Riportiamo di seguito la lettera inviata al quotidiano La
Provincia e pubblicata il 7 aprile 2011.
A San Fermo e Olgiate
Tante liste elettorali: un segno di individualismo
La presentazione di tante liste nei Comuni di San Fermo e Olgiate rappresenta sicuramente un punto su cui vale la pena provare a fare qualche riflessione, soprattutto sulla realtà di San Fermo che conosco meglio.
Innanzitutto è uno dei più evidenti segnali dell'individualismo che ormai la fa da padrone nella nostra società, facendo venir meno quel concetto che dovrebbe stare al di sopra di ogni ideologia e rappresentare la stella fulgida cui guardare nell'azione amministrativa: il bene comune.
Ciò concretamente può purtroppo tradursi nella presentazione di liste costruite su singole figure che, in un modo o in un altro, hanno un peso nel paese e che giocano in una chiave spesso personale, e non di reale condivisione di idee e percorsi.
L'aspetto progettuale viene assolutamente messo in secondo piano e quando si cerca di parlare di programma la risposta che ci si sente dare è sempre la stessa: «Ma tanto sono sempre le solite cose su cui siamo d'accordo tutti».
Ammesso quindi che l'analisi dei problemi con le relative soluzioni sia la medesima (ciò non è sempre comunque vero), diventa l'aspetto "personale" a determinare quanto e come nascono i tanti schieramenti.
Quanto più il metro di misura e confronto sono i desideri di rivalsa, le rivincite personali, la ricerca di visibilità, l'esigenza di avere il più possibile le "mani libere" da qualsiasi forma di controllo, ingenerando più di un sospetto sulla gestione affaristica dei Comuni (vedi speculazione edilizia che ha colpito duramente San Fermo negli ultimi anni) ed i pregiudizi sulle forme organizzate delle forze politiche, tanto più diventa difficile trovare forme di dialogo costruttive che uniscono e fanno crescere un senso civico comune.
A San Fermo c'è un'aggravante: la maggioranza uscente non ha saputo (o voluto) cogliere l'occasione di aprire spazi di confronto con gli altri, soprattutto ora che il sindaco uscente non può più candidarsi come primo cittadino, sulle prospettive del paese, decisamente mutate dopo la realizzazione del Nuovo Ospedale.
Per tutte valga una domanda: San Fermo guarda, per il suo sviluppo futuro, verso i paesi dell'Olgiatese o verso un'annessione con Como?
Al di là dell'esito elettorale, questa mancanza di lungimiranza mi sembra una colpa grave perchè denota miopia e presunzione e rischia di mettere la maggioranza vincitrice, qualunque essa sia, in una condizione di oggettiva debolezza.
Sta quindi nell'incapacità di costruire relazioni positive la drammatica causa di questa frammentazione perché i presupposti sono individuali e non collettivi.
Ciò non può far venir meno le responsabilità dei soggetti collettivi; anche i partiti, in modo particolare quelli "personali", non si sottraggono a questa tendenza che fa saltare i ponti del dialogo ed è più semplice della faticosa e lunga costruzione di proposte condivise per il bene di tutti.
Troppi "io" in definitiva prevalgono sul "noi" e San Fermo non ne è esclusa, da 20 anni prigioniera dei capricci dei soliti noti.
Riccardo Gagliardi
Segretario Partito Democratico
San Fermo della Battaglia
A San Fermo e Olgiate
Tante liste elettorali: un segno di individualismo
La presentazione di tante liste nei Comuni di San Fermo e Olgiate rappresenta sicuramente un punto su cui vale la pena provare a fare qualche riflessione, soprattutto sulla realtà di San Fermo che conosco meglio.
Innanzitutto è uno dei più evidenti segnali dell'individualismo che ormai la fa da padrone nella nostra società, facendo venir meno quel concetto che dovrebbe stare al di sopra di ogni ideologia e rappresentare la stella fulgida cui guardare nell'azione amministrativa: il bene comune.
Ciò concretamente può purtroppo tradursi nella presentazione di liste costruite su singole figure che, in un modo o in un altro, hanno un peso nel paese e che giocano in una chiave spesso personale, e non di reale condivisione di idee e percorsi.
L'aspetto progettuale viene assolutamente messo in secondo piano e quando si cerca di parlare di programma la risposta che ci si sente dare è sempre la stessa: «Ma tanto sono sempre le solite cose su cui siamo d'accordo tutti».
Ammesso quindi che l'analisi dei problemi con le relative soluzioni sia la medesima (ciò non è sempre comunque vero), diventa l'aspetto "personale" a determinare quanto e come nascono i tanti schieramenti.
Quanto più il metro di misura e confronto sono i desideri di rivalsa, le rivincite personali, la ricerca di visibilità, l'esigenza di avere il più possibile le "mani libere" da qualsiasi forma di controllo, ingenerando più di un sospetto sulla gestione affaristica dei Comuni (vedi speculazione edilizia che ha colpito duramente San Fermo negli ultimi anni) ed i pregiudizi sulle forme organizzate delle forze politiche, tanto più diventa difficile trovare forme di dialogo costruttive che uniscono e fanno crescere un senso civico comune.
A San Fermo c'è un'aggravante: la maggioranza uscente non ha saputo (o voluto) cogliere l'occasione di aprire spazi di confronto con gli altri, soprattutto ora che il sindaco uscente non può più candidarsi come primo cittadino, sulle prospettive del paese, decisamente mutate dopo la realizzazione del Nuovo Ospedale.
Per tutte valga una domanda: San Fermo guarda, per il suo sviluppo futuro, verso i paesi dell'Olgiatese o verso un'annessione con Como?
Al di là dell'esito elettorale, questa mancanza di lungimiranza mi sembra una colpa grave perchè denota miopia e presunzione e rischia di mettere la maggioranza vincitrice, qualunque essa sia, in una condizione di oggettiva debolezza.
Sta quindi nell'incapacità di costruire relazioni positive la drammatica causa di questa frammentazione perché i presupposti sono individuali e non collettivi.
Ciò non può far venir meno le responsabilità dei soggetti collettivi; anche i partiti, in modo particolare quelli "personali", non si sottraggono a questa tendenza che fa saltare i ponti del dialogo ed è più semplice della faticosa e lunga costruzione di proposte condivise per il bene di tutti.
Troppi "io" in definitiva prevalgono sul "noi" e San Fermo non ne è esclusa, da 20 anni prigioniera dei capricci dei soliti noti.
Riccardo Gagliardi
Segretario Partito Democratico
San Fermo della Battaglia
14:36, 08 aprile, 2011
RispondiEliminaIndividualismo, prevaricazione degli interessi privati rispetto a quelli della collettività, avvilimento delle istituzioni, asservimento delle istituzioni. Sistema importanto nelle realtà locali direttamente dal BUON GOVERNO centrale.
Politica come tutela del bene comune, etica, valori, rispetto dei ruoli istituzionali.......PAROLE DESUETE!!!!!!!!!
dI padre in figlio i buoni comportamenti si trasmettono con l'esempio....
quali sono oggi i padri della nostra politca?
Riusciremo a dire BASTA?
17:10, 08 aprile, 2011
RispondiElimina@ Utente anonimo
Per chi come noi ancora crede a certi riferimenti etici positivi e si propone per questi, c'è e ci sarà sempre l'impegno a non accettare quella proposizione negativa e deleteria. E' importante comprendere la nostra proposta e lasciare vecchi ed ancor presenti percorsi.
23:35, 13 maggio, 2011
RispondiEliminaforza ragazzi possiamo farcela , e comunque vada siamo contenti di sapere che ci siete, ci sentiamo meno orfani: delle buone maniere, di un'etica di vita, di facce pulite, della mancanza di interessi da difendere!!!!
Io sono con voi, siate con noi comunque.
Grazie