mercoledì 9 ottobre 2013

RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE  17 settembre 2013

Pubblico in sala 1.......e oggi si discute di TARES...........

ORDINE DEL GIORNO

1 – APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA E L'APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFUTI E SUI SERVIZI – TARES
Relaziona l'assessore Ansideri che di fatto legge brevemente il regolamento predisposto. Per quanto riguarda le riduzioni spiega che chi recupera la frazione organica con formazione di autocompostaggio ha diritto ad una riduzione del 10% sulla quota variabile, mentre per quanto riguarda le agevolazioni ed esenzioni, il regolamento prevede; esonero per per i soggetti che godono di assistenza continuativa da parte del Comune, riduzione del 50% per i locali adibiti ad oratorio e utilizzati dalle associazioni dilettantistiche sportive, riduzione in percentuale crescente ai numeri dei componenti famigliari a partire da 3.
Chiede la parola Butti Sabrina, che parte ad analizzare il nuovo capitolato d'appalto per la gestione dei servizi di igiene pubblica aggiudicato il 2 agosto di quest'anno. Ancora una volta si è persa l'occasione per inserire la tracciabilità dei rifiuti prodotti e dei rifiuti conferiti alla piattaforma ecologica al fine da fissare obiettivi di produzione di differenziata e premiare chi li raggiunge con riduzioni sulla TARES; quale metodo migliore per sensibilizzare le persone? 
Per quanto riguarda il regolamento, vista l'importanza, avrebbero potuto convocare i Capigruppo e discuterlo preventivamente ad un tavolo tecnico.
Nel complesso Butti lo definisce non equo in quanto non rispetta il principio europeo “chi sporca paga”.
Non vengono inserite riduzioni per i nuclei famigliari con 1 o 2 componenti (le famiglie che producono meno rifiuti........anziani, persone single) dato che le famiglie numerose vengono comunque già agevolate dai coefficienti fissati per la quota fissa.
Non vengono inserite norme per la determinazione del numero degli occupanti in casi particolari, es anziani in RSA o studenti e lavoratori momentaneamente residenti all'estero e riduzioni per le abitazioni ad uso stagionale e non continuativo.
Non è stata presa in considerazione, per le utenze non domestiche, una riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero.
Infine il 10% per l'autocompostaggio è ridicolo, ci sono regolamenti comunali che prevedono il 30%.
Le famiglie numerose vanno aiutate con altri strumenti, non con un Regolamento iniquo.
Interviene Scalisi che chiede se non è possibile correlare il tributo TARES al reddito.
Interviene Venegoni che condivide gli interventi di Butti e Scalisi, ma ritiene di votare il Regolamento con riserva di verifica tra un anno.
Interviene Falsone che dichiara che con le proiezioni effettuate si ottiene una calmierazione della tariffa (tradotto chi doveva risparmiare di più, le persone sole, risparmia meno per agevolare chi produce più rifiuti.....alla faccia dell'equità), con un incremento ragionevole della tassa per ogni nucleo famigliare, inoltre, ci tiene e lo sottolinea con enfasi, il concetto di famiglia deve essere salvaguardato.......(!!!!! ma cosa centra il concetto di famiglia con l'equità......se uno è separato o vedovo è “meno famiglia”?????).
Butti Sabrina ribatte che le proiezioni elaborate non sono comprensibili in quanto mancano i dati per poter stratificare i risultati, numero di utenze domestiche servite suddivise in base al numero dei componenti, numero di utenze non domestiche, numero di abitanti conteggiati a tariffa, ecc., quindi mette in dubbio la significatività dei risultati ottenuti. 
Interviene Ansideri specificando che le minori entrate derivanti dalla agevolazioni introdotte non è detto, e specifico non è detto, che le paghino gli altri, ma si troveranno i fondi all'interno dei capitoli di bilancio......(e i soldi all'interno dei capitoli di chi sono....????).
Venegoni chiede di avere dati reali tipo numero di anziani soli, numero di persone single, situazioni economiche difficili presenti.
Interviene Coviello, il quale dichiara: “Se i figli sono a casa è perchè non lavorano, perchè se guadagnassero bene sarebbero già fuori casa. Per le persone sole in difficoltà c'è un ottimo servizio sociale, quindi se hanno bisogno possono rivolgersi a loro. Poi questa cosa è stata fatta durante le ferie, e chi c'era durante le ferie? Non capisco la Butti, non doveva permettersi di dire che non crede alle parole del Sindaco, ma cosa credete che noi siamo 4 delinquentucci e voi siete i Santi? Ma cosa vi credete?”.
Votazione: maggioranza favorevole, opposizioni contro.

2 – APPROVAZIONE TARIFFE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFUTI E SUI SERVIZI – TARES – ANNO 2013
Sostanzialmente come sopra. Butti Sabrina non è d'accordo sul fatto che il Piano Finanziario non sia accompagnato da una relazione tecnica nella quale vengano esplicitati gli obiettivi da raggiungere. Inoltre non è d'accordo su come sono stati assegnati i coefficienti Kb, in quanto penalizzano i minori produttori di rifiuti.
Votazione: maggioranza favorevole, opposizioni contro.

3 – BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2013 – RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA – BILANCIO PLURIENNALE 2013/2015: ESAME ED APPROVAZIONE.
Relaziona Ansideri il quale comunica che ci sono circa 47.000 euro da imputare fuori bilancio dovute a fatture pervenute dal Consorzio Idrico per spese e aumentati consumi di acqua, che saranno però oggetto di un Consiglio Comunale a parte, e che dalla Regione sono arrivati contributi a fondo perso per circa 121.000 euro.
Interviene Scalisi che ad agosto aveva chiesto, in accordo con San Fermo Democratica, la diminuzione dell'IRPEF di un punto, che avrebbe comportato una minore entrata di soli 72.000 euro, proposta non accolta dalla maggioranza per l'impossibilità di sopperire a tale mancanza. Fa presente però che nel punto 6 della delibera in discussione, è previsto un maggior contributo alla Chiesa nella percentuale del 90% degli incassi degli oneri di urbanizzazione secondari anzichè dell'8%, quindi chiede qual'è la cifra prevista. Chiede inoltre se per i lavori dell'Area Feste è stato acceso un nuovo mutuo.
Nessuno è in grado di rispondere, vengo dati dei numeri, 90.000, 30.000, 40.000.......
Interviene il Segretario che specifica che ogni anno alla Parrocchia viene dato un contributo straordinario, quindi questa è la forma più corretta per l'allocazione in bilancio di questi contributi.
Interviene Mascetti che riguardo al monitoraggio delle perdite idriche, afferma che vista la difficoltà e l'imprecisione di calcolarle utilizzando i litri fatturati al comune – litri fatturati agli utenti, pensavano di installare dei maxi contatori in 4 – 5 zone del paese. Fino ad oggi sono riusciti ad installarne solo uno in zona via Imbonati/Ravona, per ragioni di costi, mentre per l'area Feste non è stato acceso nuovo mutuo. Elenca poi tutte le opere eseguite nel corso degli ultimi anni (asilo nido, centro anziani, scuola materna, elementari, medie, mensa, centro sportivo, spogliatoi, riparazioni varie, area feste) polemizzando in merito alle voci che circolano sull'utilità di alcune di esse, in particolare dell'area feste che a tutt'oggi è costata 850.000 euro arredamenti esclusi.
Interviene Butti Massimo per puntualizzare che l'idea di installare dei contatori in punti strategici della rete del paese risale all'epoca di Moretti.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione approvato a metà settembre, sottolinea che lascia poco spazio per le proposte visto che sembra più un bilancio consultivo. Comunque critica i pochi stanziamenti a favore delle persone e i soliti a favore delle opere, anche se nel 2013 ci sono ancora frazioni senza fogna e gas.
Butti Sabrina si dichiara in accordo con gli interventi di Scalisi e Butti Massimo.
Interviene Venegoni il quale afferma che riguardo la tempistica di approvazione è la norma che detta i tempi, mentre da un punto di vista tecnico invita la Giunta a programmare piccoli interventi a breve/medio termine per cercare di non far pesare sui cittadini le mancanze di altri (es tratto di marciapiede mancante in via Ravona).
Votazione: maggioranza favorevole, opposizioni contro.

giovedì 3 ottobre 2013

Ormai è chiaro: la nostra rete idrica è un pericoloso colabrodo!!!!!
  • più del 30% di acqua viene persa tutti gli anni a causa della vetustà dei tubi (abbiamo tratti di rete che risalgono agli anni '60)
  • nel 2011 ne abbiamo buttati via il 37% e nel 2012 81.000 mcubi persi in più per la comparsa di due grosse falle
  • 25 settembre 2013: ordinanza di non potabilità per inquinamento fecale
  • 1 ottobre 2013: ordinanza revocata senza avere trovato le cause, ma solo per l'aggiunta di cadeggina
  • i buchi nella rete sono una delle possibili cause di inquinamento da batteri fecali (se diminuisce la pressione possono penetrare terra sporca o liquami)
  • vengono eseguiti solo interventi ordinari di manutenzione quando non se ne può proprio fare a meno
  • nell'acqua che beviamo ci sono da vari anni i solventi clorurati (trielina e percloroetilene) e i cittadini non lo sanno (giugno 2013 alle scuole di Mornago 8 microgrammi/litro quando la soglia di legge è 10)
  • la politica dell'acqua delle nostre ultime amministrazioni: le fontane e le irrigazioni delle nuove aiuole!!!
  •  si spendono tanti soldi per abbellire ma non per eliminare inquinamento e sprechi (l’acqua che si disperde la paghiamo con i soldi della collettività soprattutto in termini di energia elettrica): “tanto i buchi nei tubi sottoterra non li vede nessuno!”. QUESTO I GRUPPI DI OPPOSIZIONE È DA TEMPO CHE LO DENUNCIANO
  • la casetta dell'acqua: EVVIVA ma che acqua vendono???? perchè non espongono le analisi??? e il piano di autocontrollo dov'è?????
  • nel 2013 volevano sciogliere il consorzio idrico al posto di ........BHO........ per fortuna siamo riusciti a sospendere la delibera in consiglio comunale

PARLIAMONE.....
DIFENDIAMO UN BENE PREZIOSO 
E LA NOSTRA SALUTE!!

VENERDì 11 OTTOBRE 2013 ORE 20,45
PRESSO LA SALA POLIFUNZIONALE 
IN PIAZZA 27 MAGGIO


           Prospettiva San Fermo      San Fermo Democratica
                                       

                                                                                 
                     




mercoledì 2 ottobre 2013

TARES QUESTA SCONOSCIUTA..............

Con delibera del 17 settembre 2013 il Consiglio Comunale di San Fermo ha approvato il regolamento per la disciplina e l'applicazione della TARES, il piano finanziario e le relative tariffe, ovvero i principi e le modalità per determinare la nuova tassa. Ma, tutti sanno cos'è la TARES? Abbiamo pensato di riassumere brevemente e con semplicità un argomento alquanto complesso.

Che cos’è la TARES? 
La nuova TARES, la Tariffa comunale sui rifiuti e servizi, è entrata in vigore a partire da gennaio 2013. Introdotta con il Decreto Legge Monti "salva Italia", va a sostituire la TARSU e la TIA, racchiudendo in un solo tributo tutte le voci riguardanti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, e tutti gli altri servizi definiti “indivisibili", come l'illuminazione, la manutenzione delle strade e il verde pubblico.
L'imposta, viene determinata su base annua a seconda della quantità e della qualità dei rifiuti prodotti per metro quadrato di abitazioni ed edifici ad uso commerciale. 

Già per l'anno 2013 la costruzione di tale tariffa deve tenere conto del principio europeo «chi inquina paga» (art 14 Direttiva Europea n. 2008/98/CE), come spiegato nell'articolo 5 del decreto legge 102 approvato il 31 agosto 2013 dal Consiglio dei Ministri. Il testo stabilisce la commisurazione della tariffa sulla base delle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte e al costo del servizio sui rifiuti. 

Chi deve pagare l’imposta 
La Tares non sarà pagata solo da proprietari di immobili, ma da tutti coloro che "occupano o detengono locali o aree scoperte" (negozi, uffici, capannoni), quindi chiunque occupi, possegga o detenga a qualsiasi titolo:
 locali (quindi di tutte le strutture fissate al terreno e chiuse minimo su tre lati)
 aree scoperte ad uso commerciale, ossia di tutte quelle superfici prive di edifici o di strutture edilizie, di spazi circoscritti che non costituiscono parte integrante del locale.

Sono invece escluse: 
 le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, quali i balconi e le terrazze scoperte, i posti auto scoperti, i cortili, i giardini e i parchi
 le aree comuni condominiali di cui all’articolo 1117 c.c. che non siano detenute o occupate in via esclusiva, come androni, scale, ascensori, stenditoi o altri luoghi di passaggio o di utilizzo comune tra i condomini. 

Quota fissa e variabile 
L’applicazione della TARES sulle utenze domestiche, ovvero sugli immobili destinati esclusivamente all’abitazione con relative pertinenze, viene calcolata in base al numero dei componenti del nucleo familiare che risultano iscritti dal primo gennaio 20013 sugli elenchi dell’anagrafe tributaria e alla metratura dell’abitazione. 
Il tributo si compone di una quota fissa e una quota variabile.
Quota fissa: si applica alla superficie dell’alloggio e dei locali che ne costituiscono la relativa pertinenza, sulla base di tariffe fissate per metro quadrato rispetto al numero degli occupanti, determinate in modo tale da privilegiare i nuclei familiari più numerosi.
Quota variabile: è determinata in relazione al numero degli occupanti.
Coefficienti: sono determinati nella delibera tariffaria.

Il calcolo della quota fissa 
Il calcolo della quota fissa si basa su una tariffa commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per metro quadrato, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. 
 per le unità immobiliari a destinazione abitativa iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, viene calcolata sul 80% della superficie catastale, applicata per la TARSU negli anni precedenti al 2013. Nei casi in cui non sia disponibile la superficie catastale viene utilizzata la superficie calpestabile misurata al netto dei muri, ad esclusione di balconi e terrazze oppure per aree esterne in base al perimetro interno. 

Il calcolo della quota variabile 
La quota variabile della TARES sulle utenze domestiche viene calcolata sulla base del numero degli occupanti dell’abitazione, ovvero in funzione dei componenti del nucleo familiare risultante all’Anagrafe Comunale al 1° gennaio dell’anno di riferimento, altresì vengono considerate nel calcolo dell’imposta anche le altre persone che dimorano nella casa per un periodo superiore ai sei mesi come per esempio colf e badanti. 
Vanno inoltre considerate parte del nucleo e quindi calcolate ai fini dell’imposta, le persone presenti nello stato di famiglia ma domiciliate temporaneamente in un altro indirizzo, come per esempio i volontari o i lavoratori che si trovano all’estero o gli individui ricoverati presso case di cura o di riposo, comunità di recupero, centri educativi o penitenziari per un periodo inferiore ai 12 mesi. 

Pagamento
Con delibera del 3 agosto 2013 il Consiglio Comunale di San Fermo ha approvato la riscossione della TARES in tre rate con scadenza maggio, luglio e 16 dicembre 2013, le rate in acconto sono state stabilite con la TARSU e il saldo sarà determinato a conguaglio con la determinazione delle tariffe TARES.
Spina Verde: chiuso uno storico sentiero per salire al “Pin Umbrela”

San Fermo è sempre più invasa da cemento e asfalto, ma rimane ancora un luogo dove è possibile il contatto con la natura.  Nel nostro territorio è ricompreso un pezzo del parco Spina Verde ed è contiguo al parco Sorgenti del Lura.
Una delle zone in cui è più piacevole passeggiare è sicuramente la parte occidentale della Spina Verde  verso il Pin Umbrela e il monte Sasso: una vegetazione ricca e variegata, i castagni, gli scoiattoli, le trincee, le sorgenti del Seveso nel vicino territorio di Cavallasca, la zona umida a confine con la Svizzera e in cima … una vista mozzafiato sul lago di Como.
Purtroppo sempre più spesso pezzi di bosco vengono recintati e resi inaccessibili ma c’è ancora tanto spazio fruibile per tutti.
Da qualche mese però uno dei punti di ingresso nel parco non è più praticabile.
Si tratta del sentiero che partiva da Via Busacce alta. Chi sale si trova di fronte un muro eretto a fianco di una nuova villa dal discutibile impatto paesaggistico, costruita proprio sul confine del parco;  chi scende è bloccato da uno steccato venuto su dal nulla nel bosco sacrificando anche alcuni alberi.
Già in passato lo stesso sentiero era stato chiuso, sempre da un privato, più in alto; ma era stato possibile aggirare l’ostacolo, anche se il nuovo tracciato risultava più impervio.
Sorge spontanea la domanda: è possibile chiudere da un giorno all’altro un passaggio utilizzato da tutti e da sempre (perlomeno a memoria d’uomo)!!??
Gli uffici comunali competenti interpellati dichiarano che non possono farci nulla, perché questo sentiero non risulta censito sulle mappe ufficiali.
Bene! Bravi! Ma perché non è stato censito? E chi ha il compito di riportare strade e sentieri sugli strumenti urbanistici comunali affinchè si definisca quali sono pubblici,  quali privati, quali privati di interesse pubblico ecc  ecc ?
E ancora … gli altri sentieri di accesso al parco (pochissimi nel territorio di San Fermo) possono fare la stessa fine?
Attendiamo una risposta sperando che tra qualche anno non si sia costretti a raggiungere il Pin Umbrela solo in elicottero.