Meno rifiuti – meno tasse
È finalmente patrimonio
comune il principio che occorre produrre meno rifiuti per non
inquinare e risparmiare energia.
In Italia ci si è posti
con una legge l’obiettivo di arrivare almeno al 65% di raccolta
differenziata per poter riciclare la maggior parte di rifiuti
limitando l’uso di discariche e inceneritori. La comunità europea
per far raggiungere più velocemente questo risultato ha sancito che
la tariffazione sia basata sul principio che chi più inquina più
paga, quindi chi produce meno rifiuti dovrebbe pagare di meno.
Legambiente nel suo
ultimo rapporto conferma che a livello nazionale ci si muove
velocemente verso l’obiettivo. Nel 2015 erano infatti ben 1520 i
comuni ricicloni, che avevano raggiunto o superato il
65%. Inoltre 525 comuni potevano vantarsi di essere considerati
“rifiuti free”, con valori del riciclo superiore al 90% e
soprattutto con una riduzione drastica dei rifiuti prodotti per
abitante (meno di un Kg al giorno pro capite) e dell’indifferenziato
da inviare in discarica stabilito in meno di 75 Kg anno per abitante
. In molti di questi comuni i risultati sono cambiati quando è stata
introdotta una tariffa cosiddetta puntuale, cioè basata sulla
quantità di rifiuti prodotti.
A San Fermo come siamo
messi ?
Male! Nel 2012 eravamo
in fondo alla classifica con solo il 41% di raccolta differenziata.
Finalmente nel 2014, dopo aver introdotto la raccolta dell’umido
siamo passati al 56, 9 % , poi però ci siamo fermati ad un modesto
57,6% nel 2015. La produzione di rifiuti per persona è ancora molto
alta, pari a 1,32 Kg giorno per persona.
La modalità di
tariffazione non invita a riciclare perché la tassa TARI è ancora
basata sul vecchio sistema della superficie domestica e per di più
ci sono sgravi non basati sulla quantità di rifiuti prodotti ma sul
numero di componenti del nucleo familiare.
Non c’è quindi
nessun incentivo a produrre meno rifiuti!
Si
aggiunga che non viene fatta nessuna campagna di sensibilizzazione ed
informazione verso la popolazione, nonostante questo sia previsto nel
capitolato di appalto con l’azienda Turcato addetta alla raccolta.
Nessun intervento viene
fatto per migliorare la raccolta differenziata presso l’isola
ecologica e nessun incentivo o sensibilizzazione al riuso di oggetti
ancora in buono stato. Non ci risulta poi nessun controllo sulla
qualità dei rifiuti differenziati a livello domestico e quindi sulla
effettiva e corretta applicazione da parte di tutti i cittadini.
Eppure i Sanfermini
sembrano attenti al problema, come ha dimostrato il successo
dell’iniziativa “regalo tutto” organizzata dal Gruppo Mamo con
una associazione che opera in provincia di Como.
Auspichiamo quindi che
l’amministrazione comunale cambi registro a beneficio dell’ambiente
e anche delle nostre tasche. Per questo potrà essere utile la
imminente fusione con Cavallasca dove la percentuale di raccolta
differenziata ha già raggiunto il 63%.