giovedì 3 marzo 2016

RIFIUTI E OSPEDALE
Leggiamo sul sito di Altra Como:
La Perego Strade si configurava come una <<vera e propria "impresa" di trattamento abusivo di rifiuti>>. A scrivere queste affermazioni è il Giudice del Tribunale di Lecco nelle motivazioni (depositate nei giorni scorsi) della sentenza di condanna dei responsabili dell'azienda brianzola, per il traffico illecito di rifiuti in svariati cantieri, ubicati nelle province di Lecco, Como e della Brianza.
Il Circolo Ambiente denuncia che: “Con la mancata costituzione di parte civile del Min.Ambiente e degli enti locali, si è perso il risarcimento del danno ambientale!”
Questo passaggio ha fatto sì che al Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” (presentatosi al processo come unica parte civile!) non venisse riconosciuto il risarcimento ambientale.
Nell'ultimo Consiglio Comunale, durante una discussione riguardante l'Ospedale, le opposizioni hanno sottolineato ancora una volta che, indipendentemente dall'utilità della struttura, la costruzione del nuovo ospedale ha comunque inferto una ferita al nostro territorio.
Il Sindaco, visibilmente irritato da queste affermazioni, ha tuonato dall'alto della sua carica, invitando vivamente tutti i consiglieri presenti "a voler bene al nostro ospedale".
Ecco signor Sindaco, a seguito dei fatti accaduti, se veramente avesse voluto bene al nostro ospedale, avrebbe prima di tutto cercato con tutti i mezzi di accertare i reali danni ambientali causati dallo scarico dei rifiuti tossici come sollecitato nella nostra prima interrogazione del 5 Novembre 2011 e soprattutto avrebbe costituito il Comune di San Fermo della Battaglia parte civile nel processo contro la ditta Perego, come richiesto a gran voce nella nostra seconda interrogazione del 13 Settembre 2012.
Noi restiamo dell'idea che sia questa Amministrazione sia la precedente abbiano gestito in maniera approssimativa e superficiale una questione così importante, senza mettere in atto nessuna misura di carattere preventivo e conoscitivo al fine di tutelare la collettività e il nostro territorio.
Riportiamo di seguito i nostri comunicati inviati alla stampa locale.
Comunicato stampa del 25 Febbraio 2016 inviato al quotidiano "La Provincia" di Como
Rifiuti tossici nelle fondamenta del Sant’Anna a San Fermo della Battaglia
La Provincia del 25 Febbraio riporta uno stralcio della sentenza del giudice riguardante i rifiuti trattati illecitamente dalla ditta Perego in cui si sottolinea che le analisi eseguite presso il nuovo Ospedale Sant’Anna abbiano riguardato solo materiali “ai margini degli edifici”. Purtroppo quindi non è stato possibile stabilire se nelle fondamenta dell’ospedale siano realmente presenti rifiuti tossici.
La necessità di un monitoraggio più accurato fu a suo tempo prospettata da cittadini e associazioni ambientaliste ma nessuno la prese in considerazione. A San Fermo della Battaglia fu fatta propria dal gruppo consiliare di opposizione San Fermo Democratica che per due volte, Novembre 2011 e Settembre 2012, interpellò ufficialmente il sindaco Maurizio Falsone, in quanto competente autorità amministrativa e nello stesso tempo sanitaria locale. Nelle due articolate istanze, inviate per conoscenza al Prefetto, si chiedeva anche di informare correttamente su quello che era stato fatto per tutelare la salute della popolazione e di costituirsi parte civile al processo.
In entrambe i casi il sindaco rispondeva in modo evasivo e pilatesco, trincerandosi dietro il “segreto istruttorio” e, riguardo alla richiesta di costituirsi parte civile, nemmeno si degnava di commentare (tutta la documentazione è agli atti del comune).
Dagli atti processuali emergerebbe anche che la ditta Perego trattava non solo materiale di demolizione di edifici civili e quindi con la possibile presenza di amianto ma anche materiale di demolizione di edifici industriali. Non si può quindi escludere che questi potessero essere contaminati da altri inquinanti anche più pericolosi. Inquinanti che potrebbero interessare la falda acquifera che, come hanno evidenziato in passato relazioni geologiche, corre immediatamente sotto le fondamenta.
Forse a questo punto le autorità competenti comunali e sovra comunali dovrebbero prendere seriamente in considerazione la “tirata d’orecchi” del giudice e predisporre, pur tardivamente, un piano serio di monitoraggio per capire se esistano rischi per la salute e l’ambiente.

Comunicato stampa del 3 Marzo 2016 inviato al quotidiano "La Provincia" di Como
A proposito della nota che vi abbiamo inviato in precendenza, apprendiamo da altri organi di stampa altri stralci della sentenza non citati nel vostro articolo del 25 Febbraio.
In particolare il giudice scrive: "si osserva che in questo processo non si è costituito il ministero dell'ambiente per il risarcimento del danno ambientale, nè i singoli enti territoriali per i danni cagionati alle comunità locali in cui si è svolta l'illecita attività di smaltimento ...omissis... si ricorda che solo allo stato è riconosciuto dalla giurisprudenza ...il diritto a costituirsi in giudizio per il risarcimento del danno ambientale...".
Tra gli "enti territoriali" c'è ovviamente il comune di San Fermo della Battaglia nel cui territorio è ubicato l'Ospedale Sant'Anna.
Se il comune si fosse costituito, come sollecitato dal gruppo consiliare San Fermo Democratica, avrebbe per lo meno potuto ora avere le risorse per valutare l'effettivo danno ambientale.
Un Comune che spende assurdamente migliaia di euro per sostenere un contenzioso processuale con un singolo cittadino che ha già avuto dalla sua una sentenza del Consiglio di Stato (vedi caso "casa rossa" riassunto nell'articolo di Galgani del 23 Febbraio) non si è premurato di difendere tutta la sua comunità da atti illeciti di stampo mafioso.
Vi chiediamo quindi di tornare sull'argomento e pubblicare la nostra lettera come contributo.

Distinti saluti
Enzo Tiso
Sabrina Butti

Riportiamo il link di Altra Como


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