mercoledì 2 maggio 2012

Commento alla seduta del Consiglio comunale del 27 aprile 2012


Ore 19,00 tutti presenti, si apre il Consiglio.
Pubblico presente: 1 persona.

1.  ESAME ED APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE - ANNO 2011

Il Sindaco cede subito la parola all'Assessore Ansideri che incomincia ad illustrare il rendiconto della gestione 2011.

Definisce il 2011 un anno fortunato: 3.500.000 di euro utilizzati sul territorio, introiti per circa 650.000 euro dal parcheggio che ha dato vita ad un piccolo avanzo economico, spese correnti come ad esempio il personale coerenti con il triennio precedente, copertura per poche migliaia di euro dei servizi (acquedotto e fognatura) che non sono stati coperti dalle entrate, copertura e soddisfacimento dei servizi sociali soprattutto per le richieste individuali.

Per quanto riguarda la parte capitale, 1.100.000 euro spesi per la ristrutturazione della scuola, il potenziamento dell'illuminazione, lavori per il cimitero, acquedotto e area feste.

Accensione di solo tre mutui: 450.000 euro per l'area feste, 250.000 euro per la rotonda di via Montelatici, 185.000 euro per la messa in sicurezza di via Roma.

Inoltre, sono stati attentamente analizzati i residui attivi e passivi in modo da non lasciare niente  di intentato.

Il tutto si chiude con un avanzo di amministrazione di 387.000 euro.

Per quanto riguarda i tre gruppi di Minoranza, tenuto conto che la documentazione è stata inviata quattro giorni prima del Consiglio e che la lettura e la comprensione di un bilancio richiede tempo e competenza, al momento della votazione i quattro consiglieri hanno ritenuto di uscire dalla sala in quanto non in grado di esprimere parere.

Questa scelta non mette assolutamente in discussione il lavoro dei tecnici o la correttezza e la coerenza alle norme del bilancio, ma vuole solo denunciare la mancanza di coinvolgimento delle Minoranze in tutte le attività della Maggioranza, comprese quelle amministrative.

Più volte è stato chiesto al Sindaco, prima della discussione in Consiglio del bilancio, che sia di previsione o consuntivo, di condividere con i capigruppo gli aspetti tecnici, ma imperterriti continuano ad ignorare la richiesta.


2 - APPROVAZIONE BILANCIO AL 31.12.2011 DELLA SOCIETA' "SAN FERMO SERVIZI S.R.L." - ARTICOLO 2479 - SECONDO COMMA - DEL CODICE CIVILE.

Il Sindaco passa la parola a Giovanni Casartelli amministratore unico della società San Fermo Servizi (da ora SFS) che illustra il bilancio 2011.

Lo stato patrimoniale risulta in attivo per un valore di 480.000 euro al netto degli ammortamenti,  (i beni immobili della SFS comprendono lo spogliatoio dell'impianto sportivo di Mornago).

Le attività svolte da SFS sono la gestione della Farmacia e la locazione degli impianti sportivi di proprietà.

Il patrimonio della società è di 646.000 euro, e il bilancio si è chiuso con una rimanenza di 187.000 euro.

I ricavi della gestione della farmacia sono aumentati rispetto al 2011 e i primi mesi del 2012 sono in netto miglioramento rispetto all'anno precedente. Questo grazie sia a scelte finanziarie (deposito in banca con il 2% di interessi), sia ad una riorganizzazione logistica degli spazi espositivi della farmacia che favorisce la visione degli articoli ai clienti.

Il minor costo del personale è derivato dal distaccamento di una unità in carico al Comune destinandola alla farmacia.

Ora iniziano le danze ...

Il Consigliere di minoranza Signorelli chiede se nei programmi futuri la SFS gestirà anche i parcheggi dell'ospedale.

Risponde il viceSindaco Mascetti il quale dichiara che la gestione dei parcheggi di un ospedale richiede competenza, esperienza e specializzazione nel settore in quanto si deve garantire la reperibilità per ogni evenienza, caratteristiche che ad oggi la SFS non possiede. Inoltre ricorda  che anche le società partecipate sono sottoposte a vincoli per quanto riguarda l'assunzione del personale.

Il Consigliere Scalisi chiede ragguagli riguardo alla gestione degli spogliatoi.

Risponde sempre Mascetti: il Comune nel 2005 costituisce la SFS e come socio finanzia con  646.000 euro la costruzione della palazzina spogliatoi da parte dalla società che risulta essere la proprietaria. Il valore storico dell'immobile è di 522.000 euro. Tutt'oggi SFS affitta al Comune la palazzina e il Comune versa come canone di locazione a SFS 14.000 euro annui. Le società sportive poi pagano al Comune l'utilizzo dell'impianto.

La domanda a questo punto sorge spontanea, quindi il Consigliere Sabrina Butti chiede: “Ma perchè non è il Comune, proprietario del 100% della società, a gestire direttamente spogliatoio e farmacia, visto che sono le due uniche attività della società e che molto probabilmente queste due resteranno?”

Rispondono il Sindaco Falsone e il capogruppo Venegoni, facendo una rapida carrellata storica sulle norme che in questi ultimi dieci anni hanno regolato le partecipate, dicendo che otto anni fa’ la legislazione quasi imponeva ai Comuni la costituzione di società di servizi e che queste società si potevano indebitare soprattutto se gestivano servizi non remunerativi tipo l'asfaltatura e la manutenzione delle strade. Nel tempo si sono susseguite norme che non hanno più permesso l'indebitamento e ne hanno vincolato di fatto l'attività, eliminando anche i vantaggi fiscali. Per quanto riguarda il Comune di San Fermo della Battaglia la logica dell'operazione di far costruire la palazzina a SFS è stata quella di detrarre l'IVA ed ottenere un risparmio fiscale.
La decisione di tenere o chiudere la società è a tutt'oggi in stand by; sono in attesa di capire l'orientamento nazionale e quindi poi decideranno, anche perchè sciogliere una società comporta costi al Comune e loro vorrebbero evitarli.

Per ultimo interviene il Consigliere Massimo Butti che chiede di verbalizzare quanto segue:
“in riferimento al Codice Civile Articolo 2429 - Relazione dei sindaci e deposito del bilancio,  al comma 3 è così riportato: “Il bilancio, con le copie integrali dell'ultimo bilancio delle società controllate e un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio delle società collegate, deve restare depositato in copia nella sede della società, insieme con le relazioni degli amministratori, dei sindaci e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, durante i quindici giorni che precedono l'assemblea, e finchè sia approvato”.

Essendo che sulla copia del bilancio di SFS il timbro riporta 18 aprile 2012, il tardivo deposito ha comportato una violazione pertanto si chiede l'illegittimità della delibera che il Consiglio comunale che è in veste di consiglio di amministrazione andrà a votare e chiede al Segretario comunale di esprimere parere di legittimità riguardo all'atto.

Il Segretario risponde che queste informazioni non sono in suo possesso quindi l'atto è legittimo e che nel 2005 quando si è costituita la SFS l'allora consulente non gli ha fornito informazioni in merito.

Il Sindaco chiede alle Minoranze di smetterla di attaccarsi ai particolari (peccato che i particolari sono riportati nel Codice Civile, ma loro, lo sappiamo, non hanno tempo per queste bazzecole) ... e Mascetti rileggendo l'articolo dichiara che la sede della SFS è in piazza 27 Maggio, ma non è scritto da nessuna parte che è il Comune ... .

A questo punto Venegoni ha anche il coraggio di chiedere ai Consiglieri di Minoranza il voto favorevole perchè la spaccatura del Consiglio comunale sarebbe un brutto segnale per la società.

Come è finita? Maggioranza voto favorevole all'unanimità, Minoranza tutti contrari.

Alla prossima.

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