venerdì 23 giugno 2017

ANCORA UNA VOLTA SIAMO COSTRETTI A PARLARE DI
QUALITA' DELL'ACQUA PUBBLICA


Il quotidiano La provincia ha riportato il 23 Giugno, quasi integralmente, un nostro comunicato del 20 Giugno, del quale di seguito riprendiamo la parte essenziale:

Le analisi di potabilità sulla rete, compito del comune, venivano eseguite fino all’anno scorso circa ogni tre mesi. Dal Novembre 2016 al Maggio 2017, per circa sei mesi quindi, non risulta però essere stato eseguito nessun controllo! Perché risparmiare poche centinaia di Euro per tutelare la nostra salute?

Le analisi di Maggio sono state poi pubblicate sul sito del Comune solo oggi 20 Giugno, dietro nostra insistenza e richiesta di chiarimenti.

Il perché è presto spiegato: per ben 2 volte (9 Maggio e 15 Maggio) le analisi eseguite su acqua prelevata presso le scuole di via Lancini sono risultate batteriologicamente non conformi. Non conforme anche l’acqua prelevata il 22 Maggio presso il lavandino mensa della scuola di Via Monte Sasso a Cavallasca.

E’ vero, la non conformità è per poche colonie di Coliformi e la popolazione non ha corso grossi rischi, ma la positività risulta in ben due analisi consecutive e l’origine può essere da contaminazione da fognatura o da inefficienza della disinfezione, quindi indicatore del cattivo stato delle nostre reti o, come minimo, di cattiva manutenzione”.

Si trattava quindi di dati inconfutabili, ma la replica del Sindaco Mascetti, anziché entrare nel merito si è limitata ad una serie di insulti gratuiti nei confronti di chi, anche per dovere istituzionale se non come semplice cittadino, ha sollevato la questione.
Lo stesso sindaco dimostra anche una certa ignoranza poiché cita fantomatiche “leggi regionali” che non esistono.

La materia è infatti normata da un Decreto Legislativo del 2 febbraio 2001, numero 31. La Regione Lombardia ha invece poi pubblicato una circolare esplicativa, n. 15/San/2004, ripresa in seguito a livello locale dalle diverse ASL ora ATS in varie occasioni con chiarimenti.

La legge stabilisce chiaramente quali siano i parametri di riferimento per giudicare idonea l’acqua destinata al consumo umano e tra questi l’assenza anche di una sola colonia di microrganismi indicatori, quali quelli trovati nel mese di Maggio in alcuni punti rete di San Fermo e Cavallasca.

La legge stabilisce inoltre che vi siano dei controlli interni a cura del gestore (nel nostro caso il Comune) e controlli esterni a cura dell’ente di controllo ufficiale (ASL ora ATS Insubria).

Nel caso di non conformità delle analisi eseguite da controlli interni, la legge 31 e la circolare regionale impongono che devono essere adottate misure idonee per trovare la causa dell’inconveniente. Sicuramente non basta ripetere l’analisi fino a quando risulta favorevole (presso le scuole di via Lancini l’analisi è risultata non conforme per due volte consecutive!) o semplicisticamente aggiungere ipoclorito di sodio fino a rendere l’acqua dal sapore improponibile.

Va invece immediatamente informata la ASL (ora ATS Insubria) che è la vera autorità titolata a dare il giudizio di potabilità.

Avremmo accettato gli insulti e dichiarato mea culpa se il nostro Sindaco ci avesse dato assicurazioni sul fatto di aver informato tempestivamente ATS, ci avesse elencato le misure prese per individuare le cause (di concerto con ATS) e su quali provvedimenti stia adottando per evitare casi analoghi in futuro (visto che non è la prima volta che succede).

Infine vogliamo citare l’articolo 10 comma 4 del DLgs 31/2001:

4. Il sindaco, l'azienda unità sanitaria locale, l'Autorità d'àmbito ed il gestore informano i consumatori in ordine ai provvedimenti adottati, ciascuno per quanto di propria competenza”.

Il Sindaco lo prenda finalmente in considerazione e informi una volta per tutte sullo stato della rete idrica comunale con dati precisi e non con generiche affermazioni.




mercoledì 31 maggio 2017

LOTTO 2.......ECCO LA PRIMA SENTENZA TAR LOMBARDIA

Risultati immagini per strada lotto 2 san fermo della battagliaLa ormai annosa questione del progetto di inutile strada tra San Fermo della Battaglia e il nuovo Ospedale Sant'Anna, costo iniziale del progetto 4 milioni e centomila Euro, a carico della Provincia,  ha una nuova puntata.

Il TAR della Lombardia con sentenza 1199 pubblicata il 27/05/2017 ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato dal Comune di San Fermo della Battaglia contro la Regione Lombardia, che aveva decretato di procedere a VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, per il progetto di strada di collegamento tra via Peneporto del quartiere Mornago ed il nuovo Ospedale Sant’Anna.

Il Comune di San Fermo viene anche condannato a pagare le spese di lite.

La sentenza giunge dopo ben 5 anni! Infatti il ricorso era stato notificato nel 2012.

Nel frattempo la valutazione di impatto ambientale è stata eseguita, con dovizia di relazioni tecniche elaborate da esperti non solo in materie ambientali ma anche idrogeologiche, archeologiche e viabilistiche e si è conclusa con un nuovo decreto regionale il 30/10/2016, che ha giudicato non compatibile l’opera.

Anche nei confronti di questo nuovo decreto il Comune di San Fermo ha presentato ricorso nel Dicembre 2016.

Alla luce di questa prima sentenza, invitiamo l’Amministrazione Comunale a prendere atto della legittimità del comportamento degli uffici regionali e a ritirare il secondo ricorso, anche per evitare di sprecare inutilmente altre risorse pubbliche.


domenica 14 maggio 2017

SAN FERMO DEMOCRATICA

ENZO TISO sindaco


INVITA LA POPOLAZIONA ALLA


 PRESENTAZIONE DELLA LISTA E DEL PROGRAMMA

GIOVEDÌ 25 MAGGIO 
ORE 20.45 SALA POLIFUNZIONALE SAN FERMO della BATTAGLIA
(sopra Centro Anziani, via De Cristoforis 2)

VENERDÌ 26 MAGGIO 
ORE 20.45 VILLA IMBONATI CAVALLASCA
 






ECCO LA NUOVA SQUADRA di SAN FERMO DEMOCRATICA:

Butti Sabrina 52 anni, dirigente farmacista presso l’Ospedale Sant’Anna. Consigliere Comunale uscente a San Fermo.

Micari Giuseppe 73 anni, pensionato, già dirigente amministrativo, è stato assessore a Cavallasca. Ora vicepresidente dell’associazione “Meno Giovani”.

Antonacci Silvana 54 anni, insegnante presso Magistri Cumacini di Como. Ha svolto attività culturali in ambito scolastico.

Arnaboldi Giampiero 62 anni, architetto, dirigente comunale nel settore lavori pubblici, edilizia privata ed urbanistica.

Failla Daniele 20 anni, studente, diplomato nel settore Turismo. Attivo in parrocchia e nel volontariato.

Neroni Manuela 53 anni, animatrice nel gruppo “MAMO”, organizza attività per bambini.

Oliva Giovanni 73 anni, pensionato ex artigiano edile, è stato presidente della cooperativa di Cavallasca e consigliere comunale.

Piccinelli Paolo 57 anni, medico neuropsichiatra infantile presso l’ospedale Macchi di Varese. Impegnato nel volontariato.

Romeo Antonio 28 anni, laureato in Scienze Chimiche.

Santorelli Marco 52 anni, imprenditore nel settore delle energie rinnovabili.

Santorelli Sara 22 anni, con attestati formativi in vari campi: dalla scuola di Minoprio, alla grafica, alla moda. Attenta alle problematiche giovanili.

Serafini Tiziana 62 anni, ex insegnante della scuola primaria, ambientalista e attiva nel sociale.

venerdì 12 maggio 2017

San Fermo della Battaglia

Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale 11 GIUGNO 2017

la lista SAN FERMO DEMOCRATICA C'E'

Candidato Sindaco: TISO Crescenzo detto Enzo


PROGRAMMA ELETTORALE 2017

Premessa:

Queste elezioni avvengono a seguito dell'incorporazione di Cavallasca con il Comune di San Fermo, sulle cui ragioni molto si è detto.  Di certo ha comportato e sta comportando cambiamenti per le abitudini di tutti i cittadini, da chi cavallaschino andava semplicemente a rinnovare un documento a Villa Imbonati ed ora si ritrova un portone chiuso, a chi, sanfermino, ora condivide strutture e servizi con una comunità più allargata. Mettersi insieme è un bene, purché sia chiaro e condiviso un progetto amministrativo, scandito da impegni precisi, che punti davvero a migliorare i servizi comunali, rendendo i cittadini protagonisti di questo cambiamento e non semplici destinatari passivi di decisioni prese dall'alto.

Noi pensiamo che mai come ora, preso atto dell'avvenuta fusione e dentro un quadro ancora in gran parte indefinito e confuso, occorra rimettere al centro il cittadino, realizzando assieme il NUOVO paese che vogliamo.


Siamo un gruppo di persone con tanta voglia di fare, per cambiare e migliorare il nostro nuovo e più grande paese. Con passione e competenza ci mettiamo a disposizione della nostra comunità.

Cosa intendiamo fare:

  1. COSTRUIRE UN RAPPORTO TRA CITTADINI E COMUNE BASATO SU ONESTA’, TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE DIRETTA ED EFFICIENZA.

È dovere dell’amministrazione comunale favorire la partecipazione dei cittadini con scelte condivise, perché la partecipazione è garanzia di legalità e trasparenza.


·           Presentare in forme comprensibili ai cittadini il Bilancio Comunale sia di previsione che consuntivo.

·           Creare un Comitato di cittadini, con potere consultivo, che periodicamente si confronti con la Giunta con proposte, suggerimenti e critiche. Dare un ruolo propositivo alle Commissioni comunali esistenti.

·           Destinare una quota delle risorse finanziarie al Bilancio Partecipato sulla base di proposte provenienti da cittadini e Associazioni.

·           Istituire il PROSINDACO o Consigliere delegato per Cavallasca e le frazioni.

·           Predisporre, anche con il coinvolgimento delle Commissioni di cui al punto 2, uno studio finalizzato alla individuazione e superamento delle criticità derivanti dalla fusione, riguardanti l’adeguamento dei servizi, l’uniformità dei regolamenti e degli strumenti urbanistici.

·           Riaprire almeno con cadenza settimanale, uno sportello comunale in località Cavallasca, fruibili anche dalle frazioni vicine (Olcellera, Vergosa, Ca Matta …).

·           Mantenere in località Cavallasca parte dei servizi e delle sedi delle Associazioni, ridefinendo e riorganizzando gli spazi esistenti intorno a Villa Imbonati (Villa Butti, ex farmacia, ex chiesa S. Carlo) al fine di salvaguardare la coesione sociale.

·           Coinvolgere i cittadini attraverso un foglio informativo, che riporti le fasi salienti dell’attività comunale e che dia spazio anche alle minoranze. Registrare e trasmettere on line le sedute del Consiglio Comunale.

  1. MIGLIORARE LA QUALITA’ E LA SICUREZZA DELLA VITA DELLE PERSONE, SOPRATTUTTO DI QUELLE PIU’ FRAGILI: ANZIANI, BAMBINI, DISABILI.
I cittadini possono essere facilitati ad avere un ruolo attivo nel collaborare ai bisogni di assistenza se vengono valorizzate le associazioni di volontariato, la Parrocchia e le altre organizzazioni laiche e religiose, già attive nei settori dei servizi alla persona, per potenziarne lo sviluppo, in un’ottica di sussidiarietà.

·           Potenziare l’assistenza domiciliare integrata alle persone in condizioni di fragilità (anziani, malati cronici, bambini con gravi disabilità).

·           Utilizzare a scopo socio-assistenziale la Farmacia Comunale: consegna farmaci a domicilio di invalidi, prezzi più bassi di parafarmaci e ausili per famiglie in difficoltà.

·           Salvaguardare l’inserimento scolastico e il supporto educativo di bambini con disabilità.

·           Facilitare l’attivazione di un “Telefono Amico” per gli anziani anche coordinandosi con reti e associazioni già esistenti.

·           Creare forme di supporto a famigliari e malati di Alzheimer.

·           Potenziare il contrasto ai fenomeni di bullismo e disagio sociale con interventi psicoeducativi mirati a sostegno delle famiglie.

·           Favorire lo sviluppo di una cultura di solidarietà sociale.

·           Favorire la creazione di gruppi di controllo di vicinato e auto-aiuto per difendersi da furti e truffe.

·           Aumentare la vigilanza e controllo del territorio coordinandosi con le forze dell’ordine e potenziando l’illuminazione ove necessita. Verificare la possibilità di insediare una Caserma dei Carabinieri.

·           Individuare attraverso i servizi, problemi di disagio sociale per poter intervenire preventivamente.

·           Creare un ufficio, coordinato con i servizi sociali, che consenta la consulenza gratuita al cittadino in difficoltà economica, in merito a problemi legali, fiscali e di lavoro.

·           Supportare il volontariato creando un coordinamento per favorire la collaborazione tra le Associazioni, migliorare l’integrazione dei servizi, la gestione delle risorse e l’utilizzo delle sedi disponibili.

  1. SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE, EDILIZIA, URBANISTICA.
La salvaguardia del suolo e del paesaggio sono valori e beni comuni della cittadinanza e delle future generazioni.


·           Definire un Progetto “Crescita zero” per fermare il consumo di suolo e programmare quanto prima la riunificazione dei PGT di San Fermo della Battaglia e Cavallasca

·           Potenziare la difesa dei Parchi Spina Verde e Sorgenti del Lura e favorire corridoi ecologici di collegamento tra i due. Tutelare il territorio della Valle del Seveso e della Val Grande e verificare la possibilità di inserire quest’ultima nel Parco Sorgenti del Lura.

·           Proporre e incentivare forme di risparmio energetico e l’utilizzo delle energie rinnovabili, anche con precise indicazioni all'interno del regolamento edilizio e con iniziative informative.

·           Potenziare la raccolta differenziata, favorire la riduzione della produzione di rifiuti e le iniziative di riuso, anche per poter abbassare la TARI. Informare adeguatamente la popolazione, adulti e ragazzi, attraverso incontri periodici e coinvolgendo le scuole con progetti mirati.

·           Aumentare gli orari di apertura dell’isola ecologica e migliorarne l’accessibilità. Effettuare più controlli su chi e cosa vi deposita.

·           Favorire la realizzazione di nuove aree verdi adatte a funzione di parco gioco per bambini piccoli o con problemi di disabilità.

·           Recuperare gli antichi sentieri per costruire una rete di percorsi ciclopedonali collegati con i parchi.

·           Eseguire i necessari e urgenti interventi di messa in sicurezza di acquedotto e fognatura anticipando i gravi ritardi della nuova società provinciale. Controllare con analisi più frequenti la qualità dell’acqua distribuita.

·           Controllare i livelli di inquinamento da traffico in via Roma e sulla Garibaldina.

·           Assicurare la manutenzione attenta delle strade e dei marciapiedi senza trascurare frazioni e periferie. Censire ed eliminare le barriere architettoniche ancora presenti in molte aree pubbliche calpestabili.

·           Curare la manutenzione e gestione delle due aree cimiteriali.

·           Organizzare orti sociali, rispettosi dell’ambiente, affiancando corsi informativi su orticultura e educazione alimentare.

·           Riscrivere la convenzione con il centro sportivo Eracle per risolvere i problemi dei parcheggi e di inquinamento a Mornago.

·           Realizzare una apposita area per i cani, con un regolamento di corretto utilizzo e un servizio informativo veterinario per la gestione degli animali domestici.

  1. MOBILITÀ E TRASPORTI
È cresciuta nella popolazione la richiesta di potersi muovere liberamente e facilmente senza inquinare sia per raggiungere servizi essenziali sia per svago.

·           Impedire definitivamente, eliminandola dal PGT, la costruzione di una nuova strada da Mornago all’Ospedale, già bocciata dalla Regione, che distruggerebbe la collina di Ravona.

·           Potenziare i trasporti pubblici: nell’ottica di disincentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto privato per salvaguardare salute e sicurezza, per agevolare chi non è in grado di muoversi con l’auto e per far fronte alle nuove necessità di trasporto causate dalla presenza dell’Ospedale e dalla fusione mettendo in atto una serie di misure correttive.

Si tratta di interventi che non dipendono direttamente dal Comune ma per realizzarli occorre coinvolgere con decisione e fermezza gli altri enti interessati:

o   Tariffa agevolata sulla linea Uggiate – Como per coloro che si muovono all’interno del nuovo Comune nato dalla fusione.

o   Ripristino di un adeguato numero di corse di autobus per Como ed estensione della tariffa urbana fino a San Fermo.

o   Aumento del numero di corse della linea 1 che collegano direttamente il paese con il nuovo Ospedale.

o   Istituzione di linea circolare che colleghi San Fermo via Roma- Cavallasca- Ospedale.

o   Collegamenti diretti con autobus verso la stazione Grandate-Breccia e successivamente verso la prevista nuova stazione di interscambio Ferrovie dello Stato e Ferrovie Nord di Camerlata..

·           Riconfigurare, d’intesa con la Provincia, il collegamento stradale da Cavallasca al centro di San Fermo, migliorandone la sicurezza e l’utilizzo pedonale.

·           Incrementare i percorsi ciclopedonali creando un tratto protetto tra Cavallasca e il centro di San Fermo.

  1. GIOVANI E OCCUPAZIONE
In un periodo caratterizzato da una crisi economica di cui non si conosce la fine, è doveroso intraprendere ogni sforzo possibile per assicurare un futuro ai giovani e favorire la rioccupazione per chi è rimasto senza lavoro.

·           Promuovere attività che favoriscano l'occupazione giovanile o la rioccupazione di chi è rimasto senza lavoro istituendo uno Sportello Lavoro.

·           Incentivare l’interscambio di informazioni tra i giovani in materia di lavoro, tempo libero e vita sociale: INFORMAGIOVANI.

·           Istituire borse di studio per ragazzi per la realizzazione di progetti per abbellire il paese o per progetti culturali/scientifici al fine di promuovere viaggi di studio all’estero.

·           Realizzare un campo estivo per i ragazzi nel periodo successivo al Grest e al CONI.

·           Mettere a disposizione uno spazio di esercitazione e prova per musicisti.

·           Istituire il Consiglio Comunale dei ragazzi.

  1. CULTURA, TURISMO E SPORT
La cultura come unico mezzo per creare una comunità consapevole, il patrimonio storico e paesaggistico visti come una risorsa e lo sport come opportunità di inclusione sociale e per una sana attività fisica a tutte le età.

·           Mantenere le due sedi (Cavallasca e Somaini) per la Biblioteca con un progetto culturale che favorisca la più ampia partecipazione.

·           Riqualificare il patrimonio comunale e valorizzare le risorse storico-artistiche come Villa Imbonati e l’Istituto Somaini (senza svendere ai privati) riconvertendo al meglio tale patrimonio, in termini funzionali e gestionali, in relazione alle loro specifiche condizioni. Organizzare percorsi culturali/turistici coinvolgendo altre ville e luoghi storici all’interno di itinerari interprovinciali.

·           Rilanciare parimenti in termini culturali e turistici le risorse storico/paesaggistiche e naturalistiche del territorio come i rilevamenti archeologici ed i percorsi storico/militari come la Linea Cadorna, inserendole all’interno di un sistema su scala sovracomunale che ricomprenda anche i Parchi della Spina verde e delle Sorgenti del Lura e le strutture agrituristiche.

·           Progetto per inserire Villa Imbonati all’interno del patrimonio FAI.

·           Istituire la CONSULTA DELLO SPORT.

·           Ripristinare il Palio dei Rioni.

















martedì 4 aprile 2017

APPROVATO IL PIANO DELLE EMERGENZE......DEL 2008!!!!


Consiglio Comunale del 29 Marzo a San Fermo della Battaglia, il secondo dopo la fusione con Cavallasca, un nutrito ordine del giorno: 10 punti quasi tutti derivanti dalla fusione e tra cui spicca una importante variazione al bilancio preventivo.

Due giorni prima della seduta viene comunicato un undicesimo punto: “approvazione Piano delle Emergenze e di Protezione Civile”.

Che efficienza! Pensiamo: finalmente il Comune è attento alla nostra sicurezza! Si sta già uniformando il piano di intervento in caso di emergenza alla nuova realtà territoriale?

Accedendo agli atti la sorpresa e la delusione! Viene in realtà proposta la approvazione di un piano scritto nel 2008 e aggiornato al 2010!

Ma adesso siamo nel 2017 e il territorio è cambiato: nuove costruzioni, strade, aziende chiuse e nuove realtà lavorative, un grosso centro sportivo, un torrente è stato deviato, si è insediato un ospedale …

Sono cambiati i rischi da presidiare, si pensi ad esempio al rischio da sversamento di sostanze radioattive in caso di incidente durante il trasporto in ospedale.

È cambiata la normativa di riferimento che indica come predisporre i piani e le procedure.

Già le procedure! Scorrendole vediamo riferimenti che non esistono più. Leggiamo che il sindaco, responsabile locale della Protezione Civile, era nel 2008 rintracciabile in caso di emergenza in un ufficio comasco di via Pasquale Paoli; è ancora valida quella indicazione? Boh!

Chiediamo il perché di questa improvvida decisione di portare un piano obsoleto all’approvazione del Consiglio. “Ce lo chiede la Regione” … rispondono. Peccato che funzionari degli uffici regionali competenti, rintracciati telefonicamente nei giorni successivi, ci riferiscono che stavano effettuando una verifica e censimento dei piani esistenti, ma che non sanno che farsene di un piano del 2010, mai aggiornato come invece prevede la normativa.

Noi riteniamo anzi che un piano non solo vecchio ma anche con riferimenti diversi dalla realtà attuale sia addirittura pericoloso e potrebbe far commettere errori e provocare ritardi in caso di calamità.

La nostra fortuna è che abbiamo squadre locali di Protezione Civile attente ed efficienti, che già si stanno omogeneizzando e che probabilmente in caso di incidente sapranno muoversi in autonomia sulla base della propria conoscenza del territorio e in base a procedure interne, senza consultare il piano approvato a maggioranza dal consiglio Comunale.

Infatti solo i due Consiglieri di San Fermo Democratica hanno votato contro.

Altra fortuna......San Fermo non è in zona sismica......

mercoledì 22 marzo 2017


PARCHEGGI OSPEDALE SANT’ANNA……….E CHE GUERRA SIA………

peccato che ci andranno di mezzo lavoratori e utenti/pazienti della struttura che per definizione è un servizio di pubblica necessità e non un parco giochi.

Con delibera 17/2017 il comune di San Fermo ha sottoscritto una convenzione PER IL SERVIZIO DI RIMOZIONE E CUSTODIA DEI VEICOLI PARCHEGGIATI IN SOSTA VIETATA ALL’INTERNO DELLE AREE DELL’A.O. SANT’ANNA DI SAN FERMO DELLA BATTAGLIA FINO AL 31 DICEMBRE 2017.


I motivi per la rimozione sono i seguenti:

1. Nei casi di intralcio al traffico interno, parcheggio in zone non delimitate e in tutti i casi nei quali non venga esposto in modo visibile il pass autorizzativo rilasciato dall’Amministrazione;

2. Quando occupano parcheggi riservati o ostruiscono accessi destinati a persone disabili o uscite di sicurezza;

3. Quando parcheggiante in zona di rimozione forzata o sulle aree a verde.


Nulla da eccepire sulla sicurezza e sulla evidenza che il numero dei posti auto sia insufficiente. Ma quali sono le cause ?

Di certo una mancata programmazione iniziale. Infatti solo quando l’ospedale ha traslocato nel 2010 si sono accorti che per gli uffici amministrativi già esistenti non c’era spazio, figuriamoci se qualcuno si è posto il problema del numero dei posti auto ragionando in prospettiva. Oggi poi vi è un ulteriore  aumento del numero dei dipendenti a causa del trasferimento delle attività dall’ex ASL all’ospedale (2017).
Le soluzioni proposte fino ad ora dall’attuale Amministrazione di San Fermo:
- costruzione di un nuovo parcheggio
- rimozione forzata delle auto parcheggiate fuori dagli spazi in nome della sicurezza.

Secondo noi non si risolve un problema come questo ribaltandolo sull’utilizzatore finale….TROPPO FACILE!!!!

Per trovare delle soluzioni bisogna favorire il dialogo e il confronto di tutte le componenti interessate PROVINCIA, AZIENDA TRASPORTI, REGIONE, ASST e trovare delle risposte condivise.

Noi da tempo proponiamo il potenziamento del trasporto pubblico utilizzando, se necessario, anche una parte dei proventi provenienti dal parcheggio e non la costruzione di un nuovo autosilo!!!!