mercoledì 30 maggio 2012

Il secondo lotto: Il progetto della strada di collegamento tra via Peneporto e Ospedale Sant'Anna.

Lo spunto ce lo da un’affermazione più volte fatta dall’assessore Mascetti ed anche dal sindaco Falsone e riportata dalla stampa locale:

«…  È fondamentale creare questa viabilità di accesso all’ospedale. È una priorità per la collettività e non solo per San Fermo. Si fanno le grandi opere come gli ospedali e poi si lasciano a metà senza prevedere, come stabilito dall’accordo, le opere accessorie ?... ».

Quindi sembra di leggere nelle dichiarazioni fatte che quella strada, prevista con il secondo lotto dei lavori, sia stata pensata al servizio della viabilità connessa con l’ospedale.

Ma è davvero così?

Esiste o no un collegamento con la vicenda tir Alpi Laghi Srl scoppiata sui tavoli nel 1995?

Ecco una breve ricostruzione storica, per non perdere di vista la successione degli eventi, di quella vicenda in base ai documenti ed alle informazioni in mio possesso.  Coloro che , passando su queste pagine, fossero in possesso di ulteriori documenti qui mancanti, se lo volesse, prenda contatto con San Fermo Democratica o li invii all’indirizzo di posta elettronica di San Fermo Democratica.


anno


1978
Già in questo anno il PRUG prevede l’insediamento di stabilimenti industriali nell’area.

1981
L’Amministrazione comunale stipula una convenzione con la Arturo Galli Spa per la regolamentazione dell’insediamento industriale nell’area (validità 10 anni, solo produzione tessile).

1981 ÷ 1991
Rilascio di una serie di concessioni edilizie conformi alla convenzione.

1991
Scade la convenzione decennale.

1995
Rilascio di una ulteriore concessione edilizia che contiene, incidentalmente, un riferimento all’uso per società di autotrasporti.

da questo momento inizia la controversa vicenda della società di autotrasporti internazionali insediatasi in un area per la quale non era prevista la necessaria viabilità di sostegno, situazione che oggi tutti conosciamo, ma che allora evidentemente fu considerata di poca rilevanza e che portò alle anticipate dimissioni dell’allora sindaco Venegoni.

Documenti allegati (cliccare sull’icona "pdf" per aprire il documento):
n. documento
descrizione
data

Concessione per l’esecuzione degli interventi di trasformazione urbanistica e/o edilizia degli immobili Concessione n. 2487/91.
25 maggio 1992

Richiesta di variante in corso d’opera.
18 maggio 1995
Concessione per l’esecuzione degli interventi di trasformazione urbanistica e/o edilizia degli immobili Concessione n. 2487/91/V2.
26 luglio 1995

Nulla osta esercizio all’attività [appare l’Alpi Laghi Srl].
27 dicembre 1995

Ordinanza sospensione attività.
16 gennaio 1996
Amministrazione Provinciale di Como; Servizio volontario di vigilanza ecologica, verbale di segnalazione.
25 gennaio 1996

Amministrazione Provinciale di Como;  Segnalazione reato legge 8.8.1985 n. 431 – Comune di San Fermo della Battaglia - via Peneporto.
2 febbraio 1996

Atto di diffida e messa in mora di un residente indirizzata al Comune di San Fermo della Battaglia.
Scoppia il caso
12 marzo 1996

La raccolta delle firme.


Nasce il Comitato avverso ai Tir.
31 marzo 1996

Fine 1997, si spegne il Comitato.


Cosa scrisse la stampa:


marzo 1996





marzo 1996





novembre 1997

Si torna a parlare della strada, ma ora è definita al servizio dell’ospedale Sant’Anna.
accordo di programma del 13 dicembre 2003

Il problema strada torna sotto i riflettori ed anche la stampa locale ora sembra che se ne interessi. da dicembre 2011

Questo il tracciato del progetto del secondo lotto (in rosso):



E giù le mani dalla piana a fianco del Seveso ...



martedì 29 maggio 2012

Il Comitato di residenti di via Stoppa e via Montelatici.


Il gruppo consiliare San Fermo Democratica in merito al comunicato ricevuto dal Comitato Civico Cittadino di via Stoppa e di via Montelatici, esprime a tale iniziativa il proprio appoggio, solidarietà e sostegno, comprendendo appieno che la finalità di tale gruppo è quella di utilizzare lo strumento civico del comitato per ascoltare, promuovere e sostenere le istanze dei residenti nei confronti dell’amministrazione comunale nell’ottica di collaborare con la stessa per migliorare il servizio ai residenti.

Partendo dal presupposto che i comitati civici spontanei di protesta nascono in assenza di partecipazione e di dialogo da parte della Maggioranza che si arroga il diritto di decidere per tutti senza un preventivo confronto, esprimiamo il nostro totale disappunto su come gli amministratori hanno “liquidato” le richieste dei presenti in rappresentanza di ben 250 firmatari, banalizzando le motivazioni e senza la benchè minima volontà di ascoltare e di considerare le proposte emerse nel corso della serata.

Il tentativo da parte di alcuni cittadini di un confronto civile si è trasformato in un monologo autoreferenziale che non ha dato spazio ad opinioni e idee divergenti dalle loro.

                                Il gruppo consiliare San Fermo Democratica



Questo il testo del comunicato ricevuto:
 
Incontro pubblico del 16 aprile 2012 tra l’Amministrazione Comunale ed il Comitato Civico Cittadino.

… quando una falsa democrazia confonde i diritti con i privilegi!!!

La modifica complessiva della viabilità a San Fermo della Battaglia ha previsto una serie di percorsi obbligatori vincolati in modo rigido da barriere materiali che , a dispetto delle intenzioni,  non rispondono a criteri di sicurezza (cordoli)  e costringono inutilmente a percorsi più lunghi per raggiungere alcune zone del centro paese; altre inutili e costose opere, la rotonda di via Montelatici, sono in fase di realizzazione. E’ per questo che è nato spontaneamente in via Stoppa e via Montelatici il “Comitato Civico Cittadino” che ritenendo di essere particolarmente danneggiato dalla nuova viabilità ha chiesto di discutere con l’Amministrazione Comunale le problematiche sorte.

Il sindaco Falsone ha raccolto l’invito ed ha incontrato una folta rappresentanza dei 250 firmatari della petizione presentata dal Comitato.

Le considerazioni che abbiamo posto all’attenzione dell’Amministrazione sono state essenzialmente due:

I problemi creati dalla chiusura del tratto che collega la via Stoppa con la piazza
-      il percorso per tornare a casa (rientro da scuola, farmacia, biblioteca, medico, centri sportivi) è diventato lungo e faticoso: prevede addirittura di scendere verso Prestino per poi tornare indietro immettendosi peraltro, nelle ore di punta, nel traffico. Chi ha figli a scuola fa questo giro più volte al giorno;
-      nel transito via Montelatici - via Stoppa e contrario la strada ha un non trascurabile dislivello ed una fisionomia a gomito che dà una scarsa visuale alle auto in transito rendendo elevato il rischio impatto a dispetto della millantata necessità di messa in sicurezza della zona.

La realizzazione della rotonda di via Montelatici
per compensare la chiusura di via Stoppa l’Amministrazione sta realizzando una rotonda da 250 mila €
-      anche in questo caso si parla di messa in sicurezza, ma è evidente che la rotonda invade un centro abitato portando il traffico della via De Cristoforis a ridosso degli esercizi commerciali e molto vicino alle case;
-      la zona poteva essere messa in sicurezza per il transito da via Montelatici verso Cavallasca in modo molto più economico usando semafori intelligenti e le auto potevano essere rallentate da dissuasori di velocità.

Abbiamo quindi chiesto al Sindaco e all’assessore Mascetti di tener conto dei disagi espressi e di  consentire la riapertura della via Stoppa per i residenti istituendo una zona a traffico limitato; di sospendere i lavori della rotatoria così come è stata concepita e utilizzare le risorse economiche per realizzare opere importanti per la sicurezza, ma non invasive come un marciapiede lungo la via De Cristoforis, la sistemazione di alcuni percorsi pedonali che collegano la parte alta e la parte bassa del paese come la via Selvetto, frequentata dai ragazzi, ma piuttosto pericolosa dato lo stato di abbandono e la strada di  collegamento via Stoppa - via Somaini che è un piacevole percorso anche dal punto di vista ambientale.

Avevamo pensato che il Sindaco e l’assessore ai lavori pubblici Mascetti fossero disposti a prendere in considerazione le nostre richieste, le nostre proteste, i nostri disagi e le nostre proposte.

Illusi!!!!! In realtà con una paterna e compassionevole pacca sulla spalla ci hanno spiegato quanto sia bello giusto e corretto tutto ciò che hanno realizzato al centro del nostro paese ;  e quanto siano irrilevanti pretestuose ed infondate le nostre proteste. “Non ho sentito, questa sera, nessuna motivazione valida che possa indurre l’Amministrazione a rivedere le scelte fatte” sono state le parole dell’assessore Mascetti con le quali ci ha comunicato che nulla sarà rivisto. In fondo stiamo soltanto difendendo un privilegio, che avevamo da circa trent’anni  - quello di attraversare la piazza in auto - e non siamo disponibili a sopportare un piccolo sacrificio (poche centinaia di metri in più) per tornare a casa. E invece la piazza deve essere difesa da un ingorgo di 189 (??? le ha contate ?) auto che transiterebbero ogni giorno, giusto quelle dei residenti, perché tutte le altre possono transitare tranquillamente visto che la piazza non è affatto chiusa al traffico.

Ah!…. dimenticavo …. tutto questo l’Amministrazione lo deve ai suoi 1101 elettori nei confronti dei quali i 250 firmatari del Comitato Civico sono davvero poca cosa!!!!!

Il Comitato Civico Cittadino


A questo indirizzo il volantino che ci era stato inviato in copia:

domenica 13 maggio 2012

E quindi ? si chiarisca ...

Clicca per leggere
Ed ecco che il viceSindaco di San Fermo della Battaglia, si è lanciato in una intervista al quotidiano La Provincia per motivare il disagio vissuto in questi giorni nella viabilità locale: bene! Nulla da dire, prima o poi avrebbe dovuto essere fatto perchè quel tratto di strada era diventato un campo di patate in cui era più opportuno stare attenti alle buche – per evitarle e non procurarsi un danno al veicolo – che non ai veicoli di altri.

Era abbastanza inevitabile che qualche problema si creasse, anche per la scelta fatta con quella cordolatura.  Ma non è questo il punto su cui si è posata la mia attenzione, seguendo da tempo le vicende della località in cui risiedo; la mia attenzione è stata “catturata” da un’affermazione fatta nell’intervista:

“ … Questa è l’ultima tranche di lavori stradali … [omissis] … , tutto spesato dalla Provincia in cambio dell’area di via Ravona per il nuovo ospedale. … “.

Ops!!! Se non interpreto male la parola “spesato” [è sempre possibile errare, è ... umano], questa dovrebbe significare che chi paga dovrebbe essere l'ente Provincia, ma non risulterebbe corrisponda alla lettera degli atti.

A questo proposito richiamo qui, in brevi passaggi [negli allegati i testi per intero], il testo di due delibere di Giunta:
  • dalla n. 11 del  2 febbraio 2012:
    " ... di dare atto che la spesa complessiva dell’opera di Euro 41.500,00.= sarà finanziata mediante utilizzo dei fondi frontalieri - anno 2009 ... ";
  • dalla n. 33 del  22 marzo 2012:
    " ... di dare atto che la spesa complessiva dell’opera di Euro 30.900,00.= sarà finanziata mediante utilizzo dei fondi frontalieri - anno 2009 ... ".
Per notizia i fondi ricevuti ed inseriti nel conto del bilancio anno 2011 sono stati € 188.857,41.

e quindi ?


Documenti allegati:

1.            delibera di Giunta n. 79 del 7 luglio 2010
2.            delibera di Giunta n. 90 del 29 agosto 2011

3.            esito della gara del 26 settembre 2011

4.            delibera di Giunta n. 11 del 2 febbraio 2012

5.            delibera di Giunta n. 33 del  22 marzo 2012

sabato 12 maggio 2012

La qualità dell’acqua potabile.

San Fermo della Battaglia, 10 maggio 2012

                           Spett. Responsabile Dipartimento di Prevenzione
                           ASL della Provincia di Como

                           Spett. Direzione ARPA

                           Spett. Direzione Consorzio Acqua

                           Spett. Sindaco di San Fermo della Battaglia

                           Spett. Sindaco di Cavallsca

                           Spett. Sindaco di Parè

                           Spett. Sindaco di Gironico


Oggetto: qualità dell’acqua potabile

Come noto da almeno 30 anni sono stati riscontrati solventi clorurati (trielina e percloroetilene con prevalenza di quest’ultimo) nella falda acquifera da cui prelevano acqua pozzi situati in località Bernaschina di Parè.

L’acqua viene poi distribuita nelle reti degli acquedotti di Parè, Cavallasca, San Fermo della Battaglia e di una piccola zona di Gironico.

Inizialmente l’acqua veniva distribuita senza alcun trattamento poiché non si superavano i limiti della normativa allora vigente (30 microgrammi /litro). Successivamente in previsione dei limiti più restrittivi imposti dal DLgs 31/2001, tuttora vigenti, di 10 microgrammi/litro, venne allestito in loco un impianto di trattamento mediante stripping con  aria.

Tale impianto risulta fermo da anni, come affermato recentemente in Consiglio Comunale dal Sindaco di San Fermo, poiché i livelli di solventi si manterrebbero al di sotto del limite di potabilità.

Premesso quanto sopra, si chiede a codesti spettabili enti, sulla scorta delle rispettive competenze sanitarie, ambientali, gestionali e tecniche di:
  1. Mettere a disposizione degli scriventi la serie storica della analisi nei diversi punti rete eseguite nel corso degli anni sia dall’ente gestore sia dalla ASL.
  2. Mettere a disposizione degli scriventi la serie storica delle analisi eseguite in falda inizialmente da ASL e in anni più recenti da ARPA.
  3. Mantenere in funzione l’impianto di strippaggio per un auspicabile principio di precauzione sanitaria, per altro tecnicamente possibile. Risulta infatti agli scriventi che in rete i valori di solventi, pur nei limiti di potabilità, risultano significativi (7 microgrammi/litro rilevati presso le scuole di San Fermo nel Novembre 2011). Ricordiamo a riguardo che tali sostanze sono classificate dallo IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, cancerogeni possibili o probabili, e per i quali è dimostrata una possibilità di accumulo nel tempo e di azione sinergica con altri tossici anche a piccolissime dosi. In questo caso va considerato che l’esposizione pur a basse dosi dura da decenni.
  4. Fornire informazioni con allegate relazioni conclusive circa eventuali indagini svolte per individuare la causa dell’inquinamento (viste le sostanze in gioco di origine industriale) e le conseguenti misure di bonifica ambientale adottate.
  5. Fornire approfondimenti su eventuali strategie in atto per raggiungere gli obiettivi del DLgs 152/2006, in presenza di acque sotterranee utilizzate per il consumo umano che ai sensi del D Lgs 30/2009, pur utilizzabili per il consumo umano nel rispetto del D Lgs 31/2001, non potrebbero essere considerate di  “buono stato chimico” per presenza di tricloroetilene e tetracloroetilene.
  6. Fornire finalmente dopo 30 anni, da parte dell’autorità comunale competente, una adeguata informazione ai cittadini.
In attesa di cortese riscontro si porgono distinti saluti.

    Per San Fermo Democratica    Per Insieme per cambiare
              Sabrina Butti                  Riccardo Gagliardi


l'impianto di trattamento mediante stripping con aria

giovedì 10 maggio 2012

Istituzione punto di assistenza gratuita per calcolo IMU.


                            San Fermo della Battaglia, 10 maggio 2012

                            Ill.mo Sig. Sindaco
                            del Comune di SAN FERMO DELLA BATTAGLIA (CO)
                                                                 

Oggetto: PROPOSTA istituzione punto di assistenza gratuita per calcolo IMU.


Con la presente si chiede di attivare presso il Comune di San Fermo della Battaglia un punto di assistenza gratuita per il calcolo dell'IMU e per rispondere alle domande di chiarimento dei cittadini.

Tale punto di assistenza, a nostro avviso, risulta importante soprattutto per le fasce più deboli della cittadinanza, over 65 anni, che normalmente hanno poca dimestichezza con l'utilizzo del computer e che per poter assolvere a tale imposta saranno costretti a rivolgersi a consulenti a pagamento fuori paese.

Con la speranza che tale proposta venga accolta, si inviano cordiali saluti.
 

                                Il Capogruppo di “San Fermo Democratica”
                                               Sabrina Butti

mercoledì 2 maggio 2012

Commento alla seduta del Consiglio comunale del 27 aprile 2012


Ore 19,00 tutti presenti, si apre il Consiglio.
Pubblico presente: 1 persona.

1.  ESAME ED APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE - ANNO 2011

Il Sindaco cede subito la parola all'Assessore Ansideri che incomincia ad illustrare il rendiconto della gestione 2011.

Definisce il 2011 un anno fortunato: 3.500.000 di euro utilizzati sul territorio, introiti per circa 650.000 euro dal parcheggio che ha dato vita ad un piccolo avanzo economico, spese correnti come ad esempio il personale coerenti con il triennio precedente, copertura per poche migliaia di euro dei servizi (acquedotto e fognatura) che non sono stati coperti dalle entrate, copertura e soddisfacimento dei servizi sociali soprattutto per le richieste individuali.

Per quanto riguarda la parte capitale, 1.100.000 euro spesi per la ristrutturazione della scuola, il potenziamento dell'illuminazione, lavori per il cimitero, acquedotto e area feste.

Accensione di solo tre mutui: 450.000 euro per l'area feste, 250.000 euro per la rotonda di via Montelatici, 185.000 euro per la messa in sicurezza di via Roma.

Inoltre, sono stati attentamente analizzati i residui attivi e passivi in modo da non lasciare niente  di intentato.

Il tutto si chiude con un avanzo di amministrazione di 387.000 euro.

Per quanto riguarda i tre gruppi di Minoranza, tenuto conto che la documentazione è stata inviata quattro giorni prima del Consiglio e che la lettura e la comprensione di un bilancio richiede tempo e competenza, al momento della votazione i quattro consiglieri hanno ritenuto di uscire dalla sala in quanto non in grado di esprimere parere.

Questa scelta non mette assolutamente in discussione il lavoro dei tecnici o la correttezza e la coerenza alle norme del bilancio, ma vuole solo denunciare la mancanza di coinvolgimento delle Minoranze in tutte le attività della Maggioranza, comprese quelle amministrative.

Più volte è stato chiesto al Sindaco, prima della discussione in Consiglio del bilancio, che sia di previsione o consuntivo, di condividere con i capigruppo gli aspetti tecnici, ma imperterriti continuano ad ignorare la richiesta.


2 - APPROVAZIONE BILANCIO AL 31.12.2011 DELLA SOCIETA' "SAN FERMO SERVIZI S.R.L." - ARTICOLO 2479 - SECONDO COMMA - DEL CODICE CIVILE.

Il Sindaco passa la parola a Giovanni Casartelli amministratore unico della società San Fermo Servizi (da ora SFS) che illustra il bilancio 2011.

Lo stato patrimoniale risulta in attivo per un valore di 480.000 euro al netto degli ammortamenti,  (i beni immobili della SFS comprendono lo spogliatoio dell'impianto sportivo di Mornago).

Le attività svolte da SFS sono la gestione della Farmacia e la locazione degli impianti sportivi di proprietà.

Il patrimonio della società è di 646.000 euro, e il bilancio si è chiuso con una rimanenza di 187.000 euro.

I ricavi della gestione della farmacia sono aumentati rispetto al 2011 e i primi mesi del 2012 sono in netto miglioramento rispetto all'anno precedente. Questo grazie sia a scelte finanziarie (deposito in banca con il 2% di interessi), sia ad una riorganizzazione logistica degli spazi espositivi della farmacia che favorisce la visione degli articoli ai clienti.

Il minor costo del personale è derivato dal distaccamento di una unità in carico al Comune destinandola alla farmacia.

Ora iniziano le danze ...

Il Consigliere di minoranza Signorelli chiede se nei programmi futuri la SFS gestirà anche i parcheggi dell'ospedale.

Risponde il viceSindaco Mascetti il quale dichiara che la gestione dei parcheggi di un ospedale richiede competenza, esperienza e specializzazione nel settore in quanto si deve garantire la reperibilità per ogni evenienza, caratteristiche che ad oggi la SFS non possiede. Inoltre ricorda  che anche le società partecipate sono sottoposte a vincoli per quanto riguarda l'assunzione del personale.

Il Consigliere Scalisi chiede ragguagli riguardo alla gestione degli spogliatoi.

Risponde sempre Mascetti: il Comune nel 2005 costituisce la SFS e come socio finanzia con  646.000 euro la costruzione della palazzina spogliatoi da parte dalla società che risulta essere la proprietaria. Il valore storico dell'immobile è di 522.000 euro. Tutt'oggi SFS affitta al Comune la palazzina e il Comune versa come canone di locazione a SFS 14.000 euro annui. Le società sportive poi pagano al Comune l'utilizzo dell'impianto.

La domanda a questo punto sorge spontanea, quindi il Consigliere Sabrina Butti chiede: “Ma perchè non è il Comune, proprietario del 100% della società, a gestire direttamente spogliatoio e farmacia, visto che sono le due uniche attività della società e che molto probabilmente queste due resteranno?”

Rispondono il Sindaco Falsone e il capogruppo Venegoni, facendo una rapida carrellata storica sulle norme che in questi ultimi dieci anni hanno regolato le partecipate, dicendo che otto anni fa’ la legislazione quasi imponeva ai Comuni la costituzione di società di servizi e che queste società si potevano indebitare soprattutto se gestivano servizi non remunerativi tipo l'asfaltatura e la manutenzione delle strade. Nel tempo si sono susseguite norme che non hanno più permesso l'indebitamento e ne hanno vincolato di fatto l'attività, eliminando anche i vantaggi fiscali. Per quanto riguarda il Comune di San Fermo della Battaglia la logica dell'operazione di far costruire la palazzina a SFS è stata quella di detrarre l'IVA ed ottenere un risparmio fiscale.
La decisione di tenere o chiudere la società è a tutt'oggi in stand by; sono in attesa di capire l'orientamento nazionale e quindi poi decideranno, anche perchè sciogliere una società comporta costi al Comune e loro vorrebbero evitarli.

Per ultimo interviene il Consigliere Massimo Butti che chiede di verbalizzare quanto segue:
“in riferimento al Codice Civile Articolo 2429 - Relazione dei sindaci e deposito del bilancio,  al comma 3 è così riportato: “Il bilancio, con le copie integrali dell'ultimo bilancio delle società controllate e un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio delle società collegate, deve restare depositato in copia nella sede della società, insieme con le relazioni degli amministratori, dei sindaci e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, durante i quindici giorni che precedono l'assemblea, e finchè sia approvato”.

Essendo che sulla copia del bilancio di SFS il timbro riporta 18 aprile 2012, il tardivo deposito ha comportato una violazione pertanto si chiede l'illegittimità della delibera che il Consiglio comunale che è in veste di consiglio di amministrazione andrà a votare e chiede al Segretario comunale di esprimere parere di legittimità riguardo all'atto.

Il Segretario risponde che queste informazioni non sono in suo possesso quindi l'atto è legittimo e che nel 2005 quando si è costituita la SFS l'allora consulente non gli ha fornito informazioni in merito.

Il Sindaco chiede alle Minoranze di smetterla di attaccarsi ai particolari (peccato che i particolari sono riportati nel Codice Civile, ma loro, lo sappiamo, non hanno tempo per queste bazzecole) ... e Mascetti rileggendo l'articolo dichiara che la sede della SFS è in piazza 27 Maggio, ma non è scritto da nessuna parte che è il Comune ... .

A questo punto Venegoni ha anche il coraggio di chiedere ai Consiglieri di Minoranza il voto favorevole perchè la spaccatura del Consiglio comunale sarebbe un brutto segnale per la società.

Come è finita? Maggioranza voto favorevole all'unanimità, Minoranza tutti contrari.

Alla prossima.