giovedì 23 maggio 2013

Commissione Somaini, riunione dell'11 maggio 2013.

Resoconto "a modo mio".

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Con straordinaria puntualità alle ore 10,30 siamo tutti presenti ad eccezione del solo ing. Bottinelli.
 
Per la Lega, in sostituzione del Commissario è presente niente “po po di meno” che il rappresentante della Lega in Consiglio comunale (grasso che cola ...).
 
Ovviamente si inizia ricordando che, nell’ultima riunione, la Commissione aveva dato mandato a Venegoni di chiedere alla Giunta di contattare Enti sovraccomunali (Parco Spina Verde, Ospedale S.Anna, Museo Archeologico, ecc.) per verificare un interesse ad avere spazi all’interno della struttura Somaini al fine di consentire alla Commissione, in caso positivo, di elaborare una ipotesi di utilizzo non generica ma, appunto, basata anche su concreti interessi sovraccomunali.
 
Interrompo per sollecitare Jaconis a produrre i Verbali degli incontri precedenti; Venegoni sollecita Jaconis a tale adempimento (è arrivato un Verbale che mi ha fatto ritornare i capelli neri !!!).
 
Venegoni, che chiaramente si aspettava tale richiesta, non senza un certo imbarazzo , non solo ha precisato di aver sollecitato più volte la Giunta ad interessarsi  per quanto predetto senza aver avuto alcuna risposta ma ha anche aggiunto che, a suo parere, in questo momento la Giunta ha “altro a cui pensare”.
 
Infine il Venegoni nel prendere atto di tale disimpegno della Giunta ha invitato la Commissione ad esprimersi liberamente sulle ipotesi da presentare ovvero, se i presenti l’avessero ritenuto, di proporre la chiusura dei lavori della Commissione. GELO !
 
Prende la parola Birillo che vuol sapere se Venegoni ha chiesto con lettera alla Giunta quanto proposto dalla Commissione e se la Giunta ha mandato una lettera di richiesta agli Enti sovraccomunali oppure no. BRIVIDO !
 
Venegoni risponde che la richiesta alla Giunta è stata posta verbalmente e fa chiaramente intendere che la Giunta non ha fatto proprio un fico secco (d’altro canto aveva già detto che la Giunta ha altro da pensare).
 
Per cercare di far salire un po’ la temperatura chiedo se, a questo punto, la Commissione può di sua iniziativa contattare qualcuno; Venegoni è categorico: la Commissione non è deputata ad assumere iniziative per conto del Comune (formalmente ha ragione anche se la Giunta avrebbe potuto tranquillamente dare una delega in tal senso).
 
Cirillo è scatenato ed avvicinandosi al sottoscritto, non nascondendo una certa aria trionfale mi bisbiglia: adesso ci mettiamo d’accordo con Sabrina Butti e Massimo Butti e facciamo una bella mozione! Tra me e me penso che certamente la cosa si potrebbe fare…… ma con Citrullo no!
 
All’unanimità la Commissione precisa che il disimpegno della Giunta non deve assolutamente mettere in discussione l’impegno che fino a quel momento la Commissione ha profuso per dare una risposta al mandato ricevuto dalla Giunta stessa; personalmente faccio presente che tale impegno è tutt’ora presente e che quindi non deve assolutamente passare l’idea, peraltro più volte velatamente espressa in Consiglio comunale dalla maggioranza, che le Commissioni non producono e quindi non servono a nulla.
 
Venegoni velatamente annuisce.
 
Faccio infine presente che la Commissione, pur in mancanza di una indicazione della Giunta, è senz’altro impegnata a produrre un documento propositivo in merito al destino del compendio Somaini ed in tal senso, alla luce dei verbali delle sedute precedenti (visto il risultato dei verbali è meglio dimenticarli) ci siamo tutti impegnati a produrre un documento in occasione del prossimo incontro che è stato fissato per il giorno 3 giugno 2013.
 
Venegoni ritiene a questo punto di risollecitare ufficialmente, con lettera, la Giunta; la Commissione sostiene l’iniziativa.
 
La Commissione si chiude alle ore 11,00 circa con mia personale soddisfazione (avevo programmato di andare in montagna) non senza fare le ultime battute in piazza con Angioletti, alquanto demoralizzato (come peraltro tutti) per l’assoluto disinteresse della Giunta comunale per il problema Somaini e con l’ineffabile …………..llo che si accende una sigaretta.
 
Vado alla macchina pensando di ricordarmi di chiedere a Sabrina Butti il nome del rappresentante della Lega in Consiglio comunale !!!


Lapis

domenica 12 maggio 2013

Che accade?

Alla fine del percorso ciclo-pedonale, al punto in cui s’è fermato, sono in corso scavi. E’ stato realizzato un passaggio. Per quanto si è saputo il passaggio in corso di realizzazione è stato fatto per consentire il transito di mezzi agricoli per il taglio del prato cui, per come era stato realizzato quel punto, non era più possibile accedere.

Ve lo mostriamo, così si prende conoscenza di cosa accade sul territorio. Una domanda, rivolta all’Amministrazione comunale: non sarebbe opportuno collocare all’accesso una sbarra lucchettata per impedire – ad esempio - transiti di mezzi non voluti? Sarebbe utile e necessario? Ai tecnici le risposte.

Ora un tuffo nel passato per tornare al percorso ciclo-pedonale con alcune domande:
  1. perché non si completa il percorso verso l’ospedale? eppure sono solo alcune centinaia di metri e, come chiunque vi passi può osservare, il tratto è di fatto già predisposto per essere proseguito. Qualche intervento aggiuntivo sarebbe necessario, ad esempio posare anche una canalizzazione per la raccolta delle acque con scarico nel torrente Seveso: quello è un tratto che con la pioggia tende ad allagarsi. Ma di certo il nostro Ufficio tecnico sa cosa sia necessario.
    Sì lo sappiamo, l’assessore Mascetti attende che si realizzi il secondo lotto: la costruzione di una strada – ora bloccata - che distruggerebbe tutta quell’area, un inutile attivismo cementificatorio. Proseguire nella direzione già tracciata NON è impossibile, anzi è una valida soluzione che renderebbe da subito fruibile per intero il percorso ciclo-pedonale: il risveglio dall’immobilismo;
  2. perché non completare l’attuale percorso realizzando, nelle due piazzuole, le aree di sosta con panchine?
  3. con l’avvio della stagione primaverile-estiva, l’erba, gli arbusti .. di nuovo – ovviamente – tendono ad invadere il percorso restringendolo: dov’è il piano di manutenzione?
  4. bene prevedere i cestini di raccolta rifiuti, ma non si svuotano?









 
continuare la ciclo-pedonale fino all'ospedale si può !
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[il riferimento ad un post precedente: http://sanfermodemocratica.blogspot.it/2011/11/la-realizzazione-del-passaggio-ciclo.html ]

venerdì 10 maggio 2013

Ma tu [lo] sai?

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L'Associazione Città Condivisa, con il patrocinio del Comune di Como, dell'Azienda Ospedaliera Sant'Anna e dell'Asl di Como propone una serata di promozione della salute su un tema difficile da affrontare tra giovani e adulti, ma quanto mai attuale, il titolo:

MTS – Ma Tu (lo) Sai?
Figli e genitori di fronte alle Malattie a Trasmissione Sessuale 

L'iniziativa si svolgerà GIOVEDì 16 MAGGIO 2013 presso la circoscrizione 3 di Como (via Varesina 1/a) a partire dalle ore 20.30.

Interverranno medici e professionisti del settore ma sarà anche possibile uno spazio di confronto tra i presenti su aspetti sanitari ed educativi rispetto all'affettività dei più giovani.

Commento alla seduta del Consiglio comunale del 30 aprile 2013.

Pubblico presente: 2 persone.

1 – Esame ed approvazione del rendiconto della gestione anno 2012.
L'assessore Ansideri relaziona a riguardo. I punti fondamentali che hanno caratterizzato l'anno 2012 dal punto di vista finanziario sono le maggiori entrate dovute al contributo frontalieri (+ 222.000 euro), al parcheggio nuovo ospedale (+ 890.000 euro nel 2011 745.000 euro) e l'IMU (+ 786.000 euro nel 2011 con l'ICI 534.000 euro) e nel contempo la diminuzione di entrate dovute alla diminuzione dei trasferimenti da Roma. Tale diminuzione è stata gestita grazie all'avanzo di amministrazione del 2011 ovvero con 380.000 euro. Per cui le maggiori entrate sono state “spalmate” sui vari conti economici, e alla domanda di indicare almeno i conti che ne hanno beneficiato maggiormente, la risposta è stata “basta leggere il bilancio”. In conclusione, l'anno 2012 è stato gestito applicando una politica fiscale “prudente”, senza penalizzare i servizi sociali. Per questo l'avanzo di amministrazione di 477.000 euro sarà utilizzato con oculatezza sempre con il fine di garantire l'equilibrio di bilancio.
Prende la parola il Sindaco che dichiara che un avanzo di 477.000 euro è un “tantino eccessivo”, e che non sanno ancora come impiegarlo.
Prende la parola Sabrina Butti che chiede, di utilizzare l'avanzo di 477.000 euro non per opere, ma per alleggerire il carico fiscale delle famiglie più in difficoltà.
Si va al voto: 9 favorevoli 4 astenuti.

2 – Approvazione bilancio al 31.12.2012 della Società San Fermo Servizi srl – articolo 2479 – secondo comma – del Codice Civile.
Viene sospesa la seduta per dare la parola al dott. Casartelli amministratore della società. Ricorda che la società amministra la Farmacia Comunale e gli impianti sportivi. Per quanto riguarda la farmacia nel 2012 ha chiuso con un utile di 13.419 euro, in diminuzione rispetto al 2011 che aveva registrato una chiusura di 21.867 euro. Tale “guadagno” verrà accantonato nel fondo di riserva straordinario. Nel corso dell'anno un dipendente si è licenziato e al suo posto si è provveduto ad una nuova assunzione. Per cercare di aumentare l'utile sta studiando la possibilità di apertura anche al sabato pomeriggio e la possibilità di rivedere la gamma di prodotti che la farmacia potrebbe vendere.
Per quanto riguarda la gestione dell'immobile comunale sportivo costruito con i soldi del comune interviene Scalisi sostenendo che tale gestione è un abuso del diritto, Casartelli sostiene che tutto è regolare.
Per quanto riguarda il personale comunale assunto con un contratto di 28 ore che svolge attività anche per la SFS, quest'anno nella voce costi per servizi si riscontra un addebito al comune (voce B79 di 4.000 euro a risarcimento delle ore prestate dall'amministrativa.
Alla domanda di Sabrina Butti riguardo la normativa sull'esistenza di queste società, Casartelli risponde che il termine per lo scioglimento o la trasformazione in Azienda speciale è stato prorogato al 30/9/2013, e che forse tale termine verrà ulteriormente spostato.
L'ipotesi inoltre di costituire un poliambulatorio utilizzato da più medici nei locali della biblioteca, ipotesi già ventilata due anni fa, è stata per ora accantonata per dare precedenza ad opere più importanti.
Si va al voto: 9 favorevoli 4 contrari.

3 – Approvazione “regolamento dei servizi parascolastici di trasporto, prescuola, mensa e  doposcuola “.
Vista l'assenza dell'assessore si rimanda la discussione al prossimo consiglio.

4 – Servizio di distribuzione del gas naturale ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. 164/2000 e successiva normativa attuativa – approvazione della convenzione ex articolo 30 TUEL  D.Lgs. 267/2000 tra i comuni ricompresi nell'ambito territoriale Como 2 – Como e Olgiatese.
In ottemperanza alla normativa citata, si è costituita l'ATEM avente come capofila Como e  i 45 comuni aderenti tra cui San Fermo della Battaglia. E' una convenzione tecnica avente l'obiettivo di rendere più efficiente il servizio di distribuzione del gas. Da un punto di vista pratico San Fermo della Battaglia entrerà a far parte di questo consorzio tra 12 anni, ovvero allo scadere del contratto dell'appalto unificato con Como che a breve sarà aggiudicato. Le zone in cui mancano ancora gli allacciamenti alla condotta principale del gas, sono: da via Trinità fino al PIP, dalla Canepa fino a via Trinità, Vergosa e Ronchetto.
Massimo Butti chiede un impegno da parte dell'Amministrazione al fine di sorvegliare sull'effettiva realizzazione delle allacciature mancanti da parte dell'impresa che si aggiudicherà a breve la gara d'appalto. Venegoni si fa garante di tale impegno.
Si va al voto: 13 favorevoli.

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Per quanto riguarda l'argomento di cui al punto 4, un articolo pubblicato sul Corriere di Como in data 4 maggio 2013:

 
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domenica 5 maggio 2013

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dal Circolo Pd di Cavallasca e San Fermo al quotidiano La Provincia.

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Parlare della gestione dei parcheggi del nuovo ospedale S.Anna è sicuramente opera meritoria, per altro non nuova, viste le diverse iniziative portate avanti dalle minoranze di San Fermo e Cavallasca, volte a calmierare i prezzi nelle prime ore di sosta (ovviamente bocciate dalle giunte di San Fermo e, inspiegabilmente, di Cavallasca), ma per essere ben compresa deve essere inquadrata in un contesto più ampio, che parte dalle responsabilità (meglio dire irresponsabilità) e dimenticanze di chi ha firmato l’accordo di programma, attraversa gli egoismi istituzionali e finisce nell’utilizzo del denaro pubblico.

La premessa è necessaria perché non ci si  limiti ad una questione di puro e semplice mercanteggiare dei circa 1.200.000 euro di incassi annuali del parcheggio, ma si estenda il discorso su quello che dovrebbe essere un servizio di pubblica utilità, e non un affare fra enti pubblici, che ragionano spesso solo con logiche economiche.
   
I punti sono almeno quattro:
  1. Le responsabilità in primis dell’Amministrazione Provinciale di Como e del Comune di Como che pur di liberarsi dal “problema di fare l’ospedale” hanno sottoscritto ogni sorta di richiesta mercantile avanzata dal Comune di San Fermo, facendone ricadere le conseguenze sulle fasce più deboli, ovvero su coloro che sono “costretti” ad utilizzare la struttura ospedaliera.  Quali ragioni hanno spinto gli enti firmatari ad accettare condizioni che compromettevano in modo così pesante una delle voci finanziarie più rilevanti che potevano consentire al Nuovo Ospedale di poter fare investimenti e di svilupparsi? Perché i soldi incassati non sono stati comunque vincolati in opere per migliorare la sanità sul territorio, lasciando invece il Comune di San Fermo libero di gestire quei soldi in modo assolutamente discrezionale, sino a configurare l’ipotesi di un vero e proprio danno erariale a danno della sanità pubblica?      
  2. Il concetto “molto particolare” di bene pubblico dell’Amministrazione di San Fermo, che vede negli utenti e cittadini della struttura ospedaliera (purchè non i propri concittadini, per evidenti ragioni di opportunità) un’occasione per rimpinguare il proprio bilancio, alla faccia di concetti quali -non dico- di solidarietà e uguaglianza, ma di più semplice buon senso e moderazione che dovrebbe imperniare la gestione di un parcheggio a supporto di una struttura pubblica. La prova provata sta nell’unica striscia di parcheggi liberi, lungo Via Ravona, diventata a pagamento, proprio seguendo la logica del far cassa, probabilmente contro quelle stesse normative che stabiliscono l’obbligo di mantenere un certo numero di parcheggi gratuiti.  Non è paradossale che l’unico parcheggio non a pagamento sia quello di proprietà di un ente privato, che dista un chilometro dal nuovo ospedale? Non è incredibile che un domani, di fronte a difficoltà finanziarie, il Comune di San Fermo possa aumentare liberamente le tariffe di un parcheggio di una struttura sovracomunale per coprire un proprio disavanzo di bilancio?  
  3. A fronte di un’esasperazione dell’utilizzo del mezzo privato, è stato in larga parte disatteso l’obiettivo, contenuto nell’accordo di programma, di rafforzare i mezzi di trasporto pubblici, sia nelle linee del Bus che in quelle di collegamento ferroviario con Como, la cui sperimentazione è stata rapidamente chiusa e che avrebbe consentito ai cittadini di avere una valida alternativa all’auto.
  4. L’amara constatazione, in conclusione, che questo modo di concepire i rapporti tra enti pubblici, imperniato su parametri esclusivamente economici, faccia venire meno quella funzione di servizio e bene pubblico che dovrebbe contraddistinguere un rapporto di convivenza e coesione tra enti che si ispirano e fanno parte di quel che resta di uno Stato repubblicano.  Gli egoismi, da qualunque parte essi arrivino, hanno solo il potere di renderci più vulnerabili in un momento in cui ci vorrebbero esempi e prove di solidarietà e unità d’intenti.   
Riccardo Gagliardi                 
Segretario Circolo PD
Cavallasca e San Fermo