A proposito di
gelateria “comunale” a San Fermo
Sempre più spesso sul quotidiano “La Provincia” quando in
cronaca si parla di San Fermo della Battaglia si riportano le
opinioni degli amministratori comunali senza dare spazio a voci che
dissentono, pur citandole tra le righe. Sarà un modo efficace di
fare giornalismo, ma forse un po’ di parte!
Anche
il 18 Marzo in un articolo si riporta la notizia che, finalmente,
dopo tre bandi andati a vuoto, verrà assegnata ad una società
privata la gestione del chiosco di via Roma, che la giunta comunale
ha fortemente voluto destinare a gelateria.
Si
riporta l’esultanza del vicesindaco che, bontà sua, vuole offrire
un gelato all’Alka Seltzer, a coloro che volevano ostacolare questo
importante “servizio” per i cittadini di San Fermo.
Rivendichiamo
di essere ancora tra i contrari, pur augurando buona fortuna ai nuovi
gelatai, e, visto che La Provincia non ce lo ha chiesto, ribadiamo
qui le nostre ragioni.
Semplicemente
non consideriamo tale attività un “servizio” come si ostina ad
affermare il vicesindaco ma una, pur rispettabile, attività
commerciale a scopo di lucro.
Come
noi la pensa un ente autorevole come la Corte dei Conti che ha
risposto al Sindaco quando i nostri amministratori hanno addirittura
pensato di affidare la gestione della gelateria a “San Fermo
Servizi” la società a partecipazione pubblica che gestisce già la
farmacia comunale.
La
Corte con parere n. 387 del 26 Ottobre 2015 afferma infatti che la
gelateria ha un “rilievo esclusivamente imprenditoriale”
assolutamente non assimilabile ad un “servizio di interesse
generale” come insiste a dichiarare il vicesindaco nell’intervista.
Trattandosi
di una attività imprenditoriale avremmo preferito che la
destinazione non fosse così vincolante e che le condizioni non
fossero alla portata solo di società già ricche e avviate ma anche
di giovani alla ricerca di nuova occupazione.
Ringraziamo
il vice sindaco per l’Alka Selzer, ma le sue affermazioni non ci
fanno venire il mal di stomaco (questa è la principale indicazione
del farmaco); ci fanno invece amaramente constatare come, in un
periodo in cui molti “servizi veri” vengono a mancare o diventano
sempre più costosi (sanità, assistenza ad anziani e disabili,
trasporti ecc), venga elevato al rango di “servizio essenziale”
l’offerta di un gelato gratis.
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