanzo di amministrazione di 387.000 euro.
Per
quanto riguarda i tre gruppi di Minoranza, tenuto conto che la documentazione è
stata inviata quattro giorni prima del Consiglio e che la lettura e la
comprensione di un bilancio richiede tempo e competenza, al momento della
votazione i quattro consiglieri hanno ritenuto di uscire dalla sala in quanto
non in grado di esprimere parere.
Questa
scelta non mette assolutamente in discussione il lavoro dei tecnici o la
correttezza e la coerenza alle norme del bilancio, ma vuole solo denunciare la
mancanza di coinvolgimento delle Minoranze in tutte le attività della Maggioranza, comprese quelle amministrative.
Più
volte è stato chiesto al Sindaco, prima della discussione in Consiglio del
bilancio, che sia di previsione o consuntivo, di condividere con i capigruppo
gli aspetti tecnici, ma imperterriti continuano ad ignorare la richiesta.
2 - APPROVAZIONE BILANCIO AL 31.12.2011 DELLA SOCIETA'
"SAN FERMO SERVIZI S.R.L." - ARTICOLO 2479 - SECONDO COMMA - DEL
CODICE CIVILE.
Il Sindaco passa la parola a Giovanni Casartelli
amministratore unico della società San Fermo Servizi (da ora SFS) che illustra
il bilancio 2011.
Lo
stato patrimoniale risulta in attivo per un valore di 480.000 euro al netto
degli ammortamenti, (i beni immobili
della SFS comprendono lo spogliatoio dell'impianto sportivo di Mornago).
Le
attività svolte da SFS sono la gestione della Farmacia e la locazione degli
impianti sportivi di proprietà.
Il
patrimonio della società è di 646.000 euro, e il bilancio si è chiuso con una
rimanenza di 187.000 euro.
I
ricavi della gestione della farmacia sono aumentati rispetto al 2011 e i primi
mesi del 2012 sono in netto miglioramento rispetto all'anno precedente. Questo grazie
sia a scelte finanziarie (deposito in banca con il 2% di interessi), sia ad una
riorganizzazione logistica degli spazi espositivi della farmacia che favorisce
la visione degli articoli ai clienti.
Il
minor costo del personale è derivato dal distaccamento di una unità in carico
al Comune destinandola alla farmacia.
Ora
iniziano le danze ...
Il
Consigliere di minoranza Signorelli chiede se nei programmi futuri la SFS
gestirà anche i parcheggi dell'ospedale.
Risponde
il viceSindaco Mascetti il quale dichiara che la gestione dei parcheggi di un
ospedale richiede competenza, esperienza e specializzazione nel settore in
quanto si deve garantire la reperibilità per ogni evenienza, caratteristiche
che ad oggi la SFS non possiede. Inoltre ricorda che anche le società partecipate sono
sottoposte a vincoli per quanto riguarda l'assunzione del personale.
Il
Consigliere Scalisi chiede ragguagli riguardo alla gestione degli spogliatoi.
Risponde
sempre Mascetti: il Comune nel 2005 costituisce la SFS e come socio finanzia
con 646.000 euro la costruzione della
palazzina spogliatoi da parte dalla società che risulta essere la proprietaria.
Il valore storico dell'immobile è di 522.000 euro. Tutt'oggi SFS affitta al Comune
la palazzina e il Comune versa come canone di locazione a SFS 14.000 euro
annui. Le società sportive poi pagano al Comune l'utilizzo dell'impianto.
La
domanda a questo punto sorge spontanea, quindi il Consigliere Sabrina Butti
chiede: “Ma perchè non è il Comune, proprietario del 100% della società, a
gestire direttamente spogliatoio e farmacia, visto che sono le due uniche
attività della società e che molto probabilmente queste due resteranno?”
Rispondono
il Sindaco Falsone e il capogruppo Venegoni, facendo una rapida carrellata
storica sulle norme che in questi ultimi dieci anni hanno regolato le
partecipate, dicendo che otto anni fa’ la legislazione quasi imponeva ai Comuni
la costituzione di società di servizi e che queste società si potevano
indebitare soprattutto se gestivano servizi non remunerativi tipo l'asfaltatura
e la manutenzione delle strade. Nel tempo si sono susseguite norme che non
hanno più permesso l'indebitamento e ne hanno vincolato di fatto l'attività,
eliminando anche i vantaggi fiscali. Per quanto riguarda il Comune di San Fermo
della Battaglia la logica dell'operazione di far costruire la palazzina a SFS è
stata quella di detrarre l'IVA ed ottenere un risparmio fiscale.
La
decisione di tenere o chiudere la società è a tutt'oggi in stand by; sono in
attesa di capire l'orientamento nazionale e quindi poi decideranno, anche
perchè sciogliere una società comporta costi al Comune e loro vorrebbero
evitarli.
Per
ultimo interviene il Consigliere Massimo Butti che chiede di verbalizzare
quanto segue:
“in riferimento al Codice Civile Articolo
2429 - Relazione dei sindaci e deposito del bilancio, al comma 3 è così riportato: “Il bilancio,
con le copie integrali dell'ultimo bilancio delle società controllate e un
prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio delle società
collegate, deve restare depositato in copia nella sede della società,
insieme con le relazioni degli amministratori, dei sindaci e del soggetto
incaricato della revisione legale dei conti, durante i quindici giorni che
precedono l'assemblea, e finchè sia approvato”.
Essendo che sulla copia del bilancio di SFS
il timbro riporta 18 aprile 2012, il tardivo deposito ha comportato una
violazione pertanto si chiede l'illegittimità della delibera che il Consiglio
comunale che è in veste di consiglio di amministrazione andrà a votare e chiede
al Segretario comunale di esprimere parere di legittimità riguardo all'atto.
Il Segretario risponde che queste
informazioni non sono in suo possesso quindi l'atto è legittimo e che nel 2005
quando si è costituita la SFS l'allora consulente non gli ha fornito
informazioni in merito.
Il Sindaco chiede alle Minoranze di
smetterla di attaccarsi ai particolari (peccato che i particolari sono
riportati nel Codice Civile, ma loro, lo sappiamo, non hanno tempo per queste
bazzecole) ... e Mascetti rileggendo l'articolo dichiara che la sede della SFS
è in piazza 27 Maggio, ma non è scritto da nessuna parte che è il Comune ... .
A
questo punto Venegoni ha anche il coraggio di chiedere ai Consiglieri di Minoranza il voto favorevole perchè la spaccatura del Consiglio comunale sarebbe
un brutto segnale per la società.
Come
è finita? Maggioranza voto favorevole all'unanimità, Minoranza tutti contrari.
Alla
prossima.
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