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Da qualche tempo sono in corso lavori in via Roma. Qualche perplessità sulle scelte fatte mi è sorta quando ho visto la rotondina di via Roma poi giustificata dagli Uffici per la successiva modifica di via Santa Maria.
Ma quello che suscita grandi perplessità sulla scelta fatta è la posa in corso del cordolo che divide per circa cinquecento metri, metro più metro meno, le due corsie in via Roma.
Quel cordolo è alto venti centimetri e, ovviamente, non è valicabile. La corsia diviene larga tre metri e cinquanta circa e, come si può osservare dalle immagini, il passaggio di un veicolo lascia poco spazio libero.
Ed allora mi domando e pongo all’attenzione, ad esempio, almeno tre problemi che questo cordolo potrebbe creare:
1. come potrà fare l’ambulanza a passare in caso di emergenza e qualora ci fosse una fila di veicoli incolonnati o, peggio, fermi?
Dovrà rimanere bloccata all’interno fino al raggiungimento della rotatoria?
Qualcuno potrebbe rispondermi che ci sono due varchi (uno non lontano dall’altro) di circa tre metri che potrebbero consentire il salto di corsia ed evitare così l’incolonnamento.
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Oppure potrebbe dire: c'è un cantiere in corso, l'asfalto sarà rifatto e si alzerà il piano della strada ...
Rispondo: se si osservasse bene, in corrispondenza dei varchi, il cordolo si abbassa, ma rimane comunque 4-5 centimetri sopra il piano strada attuale e poi - credo - il rifacimento dell'asfalto dovrebbe comportare una preventiva superficiale asportazione di quello oggi esistente (che è un gruviera!), abbassando così l'attuale piano strada. Si può quindi ipotizzare che il nuovo asfalto arriverà a filo del cordolo ribassato. Perchè il nuovo asfalto mi pare illogico che possa risultare più alto rispetto al profilo ribassato del cordolo in corrispondenza del varco. I venti centimetri potrebbero quindi ridursi (di 4-5 centimetri), ma il problema rimarrebbe. Quindi ?
2. e se passasse un ciclista? li vorrei proprio vedere quegli automobilisti che gli starebbero dietro a venti all’ora per cinquecento metri! ci potrebbe essere o no qualcuno che cercherebbe comunque di superarlo – si sa, la fretta di tanti – con il possibile pericolo che venga urtato, ad esempio, con lo specchietto retrovisore?
3. e se un veicolo si fermasse lì dentro per un guasto ?
Ma possibile che il progettista abbia ritenuto non esistenti questi “inconvenienti” o li abbia ritenuti poco rilevanti ? non c’erano soluzioni alternative che consentissero di marcare la separazione delle corsie, rallentare la velocità del traffico, ma evitare questi rischi?
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Fare non significa fare senza riflettere e mi incuriosisce conoscere quali valutazioni sono state fatte dai responsabili amministrativi e tecnici del progetto dei cordoli così sopraelevati ritenuti prevalenti rispetto ai potenziali rischi di cui sopra fatta menzione.
Un’ultima domanda che mi pongo: se avessi ragione sulla pericolosità del cordolo, in caso di incidente può essere configurata una responsabilità oggettiva dell’Amministrazione comunale?
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