giovedì 28 luglio 2016

Verbale Consiglio Comunale del 29 Giugno 2016
Assenti: Ansideri
Inizio ore 21,15 circa
Presenti nel pubblico n° 10 persone


1° punto: Indirizzi generali di governo: discussione e approvazione
Prende la parola Mascetti per comunicare che gli indirizzi generali del loro mandato coincide con il loro programma elettorale presentato alla popolazione in più occasioni.
Impegno verso la persona e la famiglia da 15 anni e così continueranno. Eletti per fare fatti per aiutare le persone più deboli, poi i cittadini, poi le famiglie, poi le associazioni, poi il territorio”. I punti del programma elencati dal sindaco sono:
- servizi sociali con il mantenimento del livello raggiunto
- sicurezza potenziamento
- pubblica istruzione con investimento di risorse in tecnologie e strutture
- cultura e biblioteca
- sport e tempo libero
- associazioni e il loro sostentamento
- urbanistica mantenendo la spiccata attenzione verso il territorio dimostrata fin dal 2006. Infatti verificando le aree verdi di 15 anni fa sono di fatto le stesse (ma allora gli insediamenti nell'area ex stampa a mano, sulla collina di Camerano, lungo le sponde di via Somaini, nell'area dietro il bar Mirtillo, e le nuove costruzioni di Valdomo in relatà......non esistono!!!)
- ambiente con la raccolta differenziata e la sensibilizzazione verso il recupero (ma se non sanno neanche la % raggiunta di differenziata e non hanno mai coinvolto la popolazione con corsi informativi.......!!!!)
- lavori pubblici. Evita di fare l'elenco di tutti i lavori già fatti, ma chiarisce che l'attenzione sarà rivolta verso le frazioni con l'estensione della rete gas inizialmente a Vergosa, poi PIP e Ravona
- bilancio e tributi; grazie agli introiti del parcheggio riusciamo a garantire servizi di qualità e aliquote basse di tasse e tributi
- Somaini cercare di concludere il progetto “polo scolastico” con convenzione con una scuola privata
- nuovo ospedale realizzare il lotto 2 perché l'ospedale ha bisogno di accessi da più punti, perché in caso di allagamento della strada Tre Camini l'ambulanza da che parte passa? (Risposta: da via Ravona che esiste già.....4.500.000 euro e sbancare una collina per fare passare l'ambulanza quando i Tre Camini si allagano....????) Inoltre con questa strada si collegherebbe Rigamonti, Mornago e Fittavolo più velocemente alla struttura ospedaliera e all'autostrada accontentando i cittadini.

Dopo il consigliere Scalisi prende la parola il capogruppo Tiso che chiede come mai negli indirizzi di governo non sono state inserite anche delle proposte scaturite dai programmi delle altre liste.
Risponde Mascetti dicendo che quello che per loro resta fisso è il loro programma, quindi non capisce cosa di diverso dovrebbero fare. Ascoltano i suggerimenti di tutti ma la priorità è ciò che hanno promesso. Cito testuali parole: “Comunque riprenderemo i programmi delle minoranze e qualcosa di buono troveremo”.........

Interviene Butti Sabrina che legge la dichiarazione riportata di seguito:

DICHIARAZIONE CONSIGLIERI GRUPPO SAN FERMO DEMOCRATICA
PUNTO N. 1 "INDIRIZZI GENERALI DI GOVERNO: DISCUSSIONE E APPROVAZIONE" CONSIGLIO COMUNALE DEL 29/06/2016

Avevamo intravisto nel discorso di insediamento del Sindaco un accenno di mano tesa.
Anche nel volantino di ringraziamento distribuito in quei giorni dal gruppo di maggioranza sembrava ci fosse uno spiraglio di apertura là dove si ringraziava anche chi aveva votato per le altre due liste “per avere evidenziato problematiche che cercheremo di risolvere”.
Ci aspettavamo quindi che l’atto di indirizzo di governo della nuova amministrazione contenesse qualcosa di più rispetto al programma elettorale; ci siamo illusi che potessero essere recepite alcune di queste problematiche.
Nulla di tutto ciò. Viene mantenuto il programma originario come se il dibattito durante la campagna elettorale non fosse mai avvenuto. Un programma che in verità più che stabilire cosa si realizzerà e come lo si realizzerà è semplicemente un riassunto e un elenco di quanto già realizzato dalle passate amministrazioni.
Ma d’altra parte il Sindaco, sempre a margine del discorso di insediamento, aveva detto chiaramente che sarebbero andati avanti come un Caterpillar.
Noi prendiamo atto, avanti pure con le vostre ruspe, attenti però a non lasciare macerie e non fare danni.
Vogliamo però soffermarci su chi è stato indicato per governare, su chi si alternerà al Sindaco alla guida del Caterpillar per realizzare il programma.
Noi infatti non riteniamo legittima la Giunta che ci è stata comunicata.
Nel primo Consiglio abbiamo aspettato a contestarla, volevamo vedere l’atto formale di nomina, prendere atto delle norme citate, per capire come mai era stata aggirata la normativa sulla parità di genere e si era arrivati a nominare una Giunta Comunale che non vede al suo interno nemmeno una donna.
La delibera n 16 del 20/06/2016 è stata pubblicata all’albo 28/06/2016 e non abbiamo trovato nessuna giustificazione a tale omissione.
La norma in vigore per noi è molto chiara sulla necessità di garantire la presenza di entrambi e sessi , soprattutto con l’entrata in vigore della legge 56/2014 che all’art.1 comma 137 recita “nelle giunte comunali di comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40% con arrotondamento aritmetico”.
Questa legge non è neppure citata nella deliberazione n 16 del 20/06/2016.
Sappiamo che altri piccoli Comuni non hanno in passato rispettato questa norma adducendo varie motivazioni ma esistono già in materia sentenze sia del TAR sia del Consiglio di Stato .
Non può essere considerata motivazione accettabile il fatto che in Consiglio Comunale la maggioranza non abbia eletto nemmeno una donna. Già aveva discriminato le donne mettendone in lista una sola, che non è stata eletta. Lo Statuto Comunale però, prevede all’articolo 30 la possibilità di ricorrere ad assessori esterni: “scelti tra cittadini aventi i requisiti per essere eletti alla carica di Consigliere Comunale”; quindi la norma può e deve essere applicata.
Alla luce di quanto esposto noi voteremo contro questo atto di indirizzo non solo perché non vuole essere rappresentativo delle esigenze di tutte le elettrici ed elettori di San Fermo ma anche perché non riteniamo legittima la Giunta Comunale preposta ad applicarlo visto che non rispetta la normativa sulla parità di genere.
Quindi, per concludere prendiamo atto che con la firma della delibera n 16 .del 20/06/2016 “nomina della giunta comunale” il sindaco di San Fermo della Battaglia ha mancato il rispetto della norma che garantisce la parità di genere all'interno della Giunta appena nominata, Legge n.56 del 7 aprile 2014, articolo 1, comma 137, tanto che il riferimento a tale legge non è neanche citata nella suddetta delibera.
Visto che i riferimenti normativi (che vengono sotto riportati) non danno adito ad interpretazioni equivoche, chiediamo:
- l'attuazione della Legge n.56 del 7 aprile 2014
possibile in quanto lo Statuto Comunale di San Fermo della Battaglia prevede all’articolo 30 del capo III che i componenti della Giunta possano essere scelti non solo tra i Consiglieri Comunali eletti ma “tra tutti i cittadini aventi i requisiti per essere eletti alla carica di Consigliere Comunale”.
La parità di genere negli enti locali: le norme di riferimento
Quattro le norme-chiave attualmente in vigore in tema di promozione e garanzia di partecipazione di entrambi i generi al governo locale, con particolare riferimento all'equa rappresentanza all'interno delle giunte municipali:
  1. una rivolta agli statuti comunali e provinciali, che devono conformarsi al principio di pari opportunità (art. 6 co. 3 TUEL D.lgs. 267/2000);
art 6 comma 3. “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.”
  1. una rivolta a sindaci e presidenti di provincia all'atto della nomina dei componenti della giunta (art. 46, co. 2 TUEL);
art 46 comma 2. “Il sindaco e il presidente della provincia nominano, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, i componenti della Giunta, tra cui un vicesindaco e un vicepresidente, e ne danno comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla elezione.”
  1. una riservata alla possibilità di nomina alla carica di assessore di cittadini esterni al consiglio comunale (art. 47, co. 3 e 4 TUEL);
art 47 comma 3. “Nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e nelle province gli assessori sono nominati dal sindaco o dal presidente della provincia, anche al di fuori dei componenti del consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.”
Art 47 comma 4. “Nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti lo statuto può prevedere la nomina ad assessore di cittadini non facenti parte del consiglio ed in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.”
  1. una rivolta alle giunte dei comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti, le quali devono avere al loro interno una rappresentanza percentualmente definita di entrambi i generi (art. 1 co. 137, l. 56/2014).
art 1 comma 137 “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico.”
Il principio di parità democratica nella rappresentanza politica e quello di riequilibrio tra uomini e donne all'interno delle giunte comunali erano già stati trattati, con importanti ricadute pratiche, dal TAR Lazio Roma con le sentenze nn. 633 e 8206 del 2013 e dal Consiglio di Stato con sentenza n. 3144/2014 e sentenza n. 406/2016 che entra nel merito della supposta impossibilità a rintracciare assessori donna.
Tali decisioni sono note per aver declinato i principi di uguaglianza, non discriminazione e pari opportunità in una soglia minima di presenza all'interno delle giunte pari ad almeno il 40% per ciascun genere, sottolineandone la matrice costituzionale (ricavabile dall'art. 51 Cost.), prima ancora che comunitaria, che così recita:
"Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.
La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica.
Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro."


Risponde Mascetti dicendo che il motivo per cui nella Giunta non ha potuto inserire donne è riportato nel decreto che è agli atti e disponibile presso la Segreteria.

Si vota: 7 favorevoli (la maggioranza) 2 astenuti (Scalisi e Butti Massimo) 2 contrari (Tiso e Butti Sabrina)

2° punto: Comunicazione al consiglio comunale della variazione agli stanziamenti di cassa del bilancio di previsione 2016/2018
Punto di carattere esclusivamente tecnico.

3° punto: Comunicazione al consiglio comunale dei prelevamenti effettuati dal fondo di riserva
Prelevamenti per spese elettorali e per acquisto attrezzatura per biblioteca per un totale di circa 7.200 euro.

4° punto: Approvazione bilancio al 31.12.2015 della società San Fermo Servizi srl
Prende la parola il dott Casartelli Amministratore Unico della società che comunica che nel 2015 i ricavi sono aumentati di 56.000 euro rispetto al 2014 e chiude con un utile di 37.000 euro (nel 2014 33.000 euro) di cui 16.500 sono i ricavi derivanti dagli impianti sportivi, utile che viene accantonato nel fondo di riserva straordinario, senza previsione di utilizzo di tale fondo.
Interviene Tiso dicendo che sia dal bilancio 2015 sia dai bilanci precedenti si conferma la natura prettamente sociale e sanitaria di tale attività, ma rispetto questo aspetto non c'è relazione dell'attività svolta nè relazione rispetto ad obiettivi futuri, ad esempio sconti per le fasce più deboli con reddito basso o con invalidità, consegna dei farmaci a domicilio per le persone con disabilità o programmi di prevenzione.
Dopo l'intervento di Scalisi interviene Butti Sabrina chiedendo, visto il progetto di ampliamento dei locali della farmacia già approvato dalla giunta, viste le indicazioni del Ministero della Salute riguardante la farmacia dei Servizi, che cosa hanno in previsione di implementare. La Farmacia dei Servizi prevede l'erogazione di servizi e prestazioni professionali ai cittadini quali: prestazioni analitiche di prima istanza con test diagnostici, servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali, prestazioni professionali da parte di figure infermieristiche e prenotazione delle prestazioni specialistiche. Tali attività inoltre potrebbero essere inserite in programmi di prevenzione ad esempio dell'ipertensione misurando gratis la pressione o del diabete misurando gratis la glicemia. Infine chiede la % di ripartizione tra SSN e farmaco da banco.
Risponde Casartelli dicendo che non esiste una relazione di tipo sanitario, che la % di ripartizione tra SSN e farmaco da banco è ancora 60/40, e che la possibilità di avere più spazio gli permetterà di avere a disposizione più prodotti per la vendita. Per quanto riguarda i servizi ci stanno pensando.
Interviene il Sindaco dicendo che da la delega Tettamanti per la tutela alla salute e per intensificare progetti di prevenzione.









Verbale Consiglio Comunale del 20 Giugno 2016
Tutti Presenti
Inizio ore 21,15 circa
Presenti nel pubblico n° 20 persone


1° punto: Convalida elezione del sindaco e dei consiglieri
Verificate le compatibilità si convalida il consiglio
Capigruppo: Tiso, Butti e Tettamanti
Si va al voto: 12 favorevoli


2° punto: Giuramento del sindaco
Discorso del nuovo sindaco:
Vittoria ecclatante, risultato eccellente, senza dubbio interpretativo, ci hanno premiato, si fidano di noi, perché è dal 2001 che lavoriamo per aiutare le persone più deboli, poi i cittadini, poi le famiglie, poi le associazioni, mettendo a disposizione strutture e risorse. Ma i cittadini di San Fermo ci chiedono di più, così noi continueremo con l'attenzione alle persone, al paese, alle famiglie e al territorio.”
Poi ringrazia:
tutti gli elettori di tutte le liste, anche chi non lo ha votato,
Venegoni, suo padre politico e suo secondo padre, che insieme a Gino Moretti ha dato un'impronta strategica al nostro territorio,
il suo gruppo coeso, e spera che anche i gruppi di minoranza lavoreranno per il bene del cittadino, perché il suo gruppo DISCUTE, DECIDE, AGISCE, e gli piacerebbe discutere con tutti i rappresentanti dei cittadini,
Tettamanti, nuovo capogruppo e nuovo punto di riferimento,
Falsone che ha seguito i servizi sociali grazie alla rete Caritas, Croce Rossa e Servizi Sociali,
la Giunta uscente,
i suoi Consiglieri Comunali ai quali darà a tutti delle deleghe,
chi ha partecipato alla competizione elettorale ma non è entrato in consiglio, e tutti i non eletti nei gruppi di minoranza,
tutti i volontari delle associazioni, risorsa importante per il paese, compresa la Parrocchia, ai quali hanno sempre elargito somme importanti. Ma non basta aprire un'associazione a San Fermo per avere i contributi, ci vogliono requisiti di sani principi educativi......
i consiglieri di minoranza, anche se in passato hanno mostrato ostilità verso le opere, hanno detto che la nostra acqua è inquinata o che noi non davamo i dati sui rifiuti solo per avere qualche voto, al posto di collaborare con noi per risolvere i problemi,
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Visto che non è stato possibile intervenire durante il discorso di insediamento lo facciamo ora, perché le strumentalizzazioni a noi non piacciono:
1- spesso abbiamo votato contro alle opere pubbliche realizzate in questi anni dalla giunta Falsone, primo perché noi abbiamo una diversa visione del paese, secondo perché la collaborazione che lui reclama noi non l'abbiamo mai potuta dare in quanto siamo stati SEMPRE esclusi da qualsiasi tavolo tecnico e da qualsiasi discussione preventiva, il nostro ruolo, come detto spesso dal vicesindaco uscente era quello di alzare la mano in consiglio, quindi che non venga a reclamare collaborazioni non date. Basta dire che conferenze dei capigruppo in cinque anni ne è stata fatta solo una.
2- se abbiamo detto che l'acqua è inquinata è perché le analisi dimostravano questo, anzi è assurdo e pericoloso dire il contrario o peggio ancora non pubblicare le analisi sul sito quando si riscontrano inquinamenti da enterococchi nelle tubature o nelle vasche, e non avvisare la popolazione.
3- per quanto riguarda i dati relativi alla raccolta differenziata, come mai un comune che deve monitorare il raggiungimento dell'obiettivo provinciale non ha il controllo puntuale della differenziata? Come mai dopo tre anni dall'entrata in vigore del nuovo appalto, non solo non ci sono i dati pronta consegna previsti nel contratto, ma non sono stati fatti i corsi informativi alla popolazione, previsti anche questi nel contratto? Certo, dopo la lettera al prefetto i dati sono arrivati, li pubblicheremo a breve........una paginetta striminzita e anche poco chiara.
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la famiglia, moglie, figli, sorella, mamma,
il Segretario Comunale.
Dopo il capogruppo Butti Massimo prende la parola il capogruppo Tiso che legge la dichiarazione riportata di seguito:

DICHIARAZIONE INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE GRUPPO SAN FERMO DEMOCRATICA

Saluto i componenti di questa Assemblea Consiliare in cui io siedo per la prima volta.
Saluto i cittadini presenti questa sera come uditori con l’auspicio di vederli sempre numerosi e attenti.
Devo innanzi tutto ringraziare le elettrici e gli elettori che hanno voluto confermare la presenza in questa istituzione di San Fermo Democratica, che sarà rappresentata da me e da Sabrina Butti con cui ho condiviso questa breve dichiarazione.
La nostra campagna elettorale è stata un’esperienza che difficilmente scorderò; abbiamo avuto un gruppo di candidati molto motivati, con molti giovani, con competenze ed esperienze in vari settori che hanno apportato tanto entusiasmo ed idee nuove.
Il nostro è e resta un “cantiere aperto” a chiunque creda nell’esigenza di una politica diversa e di una vitalità in grado di portare avanti con forza idee positive.
Per quanto mi riguarda è un fatto che mi onora e che mi carica di responsabilità, perché credo che il consiglio comunale debba essere il luogo di massima espressione della democrazia e del dibattito politico della nostra comunità.
La nostra lista civica ha scelto una strada difficile e impegnativa; abbiamo accettato la sfida di provare a costruire un nuovo modo di amministrare la comunità, attento alle politiche sociali, e a come uscire dalla crisi facendo proposte concrete per i giovani, attento agli impatti sull’ambiente, attento alla cultura e allo sport, perché anche questi sono aspetti fondamentali per contribuire a migliorare la qualità della vita e far crescere la nostra comunità e soprattutto ha cercato di lanciare un messaggio alla popolazione per spronarla alla partecipazione.
Il programma elettorale di San Fermo Democratica sarà quindi l’ispiratore delle nostre proposte in questo Consiglio, ma senza dimenticare che anche per i consiglieri comunali deve valere il principio che non rappresentano solo i diretti elettori ma devono operare nell’interesse della intera comunità.
A questo proposito noi speriamo che il Consiglio Comunale rappresenti veramente un luogo di confronto di idee da cui possano scaturire proposte anche condivise per il bene del paese.
Lo speriamo veramente anche se non ne siamo proprio sicuri!
Se guardiamo al passato le esperienze non sono state positive.
Cinque anni fa infatti Sabrina Butti in questa stessa sala affermava: “intendo portare avanti un tipo di opposizione costruttiva, mai pregiudiziale e non farò certo mancare il mio appoggio qualora si presentino scelte di governo condivisibili e indirizzate al bene di San Fermo della Battaglia”. La mia collega per questo si augurava “di trovare nei prossimi 5 anni una maggioranza e un Sindaco che sappiano dare il giusto valore all’opposizione al dialogo e al confronto” perché “la diversità di opinione deve essere considerata una ricchezza e non un ostacolo, perché è proprio dalla dialettica tra idee e programmi che si contrappongono, dal confronto tra persone che pensano diversamente, che trae alimento la democrazia, maturano le società, si consolidano le comunità”.
Quanta delusione e amarezza troviamo invece nella dichiarazione di fine mandato di Sabrina Butti dove si afferma a proposito del comportamento della maggioranza uscente: “ una amministrazione incapace di dialogare con i propri cittadini e le opposizioni, di essere trasparente e condividerne le scelte, è andata avanti per 5 anni senza recepire nessuna della proposte pervenute da una parte del paese” e ancora “ persino le commissioni comunali sono diventate orpelli fastidiosi agli occhi di chi gestisce la gioiosa zecca comunale e risulta talvolta in preda da deliri di megalomania”.
Ora che la maggioranza non è di fatto cambiata rispetto a 5 anni fa, noi siamo preoccupati!
Certo prendiamo atto della volontà degli elettori, ma siamo preoccupati che questo “plebiscito”, come lo ha definito la stampa locale, porti ad accentuare ancora di più l’autoreferenzialità della nuova maggioranza quasi fotocopia della vecchia.
Siamo preoccupati che la “megalomania” già paventata dalla mia collega si accentui ulteriormente.
Pericolose avvisaglie le abbiamo avute durante la campagna elettorale della lista vincente tutta imperniata sulle opere eseguite e poco sulle idee.
Pericolose avvisaglie le abbiamo avute dalle dichiarazioni fatte dal nuovo, anche se nuovo non è, Sindaco.
Tra queste vorrei citare quella rilasciate al giornale di Olgiate e pubblicate l’ultimo giorno di campagna elettorale e quindi senza possibilità di replica.
Dichiarava infatti il futuro sindaco Mascetti “ … se oggi la gente chiama San Fermo la piccola Svizzera la trasformeremo in una piccola Montecarlo dove vivere sarà ancora più bello.”.
Già il paragone con la Svizzera non ci piaceva. Abbiamo in Italia modelli di comuni, che il mondo ci invidia, dove coesistono tessuti produttivi, arte, cultura che concorrono ad una elevata qualità della vita che spesso nella vicina ricca e pulita Svizzera sono carenti.
Ma il paragone con Montecarlo ci inquieta e preoccupa, proprio non riusciamo a mandarlo giù.
Il Principato di Monaco, il cui comune principale è Montecarlo, è una monarchia e speriamo che il nuovo sindaco non abbia coltivato anche velleità monarchiche. E’ ancora considerato, anche se meno rispetto al passato, un paradiso fiscale dove si vorrebbe trasferire chi non vuole pagare le tasse. Noi invece vorremmo che le tasse diminuissero ma chi può, le deve pagare! Ci sono 4 casinò e noi vorremmo che nel nostro paese si ponesse un limite anche alle slot machines. Ma soprattutto va considerato che nel principato, su una superficie di circa 2 km quadrati, meno estesa quindi di San Fermo che ha una superficie di circa 3 Km quadrati, vivono 36.000 persone. C’è quindi una delle più alte densità al mondo di residenti e quindi di edificazioni per metro quadrato.
È questo il modello cui aspira la nuova Giunta ? Noi speriamo di no!
Abbiamo citato una maggioranza quasi fotocopia della precedente con qualche eccezione. Una purtroppo negativa per l'assenza del’ex capogruppo Venegoni, forse l’unico che in qualche occasione ha perlomeno ascoltato, o semplicemente dato spazio, ad alcune delle proposte delle opposizioni.
L’altra positiva, forse l’unico elemento di positività, per la presenza di due giovanissimi. Speriamo di sentire spesso la loro voce in Consiglio e non semplicemente di vedere la loro mano alzata senza commenti dopo le parole del sindaco, dell’assessore di turno e, qualche volta, del capogruppo. Nella nostra lista noi abbiamo imparato molto dai giovani durante la campagna elettorale; saremo ben felici di ascoltare anche i nostri giovani avversari, anche se da posizioni contrapposte.
Concludo ribadendo che “San Fermo Democratica” cercherà - per quanto sarà possibile - di lavorare affinché nei prossimi cinque anni possa aumentare la partecipazione consapevole dei cittadini riguardo alle scelte amministrative del paese e riconfermando l’intenzione di voler esercitare una opposizione ferma, attenta ma costruttiva.
Capiremo da subito se la nuova amministrazione è interessata come noi ad agire in modo trasparente e democratico, chiedendo la veloce costituzione, già nelle primissime sedute del Consiglio, delle commissioni comunali, rivedendo anche il loro numero, senza tergiversare mesi come nel passato quinquennio e senza farle fallire come è avvenuto per alcune di esse.
Ho concluso, rinnovo i miei auguri di buon lavoro a tutto il Consiglio, al Sindaco, alla Giunta, al Segretario Comunale.
Grazie a tutti voi e ai i cittadini presenti questa sera in quest'aula.

Dopo gli interventi di Tettamanti, Falsone, e Butti Sabrina, Mascetti replica alle opposizioni, in particolare alla nostra dichiarazione, smentendo di fatto la predisposizione a collaborare con le minoranze appena rinfacciataci, dichiarando:
ONESTA' E COMPETENZA
FATTI E NON PAROLE
per chi ci accusa di non avere ascoltato ricordo che ci sono dei ruoli quindi noi abbiamo vinto e noi faremo i fatti. Siamo disponibili a discutere di tutto con tutti, ma se c'è qualcuno che pensa di rallentare il nostro operato noi lo spazzeremo via perché noi siamo legittimati dai voti.”


3° punto: Comunicazione della composizione della Giunta
Falsone, Ansideri, Coviello, Burgassi.


Di fatto il consiglio termina qua.