giovedì 29 dicembre 2016

Meno rifiuti – meno tasse

È finalmente patrimonio comune il principio che occorre produrre meno rifiuti per non inquinare e risparmiare energia.
In Italia ci si è posti con una legge l’obiettivo di arrivare almeno al 65% di raccolta differenziata per poter riciclare la maggior parte di rifiuti limitando l’uso di discariche e inceneritori. La comunità europea per far raggiungere più velocemente questo risultato ha sancito che la tariffazione sia basata sul principio che chi più inquina più paga, quindi chi produce meno rifiuti dovrebbe pagare di meno.

Legambiente nel suo ultimo rapporto conferma che a livello nazionale ci si muove velocemente verso l’obiettivo. Nel 2015 erano infatti ben 1520 i comuni ricicloni, che avevano raggiunto o superato il 65%. Inoltre 525 comuni potevano vantarsi di essere considerati “rifiuti free”, con valori del riciclo superiore al 90% e soprattutto con una riduzione drastica dei rifiuti prodotti per abitante (meno di un Kg al giorno pro capite) e dell’indifferenziato da inviare in discarica stabilito in meno di 75 Kg anno per abitante . In molti di questi comuni i risultati sono cambiati quando è stata introdotta una tariffa cosiddetta puntuale, cioè basata sulla quantità di rifiuti prodotti.

A San Fermo come siamo messi ?
Male! Nel 2012 eravamo in fondo alla classifica con solo il 41% di raccolta differenziata. Finalmente nel 2014, dopo aver introdotto la raccolta dell’umido siamo passati al 56, 9 % , poi però ci siamo fermati ad un modesto 57,6% nel 2015. La produzione di rifiuti per persona è ancora molto alta, pari a 1,32 Kg giorno per persona.
La modalità di tariffazione non invita a riciclare perché la tassa TARI è ancora basata sul vecchio sistema della superficie domestica e per di più ci sono sgravi non basati sulla quantità di rifiuti prodotti ma sul numero di componenti del nucleo familiare.

Non c’è quindi nessun incentivo a produrre meno rifiuti!

Si aggiunga che non viene fatta nessuna campagna di sensibilizzazione ed informazione verso la popolazione, nonostante questo sia previsto nel capitolato di appalto con l’azienda Turcato addetta alla raccolta.
Nessun intervento viene fatto per migliorare la raccolta differenziata presso l’isola ecologica e nessun incentivo o sensibilizzazione al riuso di oggetti ancora in buono stato. Non ci risulta poi nessun controllo sulla qualità dei rifiuti differenziati a livello domestico e quindi sulla effettiva e corretta applicazione da parte di tutti i cittadini.

Eppure i Sanfermini sembrano attenti al problema, come ha dimostrato il successo dell’iniziativa “regalo tutto” organizzata dal Gruppo Mamo con una associazione che opera in provincia di Como.

Auspichiamo quindi che l’amministrazione comunale cambi registro a beneficio dell’ambiente e anche delle nostre tasche. Per questo potrà essere utile la imminente fusione con Cavallasca dove la percentuale di raccolta differenziata ha già raggiunto il 63%.