venerdì 2 novembre 2012

Somaini

Dalla lettura del prospetto di variazione di bilancio, presentato durante il Consiglio comunale del 27 settembre 2012, emerge dopo lungo silenzio ed oblio il Somaini.

Ci poniamo qualche domanda:

 1. quali sono gli obiettivi di utilizzo pensati?
 2. esiste un vero progetto per la restituzione alla cittadinanza della struttura e quindi è già chiara e definita quale sarà la sua destinazione (attenzione! una generica destinazione a scopo socio-assistenziale-culturale[1] era già stata dichiarata, ma questo non significa aver definito un progetto) ?
3. esiste una perizia od uno studio di fattibilità che proponga come effettuare un eventuale intervento conservativo, ammesso che serva intervenire?
4. se non si hanno risposte ai due punti precedenti, a cosa serve stanziare una somma di €uro 500mila? non sarebbero risorse sprecate?
E com'è ridotto il Somaini?

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[il Corriere di Como, in data 14 ottobre 2007, scriveva]      ==>>> 

Per ora solo una riga di intenti, nulla di concreto che sia noto, nessuna seria idea che sia stata proposta e condivisa. Una semplice voce di bilancio.

Del resto si deve obiettivamente annotare che l’impresa è estremamente difficile e complessa per tutta una serie di motivazioni che ben conosciamo, non ultima quella della difficile situazione economica che di fatto non consente di sognare o di avviare un progetto che non sia una mera dichiarazione di intenti.

Quanto denaro si dovrebbe impiegare e spendere?
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Nel 2007 si faceva riferimento ad un investimento per il restauro di circa 3 milioni di €uro, ma nel 2009 già salirono a €uro 9,7 milioni e si parlava di project financing (dal verbale di deliberazione del Consiglio comunale numero 18 del 13 aprile 2010, "programma triennale 2010/2012 delle opere pubbliche comprensivo dell’elenco annuale 2010”, ecco l’elenco annuale 2010).

E poi:
-  chi mette le risorse e come?
-  in cambio di cosa?
-  con quali compromessi e concessioni?

Durante l’ultimo Consiglio comunale San Fermo Democratica ha chiesto di costituire un gruppo di analisi e discussione sul futuro del Somaini. Proposta accolta che però era stata sottoposta ad un preventivo incontro fra capigruppo, incontro che è avvenuto sabato 29 settembre, ma senza alcun esito e con un non meglio definito rinvio a “… ne parleremo con il Sindaco.. “. Quando? non si sa, obiettivi? non si conoscono.

Chi si dovrebbe coinvolgere nella proposizione di idee e progetti?
Siamo un po’ dubbiosi sulla possibilità che si possa formulare un progetto con le sole forze dell’Amministrazione comunale, con tutta la buona considerazione possibile sulle capacità della attuale Maggioranza.

Come si dovrebbe procedere nel modo migliore?
Ci auguriamo altresì che non accada, come spesso si ha occasione di verificare e come molto spesso è stato rimarcato anche in Consiglio comunale, che l’analisi e la discussione sul Somaini, se mai si dovessero affrontare, non rimangano chiuse nelle sole stanze della Giunta e poi proposte per ratifica al Consiglio, ma – data la rilevanza dell’interesse collettivo, l’impatto sul territorio ed il peso economico dell’intervento  - si comprenda che democrazia non è solo alzare le mani in votazione a decisioni già prese da alcuni (la sola Maggioranza), ma anche condividere prima un progetto sviluppato nelle linee di riferimento principali insieme a tutte le parti, magari anche chiedendo il contributo dell’Università comasca.

Non vorremmo neppure trovarci a registrare che il tempo e l’inerzia hanno consegnato l’area alla speculazione privata.


[1]  nell’anno 2007, in occasione del ritorno in proprietà al Comune, si faceva cenno ad alcune ipotesi che avrebbero dovuto essere approfondite (un centro civico, una scuola per bimbi con capacità intellettive sopra la media, una casa per anziani legata al territorio), ma non se ne fece nulla

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