giovedì 28 luglio 2016

Verbale Consiglio Comunale del 29 Giugno 2016
Assenti: Ansideri
Inizio ore 21,15 circa
Presenti nel pubblico n° 10 persone


1° punto: Indirizzi generali di governo: discussione e approvazione
Prende la parola Mascetti per comunicare che gli indirizzi generali del loro mandato coincide con il loro programma elettorale presentato alla popolazione in più occasioni.
Impegno verso la persona e la famiglia da 15 anni e così continueranno. Eletti per fare fatti per aiutare le persone più deboli, poi i cittadini, poi le famiglie, poi le associazioni, poi il territorio”. I punti del programma elencati dal sindaco sono:
- servizi sociali con il mantenimento del livello raggiunto
- sicurezza potenziamento
- pubblica istruzione con investimento di risorse in tecnologie e strutture
- cultura e biblioteca
- sport e tempo libero
- associazioni e il loro sostentamento
- urbanistica mantenendo la spiccata attenzione verso il territorio dimostrata fin dal 2006. Infatti verificando le aree verdi di 15 anni fa sono di fatto le stesse (ma allora gli insediamenti nell'area ex stampa a mano, sulla collina di Camerano, lungo le sponde di via Somaini, nell'area dietro il bar Mirtillo, e le nuove costruzioni di Valdomo in relatà......non esistono!!!)
- ambiente con la raccolta differenziata e la sensibilizzazione verso il recupero (ma se non sanno neanche la % raggiunta di differenziata e non hanno mai coinvolto la popolazione con corsi informativi.......!!!!)
- lavori pubblici. Evita di fare l'elenco di tutti i lavori già fatti, ma chiarisce che l'attenzione sarà rivolta verso le frazioni con l'estensione della rete gas inizialmente a Vergosa, poi PIP e Ravona
- bilancio e tributi; grazie agli introiti del parcheggio riusciamo a garantire servizi di qualità e aliquote basse di tasse e tributi
- Somaini cercare di concludere il progetto “polo scolastico” con convenzione con una scuola privata
- nuovo ospedale realizzare il lotto 2 perché l'ospedale ha bisogno di accessi da più punti, perché in caso di allagamento della strada Tre Camini l'ambulanza da che parte passa? (Risposta: da via Ravona che esiste già.....4.500.000 euro e sbancare una collina per fare passare l'ambulanza quando i Tre Camini si allagano....????) Inoltre con questa strada si collegherebbe Rigamonti, Mornago e Fittavolo più velocemente alla struttura ospedaliera e all'autostrada accontentando i cittadini.

Dopo il consigliere Scalisi prende la parola il capogruppo Tiso che chiede come mai negli indirizzi di governo non sono state inserite anche delle proposte scaturite dai programmi delle altre liste.
Risponde Mascetti dicendo che quello che per loro resta fisso è il loro programma, quindi non capisce cosa di diverso dovrebbero fare. Ascoltano i suggerimenti di tutti ma la priorità è ciò che hanno promesso. Cito testuali parole: “Comunque riprenderemo i programmi delle minoranze e qualcosa di buono troveremo”.........

Interviene Butti Sabrina che legge la dichiarazione riportata di seguito:

DICHIARAZIONE CONSIGLIERI GRUPPO SAN FERMO DEMOCRATICA
PUNTO N. 1 "INDIRIZZI GENERALI DI GOVERNO: DISCUSSIONE E APPROVAZIONE" CONSIGLIO COMUNALE DEL 29/06/2016

Avevamo intravisto nel discorso di insediamento del Sindaco un accenno di mano tesa.
Anche nel volantino di ringraziamento distribuito in quei giorni dal gruppo di maggioranza sembrava ci fosse uno spiraglio di apertura là dove si ringraziava anche chi aveva votato per le altre due liste “per avere evidenziato problematiche che cercheremo di risolvere”.
Ci aspettavamo quindi che l’atto di indirizzo di governo della nuova amministrazione contenesse qualcosa di più rispetto al programma elettorale; ci siamo illusi che potessero essere recepite alcune di queste problematiche.
Nulla di tutto ciò. Viene mantenuto il programma originario come se il dibattito durante la campagna elettorale non fosse mai avvenuto. Un programma che in verità più che stabilire cosa si realizzerà e come lo si realizzerà è semplicemente un riassunto e un elenco di quanto già realizzato dalle passate amministrazioni.
Ma d’altra parte il Sindaco, sempre a margine del discorso di insediamento, aveva detto chiaramente che sarebbero andati avanti come un Caterpillar.
Noi prendiamo atto, avanti pure con le vostre ruspe, attenti però a non lasciare macerie e non fare danni.
Vogliamo però soffermarci su chi è stato indicato per governare, su chi si alternerà al Sindaco alla guida del Caterpillar per realizzare il programma.
Noi infatti non riteniamo legittima la Giunta che ci è stata comunicata.
Nel primo Consiglio abbiamo aspettato a contestarla, volevamo vedere l’atto formale di nomina, prendere atto delle norme citate, per capire come mai era stata aggirata la normativa sulla parità di genere e si era arrivati a nominare una Giunta Comunale che non vede al suo interno nemmeno una donna.
La delibera n 16 del 20/06/2016 è stata pubblicata all’albo 28/06/2016 e non abbiamo trovato nessuna giustificazione a tale omissione.
La norma in vigore per noi è molto chiara sulla necessità di garantire la presenza di entrambi e sessi , soprattutto con l’entrata in vigore della legge 56/2014 che all’art.1 comma 137 recita “nelle giunte comunali di comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40% con arrotondamento aritmetico”.
Questa legge non è neppure citata nella deliberazione n 16 del 20/06/2016.
Sappiamo che altri piccoli Comuni non hanno in passato rispettato questa norma adducendo varie motivazioni ma esistono già in materia sentenze sia del TAR sia del Consiglio di Stato .
Non può essere considerata motivazione accettabile il fatto che in Consiglio Comunale la maggioranza non abbia eletto nemmeno una donna. Già aveva discriminato le donne mettendone in lista una sola, che non è stata eletta. Lo Statuto Comunale però, prevede all’articolo 30 la possibilità di ricorrere ad assessori esterni: “scelti tra cittadini aventi i requisiti per essere eletti alla carica di Consigliere Comunale”; quindi la norma può e deve essere applicata.
Alla luce di quanto esposto noi voteremo contro questo atto di indirizzo non solo perché non vuole essere rappresentativo delle esigenze di tutte le elettrici ed elettori di San Fermo ma anche perché non riteniamo legittima la Giunta Comunale preposta ad applicarlo visto che non rispetta la normativa sulla parità di genere.
Quindi, per concludere prendiamo atto che con la firma della delibera n 16 .del 20/06/2016 “nomina della giunta comunale” il sindaco di San Fermo della Battaglia ha mancato il rispetto della norma che garantisce la parità di genere all'interno della Giunta appena nominata, Legge n.56 del 7 aprile 2014, articolo 1, comma 137, tanto che il riferimento a tale legge non è neanche citata nella suddetta delibera.
Visto che i riferimenti normativi (che vengono sotto riportati) non danno adito ad interpretazioni equivoche, chiediamo:
- l'attuazione della Legge n.56 del 7 aprile 2014
possibile in quanto lo Statuto Comunale di San Fermo della Battaglia prevede all’articolo 30 del capo III che i componenti della Giunta possano essere scelti non solo tra i Consiglieri Comunali eletti ma “tra tutti i cittadini aventi i requisiti per essere eletti alla carica di Consigliere Comunale”.
La parità di genere negli enti locali: le norme di riferimento
Quattro le norme-chiave attualmente in vigore in tema di promozione e garanzia di partecipazione di entrambi i generi al governo locale, con particolare riferimento all'equa rappresentanza all'interno delle giunte municipali:
  1. una rivolta agli statuti comunali e provinciali, che devono conformarsi al principio di pari opportunità (art. 6 co. 3 TUEL D.lgs. 267/2000);
art 6 comma 3. “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.”
  1. una rivolta a sindaci e presidenti di provincia all'atto della nomina dei componenti della giunta (art. 46, co. 2 TUEL);
art 46 comma 2. “Il sindaco e il presidente della provincia nominano, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, i componenti della Giunta, tra cui un vicesindaco e un vicepresidente, e ne danno comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla elezione.”
  1. una riservata alla possibilità di nomina alla carica di assessore di cittadini esterni al consiglio comunale (art. 47, co. 3 e 4 TUEL);
art 47 comma 3. “Nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e nelle province gli assessori sono nominati dal sindaco o dal presidente della provincia, anche al di fuori dei componenti del consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.”
Art 47 comma 4. “Nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti lo statuto può prevedere la nomina ad assessore di cittadini non facenti parte del consiglio ed in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.”
  1. una rivolta alle giunte dei comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti, le quali devono avere al loro interno una rappresentanza percentualmente definita di entrambi i generi (art. 1 co. 137, l. 56/2014).
art 1 comma 137 “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico.”
Il principio di parità democratica nella rappresentanza politica e quello di riequilibrio tra uomini e donne all'interno delle giunte comunali erano già stati trattati, con importanti ricadute pratiche, dal TAR Lazio Roma con le sentenze nn. 633 e 8206 del 2013 e dal Consiglio di Stato con sentenza n. 3144/2014 e sentenza n. 406/2016 che entra nel merito della supposta impossibilità a rintracciare assessori donna.
Tali decisioni sono note per aver declinato i principi di uguaglianza, non discriminazione e pari opportunità in una soglia minima di presenza all'interno delle giunte pari ad almeno il 40% per ciascun genere, sottolineandone la matrice costituzionale (ricavabile dall'art. 51 Cost.), prima ancora che comunitaria, che così recita:
"Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.
La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica.
Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro."


Risponde Mascetti dicendo che il motivo per cui nella Giunta non ha potuto inserire donne è riportato nel decreto che è agli atti e disponibile presso la Segreteria.

Si vota: 7 favorevoli (la maggioranza) 2 astenuti (Scalisi e Butti Massimo) 2 contrari (Tiso e Butti Sabrina)

2° punto: Comunicazione al consiglio comunale della variazione agli stanziamenti di cassa del bilancio di previsione 2016/2018
Punto di carattere esclusivamente tecnico.

3° punto: Comunicazione al consiglio comunale dei prelevamenti effettuati dal fondo di riserva
Prelevamenti per spese elettorali e per acquisto attrezzatura per biblioteca per un totale di circa 7.200 euro.

4° punto: Approvazione bilancio al 31.12.2015 della società San Fermo Servizi srl
Prende la parola il dott Casartelli Amministratore Unico della società che comunica che nel 2015 i ricavi sono aumentati di 56.000 euro rispetto al 2014 e chiude con un utile di 37.000 euro (nel 2014 33.000 euro) di cui 16.500 sono i ricavi derivanti dagli impianti sportivi, utile che viene accantonato nel fondo di riserva straordinario, senza previsione di utilizzo di tale fondo.
Interviene Tiso dicendo che sia dal bilancio 2015 sia dai bilanci precedenti si conferma la natura prettamente sociale e sanitaria di tale attività, ma rispetto questo aspetto non c'è relazione dell'attività svolta nè relazione rispetto ad obiettivi futuri, ad esempio sconti per le fasce più deboli con reddito basso o con invalidità, consegna dei farmaci a domicilio per le persone con disabilità o programmi di prevenzione.
Dopo l'intervento di Scalisi interviene Butti Sabrina chiedendo, visto il progetto di ampliamento dei locali della farmacia già approvato dalla giunta, viste le indicazioni del Ministero della Salute riguardante la farmacia dei Servizi, che cosa hanno in previsione di implementare. La Farmacia dei Servizi prevede l'erogazione di servizi e prestazioni professionali ai cittadini quali: prestazioni analitiche di prima istanza con test diagnostici, servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali, prestazioni professionali da parte di figure infermieristiche e prenotazione delle prestazioni specialistiche. Tali attività inoltre potrebbero essere inserite in programmi di prevenzione ad esempio dell'ipertensione misurando gratis la pressione o del diabete misurando gratis la glicemia. Infine chiede la % di ripartizione tra SSN e farmaco da banco.
Risponde Casartelli dicendo che non esiste una relazione di tipo sanitario, che la % di ripartizione tra SSN e farmaco da banco è ancora 60/40, e che la possibilità di avere più spazio gli permetterà di avere a disposizione più prodotti per la vendita. Per quanto riguarda i servizi ci stanno pensando.
Interviene il Sindaco dicendo che da la delega Tettamanti per la tutela alla salute e per intensificare progetti di prevenzione.









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