venerdì 22 giugno 2012

E .. sempre in tema di acqua potabile.

Non so quando è stato pubblicato questo articolo (il ritaglio mi era giunto senza la data), oggi pongo però questa domanda:

Altri hanno osservato, rilevato, deciso e pianificato un intervento a salvaguardia della qualità dell'acqua per i loro concittadini; e la Giunta del Comune di San Fermo della Battaglia cosa ha intenzione di fare oltre che piazze, cordoli e rotonde?


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La qualità dell'acqua potabile.

                       San Fermo della Battaglia, Cavallasca, 20 maggio 2012


In data 10 maggio abbiamo inviato ai Sindaci di San Fermo, Cavallasca e Parè una nota con la quale si chiedevano chiarimenti sulla qualità dell'acqua potabile distribuita ed in particolare sull'andamento della concentrazione di solventi clorurati (trielina e percloroetilene) presenti da almeno 30 anni  nel nostro acquedotto.

Queste pericolose sostanze furono individuate infatti per la prima volta nel lontano 1983. Prima non si cercavano e quindi non si conosce con esattezza l'inizio dell'inquinamento, che probabilmente durava già da alcuni anni.

Ad oggi alla nostra lettera ha risposto solo il direttore del consorzio per l'approvvigionamento idrico che di fatto conferma quanto da noi denunciato:
  1. Nei pozzi, pur rispettando i limiti che la legge attuale fissa a 10 microgrammi per litro, sono ancora presenti i solventi incriminati anche se in misura diversa.
  2. La loro presenza  si mantiene anche in rete e  nei serbatoi di accumulo con valori variabili, fino a 4-5  microgrammi.  Sono poi da noi conosciute  analisi eseguite in periodi diversi in cui si raggiungono  valori superiori a 5 ed in particolare presso le scuole di Mornago nel settembre 2011 si raggiungevano 7 microgrammi per litro.
    Vorremmo quindi meglio conoscere l'andamento nel tempo dell'inquinamento (serie storiche).
  3. La torre di strippaggio (impianto per disinquinare), come aveva riferito il sindaco di San Fermo, non è in funzione. Vi viene solo fatta passare l'acqua per ottenere una ossigenazione parziale per caduta.
 Confermiamo quindi anche la nostra posizione:
°  Nessuno mette in dubbio il giudizio di potabilità dell'acqua che di fatto rispetta la attuale normativa.
°  Siamo però in presenza di sostanze considerate cancerogene che, se pure in tracce, escono dai rubinetti delle nostre case da almeno 30 anni. Non va sottovalutata la possibilità di accumulo nel tempo nell'organismo di chi le assume e l'effetto sinergico con altre sostanze tossiche potenzialmente presenti negli alimenti e nell'aria.

Ribadiamo pertanto le nostre richieste:
°  Un corretto principio di precauzione sanitaria deve far mettere in atto tutte le misure possibili per ridurre l'inquinamento. Non basta per noi   solo il rispetto del limite legale, ma in presenza di cancerogeni  si deve avere come riferimento il valore guida che già anni fa l'Organizzazione Mondiale Sanità fissava in 1 microgrammo per litro.
Questo sarebbe tecnicamente possibile rimettendo in piena efficienza l'impianto di strippaggio.
°  Chiediamo come mai non si sia fatto nulla per individuare i terreni inquinati da bonificare. In una pubblicazione del 1991 della USSL di Olgiate Comasco si affermava infatti che “l'origine dell'inquinamento è con buona sicurezza individuabile negli scarichi industriali effettuati in passato da una stamperia di tessuti situata a monte dei pozzi … per anni la ditta ha disperso le acque reflue sul suolo e nel sottosuolo  … senza sottoporle ad alcun trattamento di depurazione”. Quali provvedimenti sono stati poi presi in merito?
°  Chiediamo più trasparenza: con la salute non si scherza soprattutto quando si tratta di decidere cosa far bere ai nostri figli. La popolazione va correttamente e finalmente informata.

Noi saremo ben lieti se i nostri dubbi fossero confutati, ma finora poche e contraddittorie sono state le risposte.


              Per San Fermo Democratica                    Per Insieme per cambiare
                     Sabrina Butti                                      Riccardo Gagliardi

giovedì 21 giugno 2012

Il passaggio verso Casate [ 1 ].

Di questo argomento ho già scritto qui in data 9 dicembre 2011. I giorni sono passati ed i lavori procedono: buona cosa che si faccia ordine, pulizia e si riqualifichi quello spazio. Anzi, invito l'assessore Mascetti ad intervenire - se possibile - per ripulire anche il tratto sotto il ponte autostradale, pur credo in territorio di Como città: si tratta di circa trenta metri e forse si trovano le risorse finanziarie sufficienti, cosa impossibile da farsi per Como.
 
Ma come fatto presente informalmente all'Ufficio tecnico e all'assessore Mascetti, qui scrivo la contrarietà a eventuali proposte o soluzioni di chiusura del passaggio diretto di accesso all'area di Casate come oggi e da decenni avviene.

Se dev'esserci un collegamento tra lo spazio a destra e quello a sinistra del passaggio, lo si realizzi con un ponticello in legno, od altra miglior soluzione individuata, ma che avvenga in modo da lasciare dov'oggi si trova il passaggio per le persone, particolarmente utilizzato di questi tempi dai ragazzi del campo estivo per raggiungere gli impianti di Casate.

Per completezza e correttezza debbo riportare quanto a me detto dall'assessore Mascetti: "nessuna chiusura, il passaggio rimarrà nel punto in cui oggi si trova".



Ne ho preso nota, assessore Mascetti, e seguirò da vicino gli sviluppi futuri dandone anche qui notizia.

venerdì 15 giugno 2012

Gli 11 parcheggi liberi

Il problema degli undici parcheggi liberi di cui ha scritto recentemente la stampa locale:


Corriere di Como

La Provincia

sarà dibattuto in Consiglio comunale, non appena la mozione presentata da San Fermo Democratica sarà inserita nell’ordine del giorno.

Nell’attesa della discussione in Consiglio, vi proponiamo due immagini di quello spazio parcheggio:
Com'era [ 01.11.2008 ]

Com'è [ 11.06.2012 ]
                          - cliccare sull'immagine per ingrandire -
Già esistente, è  stato organizzato, ma raggiungere quel parcheggio presenta qualche inconveniente.

- cliccare sull'immagine per ingrandire -
Come si può notare dal lato destro a salire l'accesso al pedone è sbarrato (e poi si troverebbe a percorrere un tratto in curva e senza uno spazio sicuro); l’esistente passaggio pedonale invita all'attraversamento ed alla prosecuzione nel percorso protetto sulla sinistra a salire, poi però mancano a monte la possibilità di attraversamento e le strisce pedonali.

Appuntamento al dibattito che si terrà in Consiglio comunale.

lunedì 11 giugno 2012

Le commissioni consiliari.

                             San Fermo della Battaglia, 6 giugno 2012

                                 Ill.mo Sig. Sindaco
                                 del Comune di SAN FERMO DELLA BATTAGLIA (CO)
 
                            e p.c.  Ill.mo sig. PREFETTO
                                 della Provincia di COMO


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ai sensi dell’art. 34 e seguenti del vigente Regolamento di C.C.

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta del Gruppo San Fermo Democratica riguardante le commissioni consiliari.

Premesso
che con delibera del Consiglio Comunale n. 31 del 28 giugno 2011 sono stati individuati gli organi collegiali del Comune con funzioni amministrative ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell'Ente;

Considerato
che dall'istituzione di tali commissioni è trascorso quasi un anno, e che i gruppi di minoranza hanno comunicato i nominativi dei componenti;

Chiede
di essere messa a conoscenza dei motivi per cui talune commissioni non sono state ancora nominate e rese operative.

                                          Il Capogruppo di “San Fermo Democratica”
                                                             Sabrina Butti

Di seguito la Delibera del Consiglio n. 31 del 28 giugno 2011:



e pubblichiamo la risposta ricevuta all'interrogazione presentata:



Ci risulterebbe che le commissioni attualmente nominate siano due:
  1. commissione per il paesaggio
  2. commissione edilizia
Che aggiungere? che attendiamo che qualcosa si muova ... .

venerdì 8 giugno 2012

Anticipazioni.

Di cosa scriveremo?

Per non lasciarvi all'oscuro fino alla pubblicazione, vi anticipiamo tre argomenti tenuti finora nel cassetto, ma solo per questione di priorità o tempo:
  1. le elargizioni fatte nel periodo della campagna elettorale del 2011;
  2. la cementificazione nel paese: è necessario costruire ancora e come? [fatto]
  3. la situazione dell'indebitamento del Comune. [fatto]
Qualora voleste dare un contributo agli argomenti indicati, potrete scriverci al nostro indirizzo di posta elettronica.

    martedì 5 giugno 2012

    Proposta di modifica della delibera di Giunta numero 32 del 22 marzo 2012.

                             San Fermo della Battaglia, 30 maggio 2012

                                      Ill.mo Sig. Sindaco
                                      del Comune di
                                      SAN FERMO DELLA BATTAGLIA (CO)

                      e p. c.          Ill.mo sig. PREFETTO
                                     della Provincia di COMO
                                                                          
    MOZIONE URGENTE ai sensi dell’art. 34 e seguenti del vigente Regolamento di C.C.

    Oggetto: Mozione del Gruppo Consiliare San Fermo Democratica: proposta di modifica delibera di giunta numero 32 del 22 marzo 2012.


    In merito all’argomento in oggetto la sottoscritta Sabrina Butti, Consigliere Comunale di San Fermo Democratica, chiede di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la seguente mozione: proposta di modifica delibera di giunta numero 32 del 22 marzo 2012.

    Premesso
    che il l'Amministrazione di San Fermo della Battaglia introita, grazie alla gestione  dei parcheggi dell'Ospedale Sant'Anna di via Ravona, una somma annua non indifferente per un comune di 4.700 abitanti,

    Visto
    che i posti auto individuati da destinare a parcheggio a pagamento sono gli unici a sosta libera in prossimità della struttura ospedaliera,

    Considerato
    che un'adeguata rotazione di tali posti auto, motivazione che ha indotto la Giunta a votare all'unanimità il provvedimento, è ottenibile introducendo una sosta regolamentata con disco orario, risparmiando in tal caso sull'installazione e relativa manutenzione dei parcometri,

    Chiede
    che la delibera di Giunta in questione venga variata trasformando la sosta a pagamento a sosta regolamentata con disco orario.

    Impegna il Sindaco
    a trasmettere la presente mozione alla Giunta Comunale e ad inserirla all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale per la conseguente discussione e votazione.

     
                                      Il Capogruppo di “San Fermo Democratica”
                                                      Sabrina Butti

    venerdì 1 giugno 2012

    La pista ciclopedonale può essere completata.

    Ultimamente capita, di correggere le imprecisioni lette nelle interviste. Certo è che se la stampa locale non si limitasse ad ascoltare le proclamazioni dell’assessore Mascetti, ma qualche volta si confrontasse anche con le Minoranze potrebbe emergere un quadro … diverso.

    Eccone un’altra tratta sempre dalle dichiarazioni fatte dall’assessore Mascetti al quotidiano La Provincia in data 14 maggio 2012.

    L’argomento? il completamento della pista ciclopedonale che secondo l’assessore Mascetti non sarebbe fattibile senza la realizzazione del secondo lotto.

    Riporto alcuni passaggi
    • “ … Secondo Mascetti per finirla bisogna fare anche la strada bocciata dalla Regione …”;
    • “ … non è stata finita con il primo lotto perché occorre alzare la quota della pista ciclopedonale a quella della nuova strada … “;
    • “ … Se non si farà la strada, non si finirà la pista ciclopedonale nel verde …”.
    L’articolo intero è comunque leggibile cliccando sull’immagine:

    Io sostengo invece che … no! non vero, la pista ciclopedonale può proseguire e posso qui mostrare la possibile alternativa.

    Prima di proseguire con il racconto, vorrei qui annotare che San Fermo Democratica, all’avvio dei lavori, già aveva presentato all’Ufficio tecnico alcune proprie indicazioni:

    1. raccordare il ponticello all’esistente sentiero che porta all’ospedale per consentire comunque di andare oltre;
    2. dotare la ciclopedonale di panchine per la sosta e piantumare l’intero percorso con una fila di alberi visto che – dopo l’eliminazione della boscaglia originariamente presente – è completamente al sole. Potrebbe essere sufficiente farlo lungo il lato sinistro (procedendo in direzione dell’ospedale). Per il tipo di pianta, agli esperti dell’Ufficio tecnico la scelta, non dovrebbe essere complessa una scelta compatibile e, senza giungere all’eccesso di piante già mature, ma neppure posare piccoli arbusti che impiegherebbero decenni a dare il proprio utile servizio: ombra!
    3. era stato suggerito di installare delle webcamere per avere la possibilità di monitorare la pista ciclopedonale;
    4. era stato chiesto di prevedere un piano annuale di manutenzione per evitare che sia poi lasciata al degrado caratterizzante le opere fatte e poi abbandonate a se stesse.
    Ma ritorniamo al … non è vero! si può proseguire.

    Proprio dal ponticello si può comunque oggi proseguire e raggiungere l’ospedale all’altezza della rotonda di accesso ai parcheggi. Sono circa 200 metri di sentiero che andrebbe ovviamente riqualificato. Sono tra l’altro necessari lavori di raccolta delle acque perché in caso di pioggia si allaga in diversi punti. Ma non è un progetto impossibile.

     




     il tracciato dell'attuale sentiero (clicca per ingrandire).

    Come visibile dalle immagini inoltre, il raccordo verso quel sentiero, sorpresa!, è già stato predisposto (che dire … che abbiano ascoltato le nostre proposte?).

    Com'era (7.01.2012)

    Com'è (31.05.2012)

    Com'è (31.05.2012)

    clicca per ingrandire

    Non solo, ma – volendo – oltre che risalire la china e collegarsi all’Ospedale, si potrebbe proseguire sempre lungo il tracciato dell’esistente sentiero e uscire a valle dell’ospedale, ma forse in questo caso ci vorrebbe un po’ di lungimiranza che potrebbe mancare … 
     



    clicca per ingrandire


    Quindi, in conclusione, NON E’ VERO che la ciclopedonale non può essere completata senza la realizzazione di quella strada.