mercoledì 6 agosto 2014

RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE DEL 19 Maggio 2014
Pubblico in sala: uno
Consiglieri tutti presenti

1 – DETERMINAZIONE DELL'ALIQUOTA IRPEF PER L'ANNO 2014
Relaziona l'assessore Ansideri il quale afferma che la giunta ha vagliato la possibilità di diminuire l'aliquota da 0,4 a 0,35 ma alla fine si è preferito non ritoccare per precauzione.
Scalisi, Butti M e Butti S, hanno ribadito che l'abbassamento di un punto percentuale dell'aliquota corrisponde ad una minore entrata di 75.000 euro. Abbiamo un'entrata oramai fissa di 1.000.000 di euro. Inoltre come chiesto da tempo, ribadiscono il concetto di prendere in considerazione la capacità contributiva delle famiglie e quindi di scaglionare. Ma l'assessore ribadisce che queste entrate vengono OCULATAMENTE SPESE, NON VENGONO DISTRIBUITE A PIOGGIA, e servono anche per pagare i mutui accesi per le opere pubbliche.
Si vota: 9 favorevoli, 4 contrari.

2 – APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'IMPOSTA UNICA COMUNALE IUC
Relaziona Ansideri che presenta il documento.
Come già ribadito in occasione dell'approvazione dei criteri di applicazione della TARES, Butti Sabrina ribadisce che ancora una volta le opposizioni non sono state coinvolte nei tavoli tecnici, e che il principio cardine contenuto nella diretteiva europea di riferimento ovvero chi più inquina più paga anche questa volta è stato disatteso, e che gli auiti alle famiglie numerose non possono arrivare da un'applicazione iniqua di una tassa ma utilizzando altri strumenti.
A questo punto si scatena in una parte del tavolo consigliare una serie di sghignazzi e risatine sostanzialmente ironici, da osteria............
Risponde il Sindaco ribadendo che le aliquote applicate sostanzialmente non comportano aggravio per nussuna tipologia di nucleo famigliare, anche se il principio applicato da questa giunta è stato quello salvaguardare le famiglie numerose, principio già applicato per la TARES nel 2013.
Butti Sabrina allora chiede come mai l'entrata relativa alla TARSU del 2012 è inferiore all'entrata relativa alla TARES del 2013......... silenzio di tomba, ovvero non si rendono neanche conto dei dati che utilizzano per giustificare le aliquote.
Interviene Venegoni che sostiene che il ragionamento del consigliere Butti è giusta, in quanto la TARI essendo una tassa deve essere applicata con equità da un punto di vista teorico......le risatine si stoppano.........ma da un punto di vista pratico apprezza lo sforzo della giunta per come ha applicato le aliquote........
Si vota: 9 favorevoli, 4 contrari

3 – IMPOSTA UNICA COMUNALE IUC – COMPONENTE IMU – DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L'ANNO 2014
Relaziona Ansideri che conferma le aliquote dell'anno precedente.
Si vota: 9 favorevoli, 4 astenuti

4 – IMPOSTA UNICA COMUNALE IUC – COMPONENTE TARI – DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L'ANNO 2014
Relaziona Ansideri che conferma le aliquote TARES dell'anno precedente, con l'abolizione dell'obbligo dello 0,30 da trasferire allo Stato.
Si vota: 9 favorevoli, 4 contrari

5 – IMPOSTA UNICA COMUNALE IUC – COMPONENTE TASI – DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L'ANNO 2014
Relaziona Ansideri che comunica l'introduzione dell'aliquota minima dell'1,4 per mille.
Si vota: 9 favorevoli, 4 astenuti

6 – BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2014 – RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA – BILANCIO PLURIENNALE 2014/2016 – PROGRAMMA DELLE OPERE PUBBLICHE 2014/2016: ESAME ED APPROVAZIONE
Prende la parola Ansideri che conferma la relazione presentata nel consiglio precedente.
Dopo la solita discussione su come la giunta anche per questo triennio ha deciso di impiegare le tante risorse (opere, opere, opere.......senza mutui per il patto di stabilità, ma la priorità sono le opere......), per la rete idrica e fognaria nessuna risorsa, tanti fondi per tutte le associazioni (loro non distribuiscono a pioggia ma oculatamente....), Butti Massimo legge la dichiarazione di voto in rappresentanza dei gruppi di opposizione, che riportiamo di seguito.
Venegoni chiede alla Giunta di inserire nella parte corrente quello che prima si allocava nella parte straordinaria in modo da rendere disponibile delle risorse per piccoli interventi.
Si vota: 9 favorevoli, 4 contrari

Dichiarazione di voto “Prospettiva San Fermo”
Con riferimento al punto 6) dell’ordine del giorno avente per oggetto: “Bilancio di previsione per l’esercizio 2014 – relazione previsionale e programmatica – bilancio pluriennale 2014/2016 – programma opere pubbliche 2014/2016, il gruppo “Prospettiva San Fermo”, sin d’ora, mette in evidenza che esprimerà voto contrario all’approvazione del documento stesso.
Il voto contrario non deve essere interpretato come una presa di posizione fine a se stessa o, peggio ancora, uno sciocco ostruzionismo dettato da una mera ed improduttiva attività politica che porta a definire scriteriato tutto ciò che viene proposto dalla maggioranza e, come tale, da bocciare, da non prendere in considerazione perché sbagliato a priori. Tale atteggiamento lo lasciamo molto volentieri ai componenti la maggioranza che, sistematicamente, lo pongono in essere ogni qualvolta i consiglieri di minoranza avanzano delle costruttive proposte nell’interesse del Paese e, quindi, di tutti i suoi cittadini.
La decisione di esprimere voto contrario all’approvazione del documento in parola nasce dal fatto che si ritiene che esso presenta delle lacune operative e sposa un indirizzo politico che mal si concilia con quello del nostro gruppo che ha come prerogativa assoluta l’interesse del nostro Paese e pone al centro di ogni attività decisionale la famiglia nel senso più ampio.
Ed ancora. Dall’esame del documento presentato si rileva come non si tenga in assoluta considerazione il profondo disagio economico in cui versano molte famigli del nostro Paese in un periodo, come questo, contraddistinto da un profondo oscurantismo economico.
Più volte in questa aula si è parlato dei proventi del parcheggio dell’Ospedale “S. Anna” e, più volte, la minoranza ha avanzato la proposta di utilizzare parte di tali introiti per neutralizzare o, comunque, diminuire l’eccessivo carico fiscale che viene richiesto alle famiglie di San Fermo e che rischia di diventare insostenibile. Tutto inutile. Probabilmente, per il semplice fatto che la proposta veniva dai banchi dell’opposizione e, quindi, i suggerimenti avanzati sono stati sistematicamente bocciati. Eppure alcuni comuni del territorio comasco, meno fortunati del nostro poiché non possono disporre di “tesori” o “miniere d’oro”, tanto per citare alcuni titoli usati dalla testata giornalistica locale “La Provincia”, hanno assunto coraggiose iniziative che hanno portato ad una radicale diminuzione della pressione fiscale in seno ai nuclei familiari.
E’ legittimo chiedersi quale sia l’effettivo motivo che spinge i componenti la maggioranza del nostro comune a rifiutare le richieste dei gruppi di opposizione, motivandole con una mancanza di adeguati fondi/coperture finanziarie – ed invece constatare che vengono elargiti, sistematicamente, contributi “straordinari” per apprezzabili importi ad Enti ed associazioni vari. Ci si chiede se tali contributi abbiano effettivamente il requisito della “straordinarietà”. Come può essere definito un contributo “straordinario” se viene concesso ogni anno ? A tal proposito, si ritiene che un contributo possa essere definito “straordinario” solo quando viene concesso per fare fronte ad una effettiva esigenza scaturita da un evento che, come tale, risulta inatteso o fortuito. A tal riguardo è bene ribadire che il nostro Gruppo nulla ha contro l’elergizione dei contributi ordinari ad associazioni e/o enti operanti nel nostro territorio. Chiediamo solo che venga evitata la corresponsione di contributi “a pioggia”.
Oggi, dopo una continua e costante insistenza dei componenti l’opposizione per una riduzione della pressione fiscale, la Giunta Comunale propone l’abbattimento dell’addizionale comunale IRPEF, portandola dallo 0,40 allo 0,35 per cento.
Purtroppo, si deve necessariamente constatare che l’entità di tale riduzione è talmente esigua che sembra più uno scherno che un effettivo aiuto per le famiglie del nostro Comune anche in considerazione dell’avvento dei nuovi tributi TARI e TASI.
Ed ancora. Nessuno accantonamento è stato previsto per opere di manutenzione della nostra rete idrica. A tal riguardo, è bene ribadire che il nostro comune dispone di una rete idrica che perde annualmente circa il 37% di acqua. Sicuramente la definizione “colabrodo” risulta assai ottimistica. Occorre evidenziare che tali perdite non comportano solo un danno di carattere economico ma, purtroppo, ad esso si associa una possibile, ben più grave, problematica di natura igienico sanitaria. Una rete “colabrodo” permette l’infiltrazione di agenti inquinanti e, quindi, pericolosi per la salute stessa dei cittadini, come successo in un passato recente. Belle, a giudizio di qualcuno, la moltitudine di aiuole con una svariate tipologie di piantumazione che tutti possono vedere e che servono, soprattutto, nelle campagne elettorali ma, purtroppo, il dato certo è che nel sottosuolo del nostro Comune insiste, non visibile, una rete idrica “fatiscente” che occorrerebbe migliorare ma che, in quanto non visibile, non viene ritenuta degna di attenzione dall’attuale maggioranza poiché, semplicemente, non porta voti.
A tal riguardo, pertanto, invitiamo i componenti la maggioranza ad esaminare in modo concreto la possibilità di reperire ed inserire nel programma delle opere pubbliche i necessari fondi da utilizzare per un graduale ripristino della nostra rete idrica.
Le stesse considerazioni fatte per la rete idrica valgono per la rete fognaria comunale con l’eccezione che, mentre la rete idrica raggiunge tutte le abitazioni del Paese, oggi 2014, intere frazioni, purtroppo, non possono usufruire di tale servizio perché inesistente.
Anche in questo caso si tratta di opere non visibili alla collettività e, pertanto, difficilmente i componenti la maggioranza prenderanno in considerazione la possibilità di accantonare fondi da utilizzare per la manutenzione e la realizzazione di nuovi tratti fognari.
Stesso discorso va fatto per la rete del gas metano. Intere frazioni ne sono prive.
Ed ancora, è bene osservare che le strade del centro del nostro Paese sono sicuramente ben tenute e le aiuole che insistono ai margini di esse sono assai curate. Tutto appare bello ed efficiente nel centro del Paese. Purtroppo, basta spostarsi in periferia che tutto cambia radicalmente. Le strade sono piene di buche e necessitano di manutenzione e le aiuole, dove presenti, non sono curate.
Anche in questo caso, ci si chiede il motivo per il quale nel documento di previsione non risultano stanziati accantonamenti da destinare per coprire i costi derivanti da una efficiente e costante manutenzione del manto stradale e del verde della nostra periferia.
Probabilmente per l’attuale amministrazione comunale la periferia ha una valenza minore rispetto al centro.
In conclusione, invitiamo tutti i componenti del Consiglio comunale a prendere in considerazione gli appunti mossi al documento presentato in questa sede affinché esso tenga conto delle effettive esigenze dei nuclei familiari del nostro paese.
Semplifichiamo: fatti concreti e necessari per la famiglia ed il nostro Paese. Il resto, apparenze e fiorellini sui davanzali, viene dopo.

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