RESOCONTO CONSIGLIO
COMUNALE DEL 19 Maggio 2014
Pubblico in sala: uno
Consiglieri tutti
presenti
1 – DETERMINAZIONE
DELL'ALIQUOTA IRPEF PER L'ANNO 2014
Relaziona l'assessore
Ansideri il quale afferma che la giunta ha vagliato la possibilità
di diminuire l'aliquota da 0,4 a 0,35 ma alla fine si è preferito
non ritoccare per precauzione.
Scalisi, Butti M e Butti
S, hanno ribadito che l'abbassamento di un punto percentuale
dell'aliquota corrisponde ad una minore entrata di 75.000 euro.
Abbiamo un'entrata oramai fissa di 1.000.000 di euro. Inoltre come
chiesto da tempo, ribadiscono il concetto di prendere in
considerazione la capacità contributiva delle famiglie e quindi di
scaglionare. Ma l'assessore ribadisce che queste entrate vengono
OCULATAMENTE SPESE, NON VENGONO DISTRIBUITE A PIOGGIA, e servono
anche per pagare i mutui accesi per le opere pubbliche.
Si vota: 9 favorevoli, 4
contrari.
2 – APPROVAZIONE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'IMPOSTA UNICA COMUNALE IUC
Relaziona Ansideri che
presenta il documento.
Come già ribadito in
occasione dell'approvazione dei criteri di applicazione della TARES,
Butti Sabrina ribadisce che ancora una volta le opposizioni non sono
state coinvolte nei tavoli tecnici, e che il principio cardine
contenuto nella diretteiva europea di riferimento ovvero chi più
inquina più paga anche questa volta è stato disatteso, e che gli
auiti alle famiglie numerose non possono arrivare da un'applicazione
iniqua di una tassa ma utilizzando altri strumenti.
A questo punto si scatena
in una parte del tavolo consigliare una serie di sghignazzi e
risatine sostanzialmente ironici, da osteria............
Risponde il Sindaco
ribadendo che le aliquote applicate sostanzialmente non comportano
aggravio per nussuna tipologia di nucleo famigliare, anche se il
principio applicato da questa giunta è stato quello salvaguardare le
famiglie numerose, principio già applicato per la TARES nel 2013.
Butti Sabrina allora
chiede come mai l'entrata relativa alla TARSU del 2012 è inferiore
all'entrata relativa alla TARES del 2013......... silenzio di tomba,
ovvero non si rendono neanche conto dei dati che utilizzano per
giustificare le aliquote.
Interviene Venegoni che
sostiene che il ragionamento del consigliere Butti è giusta, in
quanto la TARI essendo una tassa deve essere applicata con equità da
un punto di vista teorico......le risatine si stoppano.........ma da
un punto di vista pratico apprezza lo sforzo della giunta per come ha
applicato le aliquote........
Si vota: 9 favorevoli, 4
contrari
3 – IMPOSTA UNICA
COMUNALE IUC – COMPONENTE IMU – DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER
L'ANNO 2014
Relaziona Ansideri che
conferma le aliquote dell'anno precedente.
Si vota: 9 favorevoli, 4
astenuti
4 – IMPOSTA UNICA
COMUNALE IUC – COMPONENTE TARI – DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER
L'ANNO 2014
Relaziona Ansideri che
conferma le aliquote TARES dell'anno precedente, con l'abolizione
dell'obbligo dello 0,30 da trasferire allo Stato.
Si vota: 9 favorevoli, 4
contrari
5 – IMPOSTA UNICA
COMUNALE IUC – COMPONENTE TASI – DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER
L'ANNO 2014
Relaziona Ansideri che
comunica l'introduzione dell'aliquota minima dell'1,4 per mille.
Si vota: 9 favorevoli, 4
astenuti
6 – BILANCIO DI
PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2014 – RELAZIONE PREVISIONALE E
PROGRAMMATICA – BILANCIO PLURIENNALE 2014/2016 – PROGRAMMA DELLE
OPERE PUBBLICHE 2014/2016: ESAME ED APPROVAZIONE
Prende la parola Ansideri
che conferma la relazione presentata nel consiglio precedente.
Dopo la solita
discussione su come la giunta anche per questo triennio ha deciso di
impiegare le tante risorse (opere, opere, opere.......senza mutui per
il patto di stabilità, ma la priorità sono le opere......), per la
rete idrica e fognaria nessuna risorsa, tanti fondi per tutte le
associazioni (loro non distribuiscono a pioggia ma oculatamente....),
Butti Massimo legge la dichiarazione di voto in rappresentanza dei
gruppi di opposizione, che riportiamo di seguito.
Venegoni chiede alla
Giunta di inserire nella parte corrente quello che prima si allocava
nella parte straordinaria in modo da rendere disponibile delle
risorse per piccoli interventi.
Si vota: 9 favorevoli, 4
contrari
Dichiarazione di voto
“Prospettiva San Fermo”
Con riferimento al punto
6) dell’ordine del giorno avente per oggetto: “Bilancio di
previsione per l’esercizio 2014 – relazione previsionale e
programmatica – bilancio pluriennale 2014/2016 – programma opere
pubbliche 2014/2016, il gruppo “Prospettiva San Fermo”, sin
d’ora, mette in evidenza che esprimerà voto contrario
all’approvazione del documento stesso.
Il voto contrario non
deve essere interpretato come una presa di posizione fine a se stessa
o, peggio ancora, uno sciocco ostruzionismo dettato da una mera ed
improduttiva attività politica che porta a definire scriteriato
tutto ciò che viene proposto dalla maggioranza e, come tale, da
bocciare, da non prendere in considerazione perché sbagliato a
priori. Tale atteggiamento lo lasciamo molto volentieri ai componenti
la maggioranza che, sistematicamente, lo pongono in essere ogni
qualvolta i consiglieri di minoranza avanzano delle costruttive
proposte nell’interesse del Paese e, quindi, di tutti i suoi
cittadini.
La decisione di esprimere
voto contrario all’approvazione del documento in parola nasce dal
fatto che si ritiene che esso presenta delle lacune operative e sposa
un indirizzo politico che mal si concilia con quello del nostro
gruppo che ha come prerogativa assoluta l’interesse del nostro
Paese e pone al centro di ogni attività decisionale la famiglia nel
senso più ampio.
Ed ancora. Dall’esame
del documento presentato si rileva come non si tenga in assoluta
considerazione il profondo disagio economico in cui versano molte
famigli del nostro Paese in un periodo, come questo, contraddistinto
da un profondo oscurantismo economico.
Più volte in questa aula
si è parlato dei proventi del parcheggio dell’Ospedale “S. Anna”
e, più volte, la minoranza ha avanzato la proposta di utilizzare
parte di tali introiti per neutralizzare o, comunque, diminuire
l’eccessivo carico fiscale che viene richiesto alle famiglie di San
Fermo e che rischia di diventare insostenibile. Tutto inutile.
Probabilmente, per il semplice fatto che la proposta veniva dai
banchi dell’opposizione e, quindi, i suggerimenti avanzati sono
stati sistematicamente bocciati. Eppure alcuni comuni del territorio
comasco, meno fortunati del nostro poiché non possono disporre di
“tesori” o “miniere d’oro”, tanto per citare alcuni titoli
usati dalla testata giornalistica locale “La Provincia”, hanno
assunto coraggiose iniziative che hanno portato ad una radicale
diminuzione della pressione fiscale in seno ai nuclei familiari.
E’ legittimo chiedersi
quale sia l’effettivo motivo che spinge i componenti la maggioranza
del nostro comune a rifiutare le richieste dei gruppi di opposizione,
motivandole con una mancanza di adeguati fondi/coperture finanziarie
– ed invece constatare che vengono elargiti, sistematicamente,
contributi “straordinari” per apprezzabili importi ad Enti ed
associazioni vari. Ci si chiede se tali contributi abbiano
effettivamente il requisito della “straordinarietà”. Come può
essere definito un contributo “straordinario” se viene concesso
ogni anno ? A tal proposito, si ritiene che un contributo possa
essere definito “straordinario” solo quando viene concesso per
fare fronte ad una effettiva esigenza scaturita da un evento che,
come tale, risulta inatteso o fortuito. A tal riguardo è bene
ribadire che il nostro Gruppo nulla ha contro l’elergizione dei
contributi ordinari ad associazioni e/o enti operanti nel nostro
territorio. Chiediamo solo che venga evitata la corresponsione di
contributi “a pioggia”.
Oggi, dopo una continua e
costante insistenza dei componenti l’opposizione per una riduzione
della pressione fiscale, la Giunta Comunale propone l’abbattimento
dell’addizionale comunale IRPEF, portandola dallo 0,40 allo 0,35
per cento.
Purtroppo, si deve
necessariamente constatare che l’entità di tale riduzione è
talmente esigua che sembra più uno scherno che un effettivo aiuto
per le famiglie del nostro Comune anche in considerazione
dell’avvento dei nuovi tributi TARI e TASI.
Ed ancora. Nessuno
accantonamento è stato previsto per opere di manutenzione della
nostra rete idrica. A tal riguardo, è bene ribadire che il nostro
comune dispone di una rete idrica che perde annualmente circa il 37%
di acqua. Sicuramente la definizione “colabrodo” risulta assai
ottimistica. Occorre evidenziare che tali perdite non comportano solo
un danno di carattere economico ma, purtroppo, ad esso si associa una
possibile, ben più grave, problematica di natura igienico sanitaria.
Una rete “colabrodo” permette l’infiltrazione di agenti
inquinanti e, quindi, pericolosi per la salute stessa dei cittadini,
come successo in un passato recente. Belle, a giudizio di qualcuno,
la moltitudine di aiuole con una svariate tipologie di piantumazione
che tutti possono vedere e che servono, soprattutto, nelle campagne
elettorali ma, purtroppo, il dato certo è che nel sottosuolo del
nostro Comune insiste, non visibile, una rete idrica “fatiscente”
che occorrerebbe migliorare ma che, in quanto non visibile, non viene
ritenuta degna di attenzione dall’attuale maggioranza poiché,
semplicemente, non porta voti.
A tal riguardo, pertanto,
invitiamo i componenti la maggioranza ad esaminare in modo concreto
la possibilità di reperire ed inserire nel programma delle opere
pubbliche i necessari fondi da utilizzare per un graduale ripristino
della nostra rete idrica.
Le stesse considerazioni
fatte per la rete idrica valgono per la rete fognaria comunale con
l’eccezione che, mentre la rete idrica raggiunge tutte le
abitazioni del Paese, oggi 2014, intere frazioni, purtroppo, non
possono usufruire di tale servizio perché inesistente.
Anche in questo caso si
tratta di opere non visibili alla collettività e, pertanto,
difficilmente i componenti la maggioranza prenderanno in
considerazione la possibilità di accantonare fondi da utilizzare per
la manutenzione e la realizzazione di nuovi tratti fognari.
Stesso discorso va fatto
per la rete del gas metano. Intere frazioni ne sono prive.
Ed ancora, è bene
osservare che le strade del centro del nostro Paese sono sicuramente
ben tenute e le aiuole che insistono ai margini di esse sono assai
curate. Tutto appare bello ed efficiente nel centro del Paese.
Purtroppo, basta spostarsi in periferia che tutto cambia
radicalmente. Le strade sono piene di buche e necessitano di
manutenzione e le aiuole, dove presenti, non sono curate.
Anche in questo caso, ci
si chiede il motivo per il quale nel documento di previsione non
risultano stanziati accantonamenti da destinare per coprire i costi
derivanti da una efficiente e costante manutenzione del manto
stradale e del verde della nostra periferia.
Probabilmente per
l’attuale amministrazione comunale la periferia ha una valenza
minore rispetto al centro.
In conclusione, invitiamo
tutti i componenti del Consiglio comunale a prendere in
considerazione gli appunti mossi al documento presentato in questa
sede affinché esso tenga conto delle effettive esigenze dei nuclei
familiari del nostro paese.
Semplifichiamo: fatti
concreti e necessari per la famiglia ed il nostro Paese. Il resto,
apparenze e fiorellini sui davanzali, viene dopo.
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