Abbiamo seguito il mese scorso sulla stampa locale i commenti alla decisione di
sostituire presso le scuole elementari
il wifi con un sistema di accesso alla rete internet basato sul
cablaggio.
Terminata
la bagarre elettorale, che a volte
trasforma in sterile polemica la discussione su argomenti molto delicati, vogliamo
tornare sulla questione.
La
decisione presa ci sembra buona anzi ottima!
I pareri sugli effetti sulla salute dei campi
elettromagnetici generati da radiofrequenze (RF) sono controversi. Gli studi
epidemiologici fino ad oggi sembrano escludere effetti dannosi ma non sono
ancora definitivi e qualche ricercatore
segnala possibili patologie tumorali da approfondire.
Nel
dubbio quindi meglio usare la maggiore cautela possibile, soprattutto per le
fasce di età più a rischio.
In
tema di campi elettromagnetici però a San Fermo della Battaglia esiste un problema molto più grosso. Linee di alta tensione attraversano il paese passando molto vicino ad
abitazioni civili e, soprattutto nello spazio del parco pubblico di via Noseda,
frequentato da bambini ancora più piccoli di quelli delle elementari.
Si
tratta di onde elettromagnetiche di frequenza diversa dalle RF del wifi, si
chiamano ELF. La IARC, agenzia dell’OMS
specializzata nella ricerca sul cancro, la stessa che sta valutando la
pericolosità delle radiofrequenze, già
nel 2001 ha dichiarato ufficialmente che
le ELF sono “possibili cancerogeni per l’uomo” sulla base di studi
epidemiologici che ne associano la esposizione alla insorgenza di leucemie
infantili.
Anche
in questo caso si tratta di effetti probabilistici, legati ad una esposizione
prolungata, ma le evidenze scientifiche sono molto più significative.
Il
problema richiederebbe quindi almeno la stessa sensibilità e determinatezza
dimostrata nel caso delle scuole!
Nonostante
la questione sia nota da tempo non ci risulta però nessun intervento. Non
sappiamo nemmeno se si è mai provveduto almeno alla misurazione dell’intensità
del campo.
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