Verbale
Consiglio Comunale del 29 Giugno 2016
Assenti:
Ansideri
Inizio
ore 21,15 circa
Presenti
nel pubblico n° 10 persone
1°
punto: Indirizzi generali di governo: discussione e approvazione
Prende
la parola Mascetti per comunicare che gli indirizzi generali del loro
mandato coincide con il loro programma elettorale presentato alla
popolazione in più occasioni.
“Impegno
verso la persona e la famiglia da 15 anni e così continueranno.
Eletti per fare fatti per aiutare le persone più deboli, poi i
cittadini, poi le famiglie, poi le associazioni, poi il territorio”.
I punti del programma elencati dal sindaco sono:
-
servizi sociali con il mantenimento del livello raggiunto
-
sicurezza potenziamento
-
pubblica istruzione con investimento di risorse in tecnologie e
strutture
-
cultura e biblioteca
-
sport e tempo libero
-
associazioni e il loro sostentamento
-
urbanistica mantenendo la spiccata attenzione verso il territorio
dimostrata fin dal 2006. Infatti verificando le aree verdi di 15 anni
fa sono di fatto le stesse (ma allora gli insediamenti nell'area ex
stampa a mano, sulla collina di Camerano, lungo le sponde di via
Somaini, nell'area dietro il bar Mirtillo, e le nuove costruzioni di
Valdomo in relatà......non esistono!!!)
-
ambiente con la raccolta differenziata e la sensibilizzazione verso
il recupero (ma se non sanno neanche la % raggiunta di differenziata
e non hanno mai coinvolto la popolazione con corsi
informativi.......!!!!)
-
lavori pubblici. Evita di fare l'elenco di tutti i lavori già fatti,
ma chiarisce che l'attenzione sarà rivolta verso le frazioni con
l'estensione della rete gas inizialmente a Vergosa, poi PIP e Ravona
-
bilancio e tributi; grazie agli introiti del parcheggio riusciamo a
garantire servizi di qualità e aliquote basse di tasse e tributi
-
Somaini cercare di concludere il progetto “polo scolastico” con
convenzione con una scuola privata
-
nuovo ospedale realizzare il lotto 2 perché l'ospedale ha bisogno di
accessi da più punti, perché in caso di allagamento della strada
Tre Camini l'ambulanza da che parte passa? (Risposta: da via Ravona
che esiste già.....4.500.000 euro e sbancare una collina per fare
passare l'ambulanza quando i Tre Camini si allagano....????) Inoltre
con questa strada si collegherebbe Rigamonti, Mornago e Fittavolo più
velocemente alla struttura ospedaliera e all'autostrada accontentando
i cittadini.
Dopo il consigliere Scalisi prende la parola il capogruppo Tiso che chiede come mai negli indirizzi di governo non sono state inserite anche delle proposte scaturite dai programmi delle altre liste.
Risponde
Mascetti dicendo che quello che per loro resta fisso è il loro
programma, quindi non capisce cosa di diverso dovrebbero fare.
Ascoltano i suggerimenti di tutti ma la priorità è ciò che hanno
promesso. Cito testuali parole: “Comunque riprenderemo i programmi
delle minoranze e qualcosa di buono troveremo”.........
Interviene
Butti Sabrina che legge la dichiarazione riportata di seguito:
DICHIARAZIONE
CONSIGLIERI GRUPPO SAN FERMO DEMOCRATICA
PUNTO
N. 1 "INDIRIZZI GENERALI DI GOVERNO: DISCUSSIONE E APPROVAZIONE"
CONSIGLIO COMUNALE DEL 29/06/2016
Avevamo
intravisto nel discorso di insediamento del Sindaco un accenno di
mano tesa.
Anche
nel volantino di ringraziamento distribuito in quei giorni dal gruppo
di maggioranza sembrava ci fosse uno spiraglio di apertura là dove
si ringraziava anche chi aveva votato per le altre due liste “per
avere evidenziato problematiche che cercheremo di risolvere”.
Ci
aspettavamo quindi che l’atto di indirizzo di governo della nuova
amministrazione contenesse qualcosa di più rispetto al programma
elettorale; ci siamo illusi che potessero essere recepite alcune di
queste problematiche.
Nulla
di tutto ciò. Viene mantenuto il programma originario come se il
dibattito durante la campagna elettorale non fosse mai avvenuto. Un
programma che in verità più che stabilire cosa si realizzerà e
come lo si realizzerà è semplicemente un riassunto e un elenco di
quanto già realizzato dalle passate amministrazioni.
Ma
d’altra parte il Sindaco, sempre a margine del discorso di
insediamento, aveva detto chiaramente che sarebbero andati avanti
come un Caterpillar.
Noi
prendiamo atto, avanti pure con le vostre ruspe, attenti però a non
lasciare macerie e non fare danni.
Vogliamo
però soffermarci su chi è stato indicato per governare, su chi si
alternerà al Sindaco alla guida del Caterpillar per realizzare il
programma.
Noi
infatti non riteniamo legittima la Giunta che ci è stata comunicata.
Nel
primo Consiglio abbiamo aspettato a contestarla, volevamo vedere
l’atto formale di nomina, prendere atto delle norme citate, per
capire come mai era stata aggirata la normativa sulla parità di
genere e si era arrivati a nominare una Giunta Comunale che non vede
al suo interno nemmeno una donna.
La
delibera n 16 del 20/06/2016 è stata pubblicata all’albo
28/06/2016 e non abbiamo trovato nessuna giustificazione a tale
omissione.
La
norma in vigore per noi è molto chiara sulla necessità di garantire
la presenza di entrambi e sessi , soprattutto con l’entrata in
vigore della legge 56/2014 che all’art.1 comma 137 recita “nelle
giunte comunali di comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti,
nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore
al 40% con arrotondamento aritmetico”.
Sappiamo
che altri piccoli Comuni non hanno in passato rispettato questa norma
adducendo varie motivazioni ma esistono già in materia sentenze sia
del TAR sia del Consiglio di Stato .
Non
può essere considerata motivazione accettabile il fatto che in
Consiglio Comunale la maggioranza non abbia eletto nemmeno una donna.
Già aveva discriminato le donne mettendone in lista una sola, che
non è stata eletta. Lo Statuto Comunale però, prevede all’articolo
30 la possibilità di ricorrere ad assessori esterni: “scelti tra
cittadini aventi i requisiti per essere eletti alla carica di
Consigliere Comunale”; quindi la norma può e deve essere
applicata.
Alla
luce di quanto esposto noi voteremo contro questo atto di indirizzo
non solo perché non vuole essere rappresentativo delle esigenze di
tutte le elettrici ed elettori di San Fermo ma anche perché non
riteniamo legittima la Giunta Comunale preposta ad applicarlo visto
che non rispetta la normativa sulla parità di genere.
Quindi,
per concludere prendiamo atto che con la firma della delibera n 16
.del 20/06/2016 “nomina della giunta comunale” il sindaco di San
Fermo della Battaglia ha mancato il rispetto della norma che
garantisce la parità di genere all'interno della Giunta appena
nominata, Legge n.56 del 7 aprile 2014, articolo 1, comma 137, tanto
che il riferimento a tale legge non è neanche citata nella suddetta
delibera.
Visto
che i riferimenti normativi (che vengono sotto riportati) non danno
adito ad interpretazioni equivoche, chiediamo:
-
l'attuazione della Legge n.56 del 7 aprile 2014
possibile
in quanto lo Statuto Comunale di San Fermo della Battaglia prevede
all’articolo 30 del capo III che i componenti della Giunta possano
essere scelti non solo tra i Consiglieri Comunali eletti ma “tra
tutti i cittadini aventi i requisiti per essere eletti alla carica di
Consigliere Comunale”.
La
parità di genere negli enti locali: le norme di riferimento
Quattro
le norme-chiave attualmente in vigore in tema di promozione e
garanzia di partecipazione di entrambi i generi al governo locale,
con particolare riferimento all'equa rappresentanza all'interno delle
giunte municipali:
- una rivolta agli statuti comunali e provinciali, che devono conformarsi al principio di pari opportunità (art. 6 co. 3 TUEL D.lgs. 267/2000);
art
6 comma 3. “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme
per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai
sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per garantire la presenza
di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune
e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi
dipendenti.”
- una rivolta a sindaci e presidenti di provincia all'atto della nomina dei componenti della giunta (art. 46, co. 2 TUEL);
art
46 comma 2. “Il sindaco e il presidente della provincia nominano,
nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini,
garantendo la presenza di entrambi i sessi, i componenti della
Giunta, tra cui un vicesindaco e un vicepresidente, e ne danno
comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla
elezione.”
- una riservata alla possibilità di nomina alla carica di assessore di cittadini esterni al consiglio comunale (art. 47, co. 3 e 4 TUEL);
art
47 comma 3. “Nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti
e nelle province gli assessori sono nominati dal sindaco o dal
presidente della provincia, anche al di fuori dei componenti del
consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di
candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di
consigliere.”
Art
47 comma 4. “Nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti
lo statuto può prevedere la nomina ad assessore di cittadini non
facenti parte del consiglio ed in possesso dei requisiti di
candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di
consigliere.”
- una rivolta alle giunte dei comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti, le quali devono avere al loro interno una rappresentanza percentualmente definita di entrambi i generi (art. 1 co. 137, l. 56/2014).
art
1 comma 137 “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a
3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in
misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico.”
Il
principio di parità democratica nella rappresentanza politica e
quello di riequilibrio tra uomini e donne all'interno delle giunte
comunali erano già stati trattati, con importanti ricadute pratiche,
dal TAR
Lazio Roma con
le sentenze nn.
633 e 8206 del 2013
e dal Consiglio
di Stato con sentenza n. 3144/2014 e sentenza n. 406/2016 che entra
nel merito della supposta impossibilità a rintracciare assessori
donna.
Tali
decisioni sono note per aver declinato i principi di uguaglianza, non
discriminazione e pari opportunità in una soglia minima di presenza
all'interno delle giunte pari ad almeno il 40% per ciascun genere,
sottolineandone la matrice costituzionale (ricavabile dall'art. 51
Cost.), prima ancora che comunitaria, che così recita:
"Tutti
i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici
pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza,
secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica
promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e
uomini.
La
legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche
elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica.
Chi
è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del
tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di
lavoro."
Risponde
Mascetti dicendo che il motivo per cui nella Giunta non ha potuto
inserire donne è riportato nel decreto che è agli atti e
disponibile presso la Segreteria.
Si
vota: 7 favorevoli (la maggioranza) 2 astenuti (Scalisi e Butti
Massimo) 2 contrari (Tiso e Butti Sabrina)
2°
punto: Comunicazione al consiglio comunale della variazione agli
stanziamenti di cassa del bilancio di previsione 2016/2018
Punto
di carattere esclusivamente tecnico.
3°
punto: Comunicazione al consiglio comunale dei prelevamenti
effettuati dal fondo di riserva
Prelevamenti
per spese elettorali e per acquisto attrezzatura per biblioteca per
un totale di circa 7.200 euro.
4°
punto: Approvazione bilancio al 31.12.2015 della società San Fermo
Servizi srl
Prende
la parola il dott Casartelli Amministratore Unico della società che
comunica che nel 2015 i ricavi sono aumentati di 56.000 euro rispetto
al 2014 e chiude con un utile di 37.000 euro (nel 2014 33.000 euro)
di cui 16.500 sono i ricavi derivanti dagli impianti sportivi, utile
che viene accantonato nel fondo di riserva straordinario, senza
previsione di utilizzo di tale fondo.
Interviene
Tiso dicendo che sia dal bilancio 2015 sia dai bilanci precedenti si
conferma la natura prettamente sociale e sanitaria di tale attività,
ma rispetto questo aspetto non c'è relazione dell'attività svolta
nè relazione rispetto ad obiettivi futuri, ad esempio sconti per le
fasce
più deboli con reddito basso o con invalidità, consegna dei farmaci
a domicilio per le persone con disabilità o programmi di
prevenzione.
Dopo
l'intervento di Scalisi interviene Butti Sabrina chiedendo, visto il
progetto di ampliamento dei locali della farmacia già approvato
dalla giunta, viste le indicazioni del Ministero della Salute
riguardante la farmacia dei Servizi, che cosa hanno in previsione di
implementare. La Farmacia dei Servizi prevede l'erogazione di servizi
e prestazioni professionali ai cittadini quali: prestazioni
analitiche di prima istanza con test diagnostici, servizi di secondo
livello erogabili con dispositivi strumentali, prestazioni
professionali da parte di figure infermieristiche e prenotazione
delle prestazioni specialistiche. Tali attività inoltre potrebbero
essere inserite in programmi di prevenzione ad esempio
dell'ipertensione misurando gratis la pressione o del diabete
misurando gratis la glicemia. Infine chiede la % di ripartizione tra
SSN e farmaco da banco.
Risponde
Casartelli dicendo che non esiste una relazione di tipo sanitario,
che la % di ripartizione tra SSN e farmaco da banco è ancora 60/40,
e che la possibilità di avere più spazio gli permetterà di avere a
disposizione più prodotti per la vendita. Per quanto riguarda i
servizi
ci stanno pensando.
Interviene
il Sindaco dicendo che da la delega Tettamanti per la tutela alla
salute e per intensificare progetti di prevenzione.