Dopo
l'articolo comparso il 13 Dicembre 2014 sul quotidiano “La
Provincia” di Como, in cui si riporta che “il consiglio comunale
ha delibato il piano delle opere pubbliche e nell'elenco una delle
opere più importanti è proprio il proseguimento dei lavori del
Somaini”, finalmente una parte dello stesso consiglio che ha
deliberato il piano viene a conoscenza, aprendo il giornale, del
progetto e dell'ultima destinazione d'uso che l'attuale
Amministrazione ha riservato alla struttura. Infatti, sia in sede di
consiglio comunale, sia di commissione “Somaini” e commissione
Lavori Pubblici, con la maggioranza non si è mai avuto un confronto
sull'argomento, soprattutto sulla destinazione d'uso dell'ex
Istituto. I consiglieri di opposizione e i componenti delle
Commissioni e tanto meno la cittadinanza, non sono mai stati né
interpellati né coinvolti dai nostri Amministratori, per uno scambio
di opinioni e per raccogliere eventuali idee sull'utilizzo
dell'immobile, vista l'importanza sia urbanistica che sociale che
tale struttura assumerà per il nostro territorio e perché no, anche
per il territorio circostante. Per quanto ci riguarda, nel nostro
piccolo, più di una volta abbiamo discusso su come utilizzare al
meglio il Somaini, cercando di non pensare a come riempire a caso dei
volumi vuoti con attività già esistenti, spostandole da un posto
all'altro, ma cogliendo questa opportunità collocandola all'interno
di un territorio che vada oltre i confini di S. Fermo e soprattutto
agganciandola all'attuale contesto sociale. Da queste, a volte
turbolente riunioni è scaturita una proposta che il 17 gennaio 2015
abbiamo inviato al Sindaco. Ad oggi non ci è ancora pervenuto
riscontro. Pubblichiamo di seguito la documentazione protocollata,
lettera di presentazione e progetto. Attendiamo........
Oggetto:
Proposta per destinazione d'uso "ex Somaini".
Da
un articolo pubblicato dalla stampa locale il 13 Dicembre scorso
veniamo a conoscenza che ancora una volta è stata completamente
disattesa la richiesta più volte avanzata di cercare una più ampia
condivisione sulla destinazione d'uso dell'edificio denominato "ex
Somaini", che a seguito degli interventi di riqualificazione
assumerà un'importanza strategica per il nostro Paese.
In
proposito prendiamo atto che sono state completamente ignorate sia
l'apposita Commissione istituita con delibera di Giunta sia la
Commissione Lavori Pubblici. Tanto meno è stata valutata
l’opportunità di coinvolgere i cittadini con una assemblea
pubblica.
Per
questo, riteniamo riduttivo che la decisione sul futuro di questo
storico edificio resti appannaggio di due/tre persone, e che
l'utilizzo degli spazi a disposizione abbia di volta in volta
oscillato tra ipotesi di fantasia (agriturismo) o più articolate
(residenza per anziani) o più riduttive (trasferimento della
biblioteca) senza una analisi e un piano strutturato e di ampio
respiro che identifichi al meglio i bisogni del territorio e quindi
la destinazione più utile per la struttura.
Visto
che i lavori edilizi di ristrutturazione e messa in sicurezza fin qui
eseguiti non sono ancora vincolati ad una destinazione d’uso
definitiva, riteniamo ancora possibile riaprire un confronto
costruttivo.
In
proposito riteniamo doveroso dare un nostro contributo presentando
una nuova e motivata proposta, che alleghiamo, che allarghi anche a
soggetti extra-comunali la possibilità di contribuire sia con
apporti di idee che economicamente ad un così importante recupero.
Confidando
che la nostra proposta possa almeno essere oggetto di dibattito,
porgiamo cordiali saluti.
Proposta
per destinazione d'uso "ex Somaini".
Il Comune di San Fermo della
Battaglia a seguito dell'attuazione dell'Accordo di Programma
sottoscritto in data 13 dicembre 2003, finalizzato alla
localizzazione e alla realizzazione del nuovo ospedale Sant'Anna, ha
acquisito nel 2007 in forma gratuita dal Comune di Como, il complesso
immobiliare denominato “Istituito Somaini”, fabbricato più
terreni.
La struttura è molto ampia, e ad
esclusione del vecchio corpo di fabbrica verso la via Somaini che è
fatiscente e pericolante, la restante parte sembrerebbe da un punto
di vista strutturale in buone condizioni di conservazione, mentre il
parco circostante risulta essere in uno stato di abbandono.
Il Comune ha provveduto in questi
ultimi anni al recupero e messa in sicurezza di una piccola parte del
complesso.
La rivalorizzazione dell'intero
compendio resta senza dubbio un punto fermo per lo sviluppo
economico/sociale del territorio, obiettivo che riteniamo debba
essere perseguito come prioritario dall'amministrazione comunale,
cercando alleanze con altri enti pubblici ed eventualmente anche
privati ma con il fine principale di interesse generale e non di
profitto.
Rispetto alla destinazione d'uso,
però, l’amministrazione di San Fermo non ha ancora deciso; diverse
ipotesi si sono susseguite, azienda agricola, appartamenti per
anziani, biblioteca …..
Stante questa incertezza, riteniamo
che una soluzione può essere adottata dopo aver eseguito una attenta
analisi della situazione economica e sociale del territorio, inteso
nel senso più ampio.
La crisi economica infatti
nonostante qualche segnale positivo si prospetta ancora lunga, la
disoccupazione aumenta e le aspettative per i giovani sono sempre più
buie. Anche la vicina Svizzera non è più una realtà lavorativa
sicura e per i più fortunati c’è solo il precariato sottopagato o
l’emigrazione all’estero.
Eppure ci sono tanti giovani con
idee innovative che vorrebbero intraprendere una attività o una
professione ma non hanno abbastanza risorse per affittare un immobile
e acquistare i mobili e le attrezzature necessarie. Le banche non
concedono finanziamenti a meno di ipotecare la casa dei genitori. Lo
strozzinaggio è purtroppo una realtà anche dalle nostre parti.
Ecco quindi la proposta:
mettere a disposizione degli spazi
all’interno del Somaini per il tempo necessario ad avviare e
stabilizzare piccole attività artigianali non inquinanti o di tipo
professionale. A costi contenuti si affitteranno superfici che
prevedono postazioni di lavoro separate, ma anche spazi comuni quali
aulette attrezzate per riunioni e incontri, spazi per archivi e
attrezzature d’ufficio e informatiche condivise, compresa una unica
postazione di segreteria e di accoglienza.
Con i proventi, pur contenuti degli
affitti, il Comune potrà provvedere ai costi di manutenzione
dell’immobile.
Associazioni artigiane e sindacali,
collegi e ordini professionali, opportunamente coinvolti, potranno
fornire assistenza e consulenza e mettere a disposizione i propri
uffici legali e fiscali per superare incombenze burocratiche ed
amministrative.
Questo modo di lavorare viene
chiamato co-working
ed in Italia, ma soprattutto all’estero, esistono già tante
esperienze positive. È stato dimostrato che i vantaggi non sono solo
di tipo economico perchè si riducono i costi d’impresa e si
condividono affitto e utenze, ma la vicinanza serve anche a
confrontarsi, scambiarsi esperienze ed affrontare meglio le
avversità. Si affinano relazioni, si valorizzano legami, si entra in
contatto con professionalità diverse, ci si stimola a vicenda.
Il Somaini può divenire quindi un
luogo di aggregazione di imprese che aiuta giovani intraprendenti, ma
anche meno giovani che hanno perso il posto fisso e tentano una
avventura in proprio, a superare difficoltà logistiche, burocratiche
ed economiche.
La più recente normativa non solo
riconosce questo tipo di attività ma va anche oltre.
Infatti con la Legge 221/2012 che ha
convertito il Decreto Legge
179/2012, viene introdotta per la prima volta nell’ordinamento del
nostro Paese la definizione di nuova impresa innovativa, la startup.
In proposito è stato predisposto
un quadro di riferimento articolato e organico a livello nazionale
che interviene su materie differenti come la semplificazione
amministrativa, il mercato del lavoro, le agevolazioni fiscali, il
diritto fallimentare.
Nell'attuale sistema economico sono
le startup l'unico motore di nuova occupazione, ed è per questo che
bisogna dare la giusta importanza alle giovani idee del presente che
non sono altro che i mattoni del futuro di un paese, siano esse
digitali, industriali, artigianali, sociali, legate al commercio o
all’agricoltura, o ad altri settori dell’economia.
Le attività previste potranno
essere non solo di tipo artigianale o professionale ma anche a
vocazione sociale, assistenziale, culturale, turistico e ambientale.
In questi casi potranno usufruire di agevolazioni e benefici fiscali
previste dal cosiddetto Decreto Sviluppo.
Significa innanzitutto tentare di
innescare un’inversione di tendenza in fatto di crescita economica
e di occupazione, in particolare giovanile, e di attivare un sistema
per un futuro nel quale a chiunque, giovane e non giovane, sarà
concessa l’opportunità di trasformare il proprio talento in
iniziativa imprenditoriale.
In linea con quanto proposto nel
“Rapporto Restart, Italia!” elaborato nel 2012 dalla task force
sulle startup istituita dal Ministero dello Sviluppo Economico, le
misure toccano tutti gli aspetti più importanti del ciclo di vita di
una startup, dalla nascita alle fasi di crescita, sviluppo e
maturazione.
Riassumendo:
si propone inizialmente di destinare
una parte della volumetria del complesso Somaini alla creazione di un
ambiente lavorativo facilitato (co-working).
Successivamente, con una adeguata
organizzazione, coinvolgendo il mondo del lavoro e delle imprese, si
potrà intraprendere una più articolata attività di sviluppo di
start work, ovvero un incubatoio di piccole imprese (start up)
originali e innovative.
Scheda: esempio di dotazione per
co-working.
E' necessaio offrire un ambiente
innovativo, dinamico e tecnologicamente all’avanguardia, dotato di
tutte le apparecchiature necessarie e adattabili alle diverse
attività.
SPAZI COMUNI
Sala riunioni per videoconferenze,
con adsl, telefono e stampante e sala polivalente con proiettore per
conferenze stampa ed eventi, sia in orario serale che nel week end,
area relax, sala consultazione quotidiani e riviste disponibili,
utilizzo di annessi spazi comuni all’aperto. Possibilita di creare
una zona ristoro.
SPAZI DI CO-WORKING
Postazioni di lavoro in open space,
dotate di scrivanie, sedie, wi-fi, scaffali, stampante, scanner,
numero fisso comune, fotocopiatrici.
SERVIZI IN COMUNE
Segreteria e reception, vigilanza e
pulizia degli spazi di coworking e delle aree comuni, stampante 3D in
condivisione.
ASSISTENZA
Supporto tecnico-amministrativo per
autorizzazioni, incombenze fiscali, burocratiche ecc.
Supporto all'innovazione,
all'internazionalizzazione e alla commercializzazione.