RIFIUTI
E OSPEDALE
Leggiamo
sul sito di Altra Como:
La
Perego Strade si configurava come una <<vera
e propria "impresa" di trattamento abusivo di rifiuti>>.
A
scrivere queste affermazioni è il Giudice
del Tribunale di Lecco nelle motivazioni (depositate
nei giorni scorsi)
della sentenza di condanna dei responsabili dell'azienda brianzola,
per il traffico illecito di rifiuti in svariati cantieri, ubicati
nelle province di Lecco, Como e della Brianza.
Il
Circolo Ambiente denuncia che: “Con
la mancata costituzione di parte civile del Min.Ambiente e degli enti
locali, si è perso il risarcimento del danno ambientale!”
Questo
passaggio ha fatto sì che al Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” (presentatosi
al processo come unica
parte civile!)
non venisse riconosciuto il risarcimento ambientale.
Nell'ultimo Consiglio
Comunale, durante una discussione riguardante l'Ospedale, le
opposizioni hanno sottolineato ancora una volta che,
indipendentemente dall'utilità della struttura, la costruzione del
nuovo ospedale ha comunque inferto una ferita al nostro territorio.
Il
Sindaco, visibilmente irritato da queste affermazioni, ha tuonato
dall'alto della sua carica, invitando vivamente tutti i consiglieri
presenti "a
voler bene al nostro ospedale".
Ecco signor Sindaco, a seguito
dei fatti accaduti, se veramente avesse voluto bene al nostro
ospedale, avrebbe prima di tutto cercato con tutti i mezzi di
accertare i reali danni ambientali causati dallo scarico dei rifiuti
tossici come sollecitato nella nostra prima interrogazione del 5
Novembre 2011 e soprattutto avrebbe costituito il Comune di San Fermo
della Battaglia parte civile nel processo contro la ditta Perego,
come richiesto a gran voce nella nostra seconda interrogazione del 13
Settembre 2012.
Noi
restiamo dell'idea che sia questa Amministrazione sia la precedente
abbiano gestito in maniera approssimativa e superficiale una
questione così importante, senza mettere in
atto nessuna misura di carattere preventivo e conoscitivo al fine di
tutelare la collettività e il nostro territorio.
Riportiamo di seguito i nostri
comunicati inviati alla stampa locale.
Comunicato stampa del 25
Febbraio 2016 inviato al quotidiano "La Provincia" di Como
Rifiuti tossici nelle
fondamenta del Sant’Anna a San Fermo della Battaglia
La
Provincia del 25 Febbraio riporta uno stralcio della sentenza del
giudice riguardante i rifiuti trattati illecitamente dalla ditta
Perego in cui si sottolinea che le analisi eseguite presso il nuovo
Ospedale Sant’Anna abbiano riguardato solo materiali “ai margini
degli edifici”.
Purtroppo quindi non è stato possibile stabilire se nelle
fondamenta dell’ospedale siano realmente presenti rifiuti tossici.
La
necessità di un monitoraggio più accurato fu a suo tempo
prospettata da cittadini e associazioni ambientaliste ma nessuno la
prese in considerazione. A San Fermo della Battaglia fu fatta propria
dal gruppo consiliare di opposizione San Fermo Democratica che per
due volte, Novembre 2011 e Settembre 2012, interpellò ufficialmente
il sindaco Maurizio Falsone, in quanto competente autorità
amministrativa e nello stesso tempo sanitaria locale. Nelle due
articolate istanze, inviate per conoscenza al Prefetto, si chiedeva
anche di informare correttamente su quello che era stato fatto per
tutelare la salute della popolazione e di costituirsi parte civile al
processo.
In
entrambe i casi il sindaco rispondeva in modo evasivo e pilatesco,
trincerandosi dietro il “segreto istruttorio” e, riguardo alla
richiesta di costituirsi parte civile, nemmeno si degnava di
commentare (tutta la documentazione è agli atti del comune).
Dagli
atti processuali emergerebbe anche che la ditta Perego trattava non
solo materiale di demolizione di edifici civili e quindi con la
possibile presenza di amianto ma anche materiale di demolizione di
edifici industriali. Non si può quindi escludere che questi
potessero essere contaminati da altri inquinanti anche più
pericolosi. Inquinanti che potrebbero interessare la falda acquifera
che, come hanno evidenziato in passato relazioni geologiche, corre
immediatamente sotto le fondamenta.
Forse a questo punto le
autorità competenti comunali e sovra comunali dovrebbero prendere
seriamente in considerazione la “tirata d’orecchi” del giudice
e predisporre, pur tardivamente, un piano serio di monitoraggio per
capire se esistano rischi per la salute e l’ambiente.
Comunicato
stampa del 3 Marzo 2016 inviato al quotidiano "La Provincia"
di Como
A
proposito della nota che vi abbiamo inviato in precendenza,
apprendiamo da altri organi di stampa altri stralci della sentenza
non citati nel vostro articolo del 25 Febbraio.
In
particolare il giudice scrive: "si osserva che in questo
processo non si è costituito il ministero dell'ambiente per il
risarcimento del danno ambientale, nè i singoli enti territoriali
per i danni cagionati alle comunità locali in cui si è svolta
l'illecita attività di smaltimento ...omissis... si ricorda che solo
allo stato è riconosciuto dalla giurisprudenza ...il diritto a
costituirsi in giudizio per il risarcimento del danno ambientale...".
Tra
gli "enti territoriali" c'è ovviamente il comune di San
Fermo della Battaglia nel cui territorio è ubicato l'Ospedale
Sant'Anna.
Se
il comune si fosse costituito, come sollecitato dal gruppo consiliare
San Fermo Democratica, avrebbe per lo meno potuto ora avere le
risorse per valutare l'effettivo danno ambientale.
Un
Comune che spende assurdamente migliaia di euro per sostenere un
contenzioso processuale con un singolo cittadino che ha già avuto
dalla sua una sentenza del Consiglio di Stato (vedi caso "casa
rossa" riassunto nell'articolo di Galgani del 23 Febbraio) non
si è premurato di difendere tutta
la sua comunità da
atti illeciti di stampo mafioso.
Vi
chiediamo quindi di tornare sull'argomento e pubblicare la nostra
lettera come contributo.
Distinti
saluti
Enzo
Tiso
Sabrina
Butti
Riportiamo
il link di Altra Como
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