Spina Verde: chiuso uno storico sentiero per salire al “Pin Umbrela”
San Fermo è sempre più invasa da cemento e asfalto, ma rimane ancora un luogo dove è possibile il contatto con la natura. Nel nostro territorio è ricompreso un pezzo del parco Spina Verde ed è contiguo al parco Sorgenti del Lura.
Una delle zone in cui è più piacevole passeggiare è sicuramente la parte occidentale della Spina Verde verso il Pin Umbrela e il monte Sasso: una vegetazione ricca e variegata, i castagni, gli scoiattoli, le trincee, le sorgenti del Seveso nel vicino territorio di Cavallasca, la zona umida a confine con la Svizzera e in cima … una vista mozzafiato sul lago di Como.
Purtroppo sempre più spesso pezzi di bosco vengono recintati e resi inaccessibili ma c’è ancora tanto spazio fruibile per tutti.
Da qualche mese però uno dei punti di ingresso nel parco non è più praticabile.
Si tratta del sentiero che partiva da Via Busacce alta. Chi sale si trova di fronte un muro eretto a fianco di una nuova villa dal discutibile impatto paesaggistico, costruita proprio sul confine del parco; chi scende è bloccato da uno steccato venuto su dal nulla nel bosco sacrificando anche alcuni alberi.
Già in passato lo stesso sentiero era stato chiuso, sempre da un privato, più in alto; ma era stato possibile aggirare l’ostacolo, anche se il nuovo tracciato risultava più impervio.
Sorge spontanea la domanda: è possibile chiudere da un giorno all’altro un passaggio utilizzato da tutti e da sempre (perlomeno a memoria d’uomo)!!??
Gli uffici comunali competenti interpellati dichiarano che non possono farci nulla, perché questo sentiero non risulta censito sulle mappe ufficiali.
Bene! Bravi! Ma perché non è stato censito? E chi ha il compito di riportare strade e sentieri sugli strumenti urbanistici comunali affinchè si definisca quali sono pubblici, quali privati, quali privati di interesse pubblico ecc ecc ?
E ancora … gli altri sentieri di accesso al parco (pochissimi nel territorio di San Fermo) possono fare la stessa fine?
Attendiamo una risposta sperando che tra qualche anno non si sia costretti a raggiungere il Pin Umbrela solo in elicottero.
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