Dalla lettura del
prospetto di variazione di bilancio, presentato durante il Consiglio comunale
del 27 settembre 2012, emerge dopo lungo silenzio ed oblio il Somaini.
Ci poniamo qualche
domanda:
1. quali sono gli obiettivi di utilizzo
pensati?
2. esiste un vero progetto per la
restituzione alla cittadinanza della struttura e quindi è già chiara e definita
quale sarà la sua destinazione (attenzione! una generica destinazione a scopo
socio-assistenziale-culturale[1]
era già stata dichiarata, ma questo non significa aver definito un progetto) ?
3. esiste una perizia od uno studio di
fattibilità che proponga come effettuare un eventuale intervento conservativo,
ammesso che serva intervenire?
4. se non si hanno risposte ai due
punti precedenti, a cosa serve stanziare una somma di €uro 500mila? non sarebbero
risorse sprecate?
E com'è ridotto il Somaini?
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Per ora solo una riga
di intenti, nulla di concreto che sia noto, nessuna seria idea che sia stata
proposta e condivisa. Una semplice voce di bilancio.
Del resto si deve
obiettivamente annotare che l’impresa è estremamente difficile e complessa per
tutta una serie di motivazioni che ben conosciamo, non ultima quella della
difficile situazione economica che di fatto non consente di sognare o di
avviare un progetto che non sia una mera dichiarazione di intenti.
Quanto denaro si
dovrebbe impiegare e spendere?
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E poi:
-
chi
mette le risorse e come?
-
in
cambio di cosa?
-
con
quali compromessi e concessioni?
Durante l’ultimo
Consiglio comunale San Fermo Democratica ha chiesto di costituire un gruppo di
analisi e discussione sul futuro del Somaini. Proposta accolta che però era
stata sottoposta ad un preventivo incontro fra capigruppo, incontro che è avvenuto
sabato 29 settembre, ma senza alcun esito e con un non meglio definito rinvio a
“… ne parleremo con il Sindaco.. “. Quando? non si sa, obiettivi? non si
conoscono.
Siamo un po’ dubbiosi
sulla possibilità che si possa formulare un progetto con le sole forze
dell’Amministrazione comunale, con tutta la buona considerazione possibile
sulle capacità della attuale Maggioranza.
Come si dovrebbe
procedere nel modo migliore?
Ci auguriamo altresì
che non accada, come spesso si ha occasione di verificare e come molto spesso è
stato rimarcato anche in Consiglio comunale, che l’analisi e la discussione sul
Somaini, se mai si dovessero affrontare, non rimangano chiuse nelle sole stanze
della Giunta e poi proposte per ratifica al Consiglio, ma – data la rilevanza
dell’interesse collettivo, l’impatto sul territorio ed il peso economico
dell’intervento - si comprenda che
democrazia non è solo alzare le mani in votazione a decisioni già prese da
alcuni (la sola Maggioranza), ma anche condividere prima un progetto sviluppato
nelle linee di riferimento principali insieme a tutte le parti, magari anche
chiedendo il contributo dell’Università comasca.
[1] nell’anno 2007, in occasione del
ritorno in proprietà al Comune, si faceva cenno ad alcune ipotesi che avrebbero
dovuto essere approfondite (un centro civico, una scuola per bimbi con capacità
intellettive sopra la media, una casa per anziani legata al territorio), ma non
se ne fece nulla
Bravi! Ora aspettiamo risposte
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